LOTTA ALL’EVASIONE PERCHÉ TAGLIARE? LA RIORGANIZZAZIONE INDEBOLIRA’ L’AGENZIA DELLE ENTRATE: GRAN PARTE DEI CONTROLLI DEMANDATI ALLA GDF (Lettera ad Avvenire)

sabato 16 maggio 2009

Avvenire del 13 maggio 2009

LOTTA ALL’EVASIONE PERCHÉ TAGLIARE?

Caro Direttore, si dice, solitamente, che «squadra vin¬cente non si cambia», ma all’Agenzia delle Entrate sembra la si pensi diver¬samente. Il ministro Brunetta la definisce una 'eccellenza' della Pubblica Amministrazione eppure si sta procedendo a una riorganizzazione dell’Agenzia che porterà al complessivo in¬debolimento di una struttura che si è finora distinta per i notevoli successi ottenuti nella lotta all’evasione. Chiusura di alcuni uffici, drastico ridimen¬sionamento degli uffici locali – l’attività dei quali sarà ridotta alle informazio¬ni e ai controlli formali –, accentramento nelle neonate direzioni provin¬ciali delle attività di controllo, che in gran parte saranno demandate alla Guardia di Finanza, sostanziale rinuncia al presidio del territorio. Si ritorna, in sostanza, alle vecchie (e inefficienti) «intendenze di finanza». Co¬me si può pensare che rinunciando alla capillare presenza in ambito locale, e quindi alla conoscenza diretta delle situazioni di maggiore criticità, si possa seria¬mente contrastare, dal centro, l’evasione? E non si considerano i disagi per l’utenza e per i dipendenti (che dovranno raggiungere i nuovi uffici a spese proprie)? Si dice che lo scopo è tagliare i costi, ma i «risparmi» determinati dalla riduzione dei dirigenti saranno bilanciati e superati dalle spese necessarie per l’allestimento delle nuove strutture, i traslochi dalle vecchie, la riduzione degli introiti alla quale porterà, inevitabilmente, una guida dal «centro», già in passato rivelatasi fallimentare.
Angelo Bertoli


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