SICUREZZA: BRUNETTA, DECRETO P.A. NON SI APPLICA A COMPARTO - POLIZIA PENITENZIARIA, BRUNETTA COMPRIME LIBERTA' - SICUREZZA: DDL; LE NUOVE NORME, CLANDESTINITA' E' REATO; SI' ALLE RONDE - CORPO FORESTALE: SINDACATO, BEN VENGA OPERAZIONE TRASPARENZA

domenica 17 maggio 2009

SICUREZZA: BRUNETTA, DECRETO P.A. NON SI APPLICA A COMPARTO
(ANSA) - ROMA, 16 MAG - ''Le dichiarazioni di alcuni
sindacati del comparto sicurezza e difesa sul decreto di riforma
della pubblica amministrazione sono assolutamente prive di
fondamento. Il decreto legislativo non si applica infatti al
loro comparto'': la precisazione e' del ministro per la Pubblica
Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta.
''L' unica norma che li riguarda e' quella dell'adeguamento a
tre anni della durata del contratto di lavoro. Questi sindacati
saranno comunque consultati durante l'iter di approvazione del
provvedimento al fine di verificare la compatibilita' della
nuova durata dei contratti con la specificita' del comparto,
della quale io stesso sono stato e sono un attivo sostenitore''.
(ANSA).

SINDACATI: POLIZIA PENITENZIARIA, BRUNETTA COMPRIME LIBERTA'
(ANSA) - ROMA, 15 MAG - I sindacati della polizia
penitenziaria dicono no ''al tentativo del ministro della
Funzione Pubblica Renato Brunetta di comprimere le liberta'
sindacali'' e chiedono un incontro urgente ''dal quale dovranno
pervenire segnali concreti di apertura in assenza dei quali il
Ministro sara' costretto ad assumersi la responsabilita' di aver
provocato la mobilitazione generale del personale del comparto
sicurezza''.
In una nota congiunta, Sappe, Osapp, Uil, Cisl, Cgil
affermano che il ministro ai lavoratori ''impone la durata di
tre anni sia per il rinnovo della parte economica che per quella
normativa e, soprattutto, introduce unilateralmente l'anticipo
del 90% dell'adeguamento retributivo in caso di vacanza
contrattuale superiore a 60 giorni''. Secondo i sindacati,
''passati i 60 giorni dalla scadenza del contratto il governo
deciderebbe autonomamente di quale consistenza dovra' essere
l'aumento, assegnando direttamente al personale il 90% della
somma individuale predeterminata e il restante 10% alla
contrattazione sindacale''. In questo modo ''con un solo colpo
di spugna si tenta di vanificare e rendere inutili le conquiste
ottenute dagli operatori del comparto negli anni di dura lotta
sindacale''.
(ANSA).

SICUREZZA: DDL; LE NUOVE NORME, CLANDESTINITA' E' REATO/ANSA
180 GIORNI NEI CIE; SI' ALLE RONDE; QUERELLE SU 'BIMBI-FANTASMA'
(ANSA) - ROMA, 14 MAG - Chi entra in Italia o vi soggiorna
clandestinamente commette un reato. Per avere la cittadinanza si
dovra' pagare una tassa di 200 euro. La permanenza nei centri di
identificazione ed espulsione potra' arrivare fino a sei mesi.
Le 'ronde' diventeranno legali. Sono alcune delle misure per il
controllo dell'immigrazione clandestina contenute nel ddl
sicurezza approvato dalla Camera e ora trasmesso al Senato.
Sulle nuove norme, inoltre, e' nata una querelle sul fatto se
sia possibile o meno per le madri clandestine riconoscere i
propri figli nati in Italia visto che, tra l'altro, per
l'ufficiale all'anagrafe scatterebbe l'obbligo di denuncia.
REATO DI CLANDESTINITA' - L'immigrazione clandestina diventa
reato. L'articolo 21 del ddl introduce nell'ordinamento italiano
il reato di ''ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello
Stato''. I clandestini, in base alla nuova disciplina, non
rischiano l'arresto, ma si vedranno infliggere un'ammenda dai
5mila ai 10mila euro. La norma rendera' obbligatorio denunciare
i clandestini all'autorita' giudiziaria tranne che per i medici
e i presidi per i quali e' stata prevista un'apposita deroga.
NEI CIE FINO A 180 GIORNI - L'extracomunitario che arriva in
Italia senza permesso di soggiorno potra' rimanere nei Cie
(Centri di identificazione ed espulsione) fino a 180 giorni. Ora
il periodo e' di due mesi.
TASSA DI 200 EURO PER AVERE CITTADINANZA - Per avere la
cittadinanza si dovranno pagare 200 euro. Per il permesso di
soggiorno invece la tassa sara' fissata dai ministeri dell'
Interno e dell'Economia tra gli 80 e i 200 euro.
QUERELLE SUI 'BIMBI INVISIBILI' - Giuristi e politici si
dividono sulla possibilita' per le madri clandestine di
riconoscere i propri figli nati in Italia alla luce del fatto
che la clandestinita' con questo ddl diventa reato. Secondo la
maggioranza non ci sara' alcun problema visto che esiste una
norma nella Bossi-Fini che da' la possibilita' alle puerpere
irregolari di avere un permesso di soggiorno fino al compimento
del sesto mese del bambino. Secondo l'opposizione, alcune
associazioni e diversi tra magistrati e avvocati che si occupano
della materia, il fatto che la clandestinita' diventi reato
ostacolerebbe l'applicazione 'tout court' del permesso di
soggiorno temporaneo se non altro perche' per l'ufficiale
all'anagrafe scatterebbe immediato l'obbligo di denuncia. In
piu', per avere diritto ad ogni tipo di prestazione pubblica
(come l'iscrizione all'anagrafe) si prevede che occorrano il
passaporto o il permesso di soggiorno. In assenza dei due
documenti il riconoscimento della prole non sarebbe dunque
possibile. Diventando cosi' adottabile.
CARCERE SE SI AFFITTA A CLANDESTINI - Si rischia il carcere
fino a 3 anni se si da' in alloggio o si affitta anche una
stanza a stranieri che risultino irregolari al momento della
stipula o del rinnovo del contratto di locazione. Ma ci deve
essere un ingiusto profitto.
SI' ALLE 'RONDE' - Associazioni di cittadini potranno
segnalare alle forze dell'ordine situazioni di disagio sociale o
di pericolo. Saranno iscritte in elenchi e dovranno essere
formate prioritariamente da ex agenti.
REGISTRO DEI 'CLOCHARD' - I senza fissa dimora saranno
schedati in apposito registro istituito presso il Viminale.
CARCERE FINO A TRE ANNI SE SI OLTRAGGIA PUBBLICO UFFICIALE -
Chi insulta un pubblico ufficiale rischia fino a 3 anni di
carcere. Ma se si risarciscono agente ed Ente a cui questo
appartiene, il reato si estingue. Nessuna condanna se e' il
pubblico ufficiale ad aver commesso atti arbitrari.
INTATTI POTERI PROCURATORE ANTIMAFIA - Li avevano limitati,
ma ora si e' tornati alla legge attuale. Pietro Grasso aveva
chiesto che la norma del ddl cambiasse e cosi' e' stato.
INASPRITO IL 41 BIS - Detenzione piu' lunga di altri 4 anni.
Si prevedono carceri ''ad hoc'' per i boss preferibilmente sulle
isole. Piu' difficile per loro comunicare anche con l'esterno.
NASCE ALBO PER BUTTAFUORI E AMMINISTRATORI GIUDIZIARI - Anche
i 'gorilla' che vigilano sulla 'pace' fuori dai locali dovranno
avere particolari requisiti (li decidera' il Viminale) e avranno
avere presto un loro albo. E un Albo ad hoc lo avranno anche gli
amministratori giudiziari.
OBBLIGO DENUNCIA 'PIZZO' PER COSTRUTTORI - Per partecipare
alle gare d'appalto i costruttori dovranno denunciare ogni
tentativo di estorsione ai propri danni. Bastera' anche una
semplice dichiarazione di un pentito in un altro procedimento
per estrometterli dalla gara.(ANSA).

CORPO FORESTALE: SINDACATO, BEN VENGA OPERAZIONE TRASPARENZA
(ANSA) - ROMA, 14 MAG - ''Sono anni che denunciamo certe
situazioni e dunque ben venga un'operazione trasparenza''. E'
quanto afferma in una nota il segretario del Sindacato autonomo
di polizia ambientale forestale (Sapaf) Marco Moroni in merito
alle presunte anomalie nella selezione per i concorsi nel Corpo.
''Ma il Corpo Forestale - prosegue - con il sacrificio
costante di migliaia di operatori che ogni giorno, con orgoglio
e abnegazione, fanno il proprio dovere onestamente, non va
assolutamente infangato'' soprattutto da parte di chi ''oggi
vuole apparire come salvatore della patria ma nel recente
passato nulla faceva per avversare certe pratiche''.
Il sindacato sottolinea inoltre che oltre ai concorsi
''sarebbe bene porre la lente d'ingrandimento anche sulla
gestione delle missioni, soprattutto della dirigenza cosiddetta
'periferica', che in periferia non c'e' mai'', cosi' come
''sarebbero da evidenziare tutti i doppi, tripli e quadrupli
incarichi, molto spesso al di fuori delle regole, che consentono
facili e strapagati spostamenti di 'geni' che non producono
nulla!''. E ancora ''resta da spiegare come si possano riempire
le segreterie politiche del ministero con Forestali che stanno
permanentemente in missione anticipata a 120 euro al giorno,
senza essere trasferiti d'ufficio come prevede la normativa.
Tutte situazioni che il Sapaf conosce e denuncia da tempo, nel
silenzio generale''. Al ministro Zaia, conclude Moroni,
''chiediamo di assolvere al suo ruolo di comandante del Corpo e
di scendere in campo concretamente, evitando che tali situazioni
abbiano a ripetersi''.(ANSA).


Tua email:   Invia a: