SICUREZZA:MARONI, IN PENSIONE FORZE POLIZIA ASSUNTE ANNI'70 - SICUREZZA: RONDE NERE; MARONI, IMPOSSIBILI CON DDL - AFGHANISTAN: AUMENTO MILITARI ITALIANI, ECCO I NUMERI

martedì 16 giugno 2009

SICUREZZA:MARONI, IN PENSIONE FORZE POLIZIA ASSUNTE ANNI'70
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - ''Trenta-trentacinque anni fa, col
terrorismo, venivano assunti in blocco 4.000-5.000 poliziotti e
carabinieri all'anno; questi adesso andranno in pensione ed ora
non possiamo permetterci la spesa facile di allora che tra
l'altro determino' il debito pubblico che ancora ci
trasciniamo''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto
Maroni, nel corso del programma 'parliamo con l'elefante' su
Radio24.
''Dobbiamo pero' - ha sottolineato Maroni - affrontare il
problema di una progressiva andata in pensione nei prossimi anni
di interi contingenti di poliziotti e carabinieri per capire
come fare. E' - ha aggiunto - il piano che stiamo studiando: da
una parte con la riorganizzazione sul territorio delle sedi di
polizia e carabinieri, dall'altra con la riorganizzazione dei
servizi in modo da garantire la stessa sicurezza di oggi, anzi
migliorarla, pur in presenza di una progressiva riduzione del
numero delle forze dell'ordine''. (ANSA).

SICUREZZA: RONDE NERE; MARONI, IMPOSSIBILI CON DDL /ANSA
LA RUSSA, AZIONE LEGALE CONTRO PROMOTORI; CRITICI SINDACATI PS
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il ddl sicurezza impedisce le ronde
fai da te, quindi iniziative come quella della Guardia nazionale
italiana a Milano sarebbero ''impossibili''. A parlare e' il
ministro dell'Interno, Roberto Maroni, mentre continuano le
polemiche sulle cosiddette 'ronde nere' ed il ministro della
Difesa, Ignazio La Russa, ha annunciato un'azione legale contro
i promotori per l'uso indebito del simbolo dell'Msi.
''Il nostro ddl - ha spiegato Maroni - impedisce le ronde fai
da te. Si prevede infatti che sia il sindaco a decidere di
avvalersi delle associazioni di volontari; queste ultime devono
essere inoltre iscritte in un registro e passare al vaglio del
comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Tutto il resto
- ha aggiunto - e' folklore o strumentalizzazione
politica''. Sulla stessa linea La Russa. Non basta, ha
sottolineato, ' 'che uno dica di fare le ronde, ma bisogna che
sia scelto dal sindaco, dal prefetto, dal comitato provinciale.
Posso immaginare che a Milano mai quella associazione sara'
scelta per fare le ronde''. Questo, ha aggiunto, ''perche'
conosciamo benissimo l'organizzatore, Gaetano Saya''. Il
ministro ha quindi contestato all'associazione della Guardia
nazionale italiana l'uso di ''un simbolo che non gli appartiene,
per il quale io ho chiesto alla federazione di Alleanza
nazionale di promuovere azione legale per il risarcimento del
danno perche' il simbolo del Msi appartiene ad An''.
Polemici anche i sindacati di polizia, che pero' contestano
anche il ddl sicurezza che si propone l'obiettivo di
regolamentare le ronde. ''Se qualcuno a Milano ha pensato
di rimettere le classiche divise fasciste addosso a qualche
centinaio di ben piazzati bamboccioni - ha affermato il
segretario del Siulp, Felice Romano - questo e' senz'altro
addebitabile al clima possibilista creato e fortemente voluto
da questo Governo''. Per Claudio Giardullo, segretario del
Silp-Cgil, ''le ronde stanno alla sicurezza come i guaritori
stanno alla salute''. Ed il segretario dell'Associazione
nazionale funzionari di polizia (Anfp), Enzo Marco Letizia,
giudica un ''azzardo'' consentire ai possessori di porto d'arma
di partecipare alle ronde.
Critiche alle ronde nere arrivano poi, tra gli altri, dal
sindaco di Roma, Gianni Alemanno (''una cosa indecorosa,
vergognosa, fatta da un personaggio improbabile''), dal
presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati (''si torni
a discutere di sicurezza, facendola fare a chi la sa fare e non
a esagitati neonazisti'') e dalla Comunita' ebraica di Milano
(''forte preoccupazione e profonda indignazione'').(ANSA).


AFGHANISTAN: AUMENTO MILITARI ITALIANI, ECCO I NUMERI /ANSA
OLTRE 500 RINFORZI PER ELEZIONI; POSSIBILE USA CHIEDANO DI PIU'
(di Massimo Nestico')
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Mentre si preparano a partire i circa
500 militari di rinforzo in vista delle elezioni del 20 agosto,
il contingente italiano in Afghanistan potrebbe subire un
ulteriore incremento. L'entita' sara' determinata dalla
richiesta che il presidente Usa, Barack Obama, potrebbe fare al
premier Silvio Berlusconi nell'incontro di oggi. Da parte sua il
ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha detto che le forze
armate sono pronte a fare la loro parte.
Il Parlamento ha autorizzato la presenza di 2.795 militari
italiani in Afghanistan, tra Kabul ed Herat. Limitatamente al
periodo elettorale e' stato deciso l'invio di ulteriori 500
uomini: a luglio partiranno cosi' 400 soldati, mentre ad agosto
sara' la volta di circa 40 unita' dell'Aeronautica Militare con
due aerei di trasporto C-27J e tre elicotteri AB-212 per
l'evacuazione medica. Un altro centinaio di militari, in
prevalenza carabinieri, faranno poi parte della Nato Training
Mission Afghanistan per l'addestramento delle forze di polizia
afgane. Previsto, inoltre, anche lo schieramento del Comando di
reazione rapida Nato di Solbiate Olona, con 114 italiani.
Questi rinforzi, ha sottolineato La Russa, ''faranno salire
considerevolmente il numero dei nostri militari presenti in
Afghanistan, sia pure limitatamente al periodo delle elezioni,
cioe' fino a settembre o ottobre se ci sara' il ballottaggio''.
Riguardo alla possibilita' di un ulteriore aumento, ha aggiunto,
''non ne abbiamo discusso, ma certamente se il presidente degli
Stati Uniti Obama dovesse chiedere un ulteriore sforzo al nostro
premier Berlusconi nel colloquio di oggi, lui non si sentira'
obbligato a parlarne prima col ministro della Difesa;
rispondera' liberamente, dopodiche' ci fara' sapere e, come
sempre, le forze armate saranno pronte a dire 'obbedisco'''.
Con i rinforzi 'elettorali' il contingente italiano
raggiungera' quota 3.200. Attualmente l'Italia e' il quarto
contribuente della missione Isaf, dopo Usa (28.850 militari
schierati), Gran Bretagna (8.300) e Germania (3.380). Ora Obama
potrebbe chiedere un ulteriore sforzo a Berlusconi e - a questo
proposito - e' importante la decisione assunta proprio pochi
giorni fa dalla Nato di ridurre progressivamente la Kfor, la
forza di sicurezza dispiegata in Kosovo da dieci anni. In Kosovo
l'Italia e' ora presente con circa 2.000 uomini, che nel corso
di pochi mesi potrebbero esser dimezzati. Parte dei militari
cosi' risparmiati potrebbero essere dirottati in Afghanistan.
Capitolo mezzi. ''Abbiamo escluso - ha rilevato La Russa -
l'invio di aerei Tornado con funzioni di bombardamento, pero'
abbiamo previsto l'invio di altri due Tornado. Questa credo che
sara' una cosa che Berlusconi confermera' ad Obama, cioe' la
possibilita' di raddoppiare il numero di Tornado presenti''.
Infine, c'e' la questione dei 'caveat', cioe' i limiti
all'impiego dei militari italiani. Quello delle sei ore, ha
ricordato il ministro, ''non e' un piu' un caveat ma e'
diventato un remark, una nota, nel senso che adesso noi possiamo
essere chiamati ad operare in qualunque zona dell'Afghanistan
col semplice preavviso di sei ore, che sono il tempo tecnico
necessario all'approntamento e questo serve all'Italia per avere
una maggiore informazione, non per frapporre ostacoli che
infatti non abbiamo mai frapposto''. La Nato vorrebbe una netta
riduzione di questi caveat per tutti i contingenti nazionali
impegnati e l'Italia potrebbe offrire una maggiore
flessibilita'. (ANSA).

SICUREZZA:CONSAP,EX DETENUTI RONDE TURISMO?INTERVENGA MARONI
(ANSA) - NAPOLI, 15 GIU - ''Il recupero e l'integrazione
degli ex detenuti, tra l'altro legittimo e doveroso per una
societa' civile, non puo' avvenire certamente con queste
modalita'''. E' quanto sostenuto, in una nota inviata al
ministro dell'Interno Roberto Maroni e al capo della polizia,
Antonio Manganelli, dal segretario nazionale del sindacato di
polizia Consap, Sergio Scalzo in relazione all'impiego degli ex
detenuti nel servizio di scorta ai turisti in visita a Napoli.
''Il nostro sindacato - afferma Scalzo, che chiede intervento
del ministro - ha appreso dai mass-media che la Regione Campania
con un progetto costato un milione di euro, ha deciso di
impiegare come 'operatori per la sicurezza turistica urbana' 426
ex detenuti, liberi grazie all'indulto o agli arresti
domiciliari.Questa indecente iniziativa umilia le forze
dell'ordine e la nostra amata Polizia di Stato''.
Per la Consap l'iniziativa rappresenta ''un altro schiaffo in
pieno volto al nostro corpo che, dalla sua fondazione, ha visto
cadere uomini e donne della Polizia di Stato per il rispetto
delle leggi, verso una criminalita' sempre piu' agguerrita ed
organizzata. Le varie umiliazioni ricevute con l'istituzione
delle ronde padane e poi con il pattugliamento dei militari non
bastavano, ora anche gli ex detenuti sono 'abilitati' a vigilare
sulla sicurezza della gente''.(ANSA).

INTERCETTAZIONI: SILP CGIL FA APPELLO A NAPOLITANO
(ANSA) - GENOVA, 15 GIU - Un appello al Presidente della
Repubblica per non firmare il DDL sulle intercettazioni
telefoniche appena approvato alla Camera e' stato lanciato oggi
dalla Segreteria Provinciale genovese del sindacato di Polizia
SILP CGIL.
''Denunciamo con forza lo scoramento degli operatori delle
Forze dell'Ordine - e' scritto in un comunicato - di fronte ad
un Governo che continua ad affrontare i problemi della sicurezza
con provvedimenti che, oltre a minare l'assetto organizzativo
funzionale del Comparto Sicurezza, svilisce la professionalita'
della nostra categoria. Prima l'inadeguato utilizzo dei militari
nelle citta', poi le ronde, strumento esclusivamente mediatico,
inutile, anzi dannoso, per il lavoro delle Forze dell'ordine''.
''Siamo sconcertati dalle scelte di un esecutivo - prosegue
la nota sindacale - che ci lascia disarmati di fronte ad una
criminalita' organizzata che opera utilizzando tecnologie sempre
piu' avanzate e che, nel caso della mafia, realizza un fatturato
di 130 miliardi di euro all'anno. E' assolutamente falso e
ridicolo che la limitazione delle intercettazioni potrebbe
determinare un recupero per le casse statali: ricordiamo che lo
stanziamento per le spese per le intercettazioni ammonta a solo
il 3% sul totale accantonato. Basti pensare che sono stati
realizzati introiti 10 volte superiori grazie ai beni confiscati
ai mafiosi''.
Secondo il sindacato di Polizia, ''se il nuovo decreto
dovesse entrare in vigore, non sarebbe piu' possibile indagare a
carico d'ignoti, visto che le intercettazioni ambientali
sarebbero consentite solo nei luoghi dove si sta perpetrando o
dove si suppone possa commettersi un reato''.(ANSA).

 


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