I TANTI FURBACCHIONI CHE VOGLIONO LA PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE, LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL COCER INTERFORZE GEN.C.A. ROSSI - di Ferdinando Chinè

martedì 23 giugno 2009

I TANTI FURBACCHIONI CHE VOGLIONO LA PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE, LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL COCER INTERFORZE GEN.C.A. ROSSI - di Ferdinando Chinè

Pubblichiamo una lettera aperta che il delegato CoCer dell’Aeronautica Militare, Ferdinando Chinè, ha scritto al Gen. Rossi, Presidente del Cocer Interforze, per sollecitarlo ad esprimersi ed a far esprimere l’Organismo centrale sulla proposta di proroga del mandato avanzata in Parlamento dal Sen. Saltamartini.

Caro Presidente COCER INTERFORZE,
 

Le scrivo questa lettera pubblica perché è mia intenzione non lasciare nulla di intentato. La posta in gioco è alta, la coscienza freme e far finta di niente non giova a nessuno. Avrei preferito che la presente seguisse le vie consuete attraverso una e-mail, una telefonata, l’incontro con il Comitato di Presidenza Interforze ma capisco che una lotta impari, avrei poche possibilità di fare passare la mia idea. Ho bisogno di attingere forze direttamente dai colleghi della base, dagli amici che ci hanno voluto al COCER tanto al sottoscritto quanto a Lei ed ai restanti colleghi Interforze.

L’argomento qui sofferto si riferisce alla PROROGA DELL’ATTUALE MANDATO RAPPRESENTATIVO. Questa richiesta maturata già da un anno dalla Sezione COCER CC si è concretizzata nella recente chiusura della CODA CONTRATTUALE. In un primo momento la colpa si è scaricata ai colleghi carabinieri che tanto hanno lavorato su questa via, successivamente, ho idea che i CC sono solo il “CAPRO ESPIATORIO” di una desiderata che ha radici trasversali. Tanti sono i furbacchioni, oltre a coloro che non sono rieleggibili, a quelli che hanno perso la fiducia del proprio elettorato, persino alcuni Stati Maggiori si sono pronunciati in favore della PROROGA. Segno evidente che qualcosa non va.
Questi mesi che restano sono molto importanti, le elezioni europee si sono appena chiuse e il Governo, forte di una maggioranza consolidata, ha 4 anni di fronte a se per operare con minore preoccupazione per il consenso. Le questioni in gioco sono fondamentali. I Tagli in Finanziaria 2009 e la Legge sull’Ottimizzazione della Produttività (cd Legge Brunetta), non lasciano ben sperare. Questi primi esordi di legislatura incideranno sui PRECARI, sul Nuovo MODELLO DI DIFESA, sulle MODALITA’ CONTRATTUALI, per non parlare degli ESUBERI e del RIALLINEAMENTO DELLE CARRIERE. Questioni che abbisognano della massima concentrazione e responsabilità. Tematiche che non possono essere lasciate ad un COCER INTERFORZE che non DELIBERA da quasi due anni. Mentre le problematiche annose restano a fermentare, se ne aggiungono nuove in cui vale lo stesso discorso.

E’ il caso della neocostituenda AGENZIA SPA DIFESA, del Nuovo MODELLO CONTRATTUALE, della UNIFICAZIONE delle FORZE di POLIZIA, per non parlare della MILITARIZZAZIONE del territorio.

Sono rimasti i Sindacati delle Forze di Polizia ad alimentare il dibattito mentre il COMPARTO DIFESA e INTERFORZE è assente completamente. E si capisce pure il perché, il cappio al collo di una PROROGA DEL MANDATO induce alla PRUDENZA e meditazione, “meglio non disturbare il manovratore”. Con il passato Governo ogni occasione era buona per lamentarsi ed ora il silenzio è totale. A chi giova questo stato di cose?

Sicuramente non al personale, probabilmente alla politica e agli Stati Maggiori che in assenza di proposte gestiscono meglio la situazione.

Caro PRESIDENTE, la stima e il rispetto per le Sue capacità non mi sono mai trattenuto da evidenziarle, come la difficoltà a comprendere il suo duplice ruolo: Generale lanciato in carriera e Presidente della Rappresentanza. Espliciti in questa occasione la Sua posizione netta ed a favore della Rappresentanza, non lasci spazio al più piccolo dubbio. La RAPPRESENTANZA non può permettersi periodi transitori, di sospensione della Democrazia, rimandare le elezioni anche solo di un anno per motivi che appaiono pretestuosi e sempre gli stessi, non gioca a favore della fiducia dell’organismo e delle persone in particolare. Occorre convocare il COCER INTERFORZE ed esprimersi immediatamente prima che la politica colga troppo favorevolmente il “Silenzio della Rappresentanza”.

Le questioni in gioco sono tante, capisco le difficoltà della Sua posizione, ma, in questo anno rimanente tante sono le cose che si possono fare, basta la BUONA VOLONTA’ e l’onestà intellettuale. Lavoriamo per la RAPPRESENTANZA DEL PERSONALE altrimenti la nostra E’ UNA RAPPRESENTANZA PERSONALE.
Lo stesso appello lo lancio ai colleghi Delegati COCER, COIR e COBAR esprimiamoci, “non lasciamo scappare i BUOI e poi chiudiamo la stalla”.

Con affetto
Ferdinando Chinè

Articolo uscito sul sito www.dirittierovesci.it.

 


Tua email:   Invia a: