REFERENDUM: SCALFARO, MAI PRESSIONI SU CONSULTA PER GDF - SCUDO FISCALE: BLITZ SU 76 FILIALI BANCHE SVIZZERE - SICUREZZA: MARONI, PRESTO ATTUATA RIFORMA POLIZIA LOCALE

martedì 27 ottobre 2009

REFERENDUM: SCALFARO, MAI PRESSIONI SU CONSULTA PER GDF
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Il presidente Oscar Luigi Scalfaro ha
smentito di aver mai esercitato pressioni sulla Corte
Costituzionale per indurla a bocciare il referendum sulla
Guardia di Finanza. E' lo stesso presidente emerito della
Repubblica a sottolinearlo in una nota di replica all'accusa del
direttore di Libero, Maurizio Belpietro.
Scalfaro ha ricordato ''la duplice smentita'' del presidente
della Corte Costituzionale dell'epoca, Renato Granata. ''Il 9
febbraio 1997 Granata - ha precisato Scalfaro - affermava
testualmente che 'la notizia pubblicata dal quotidiano Il Tempo
circa telefonate che il presidente della Repubblica mi avrebbe
fatto per 'raccomandare la bocciatura del referendum sulla
Guardia di Finanza', e' assolutamente falsa'. Cinque giorni
dopo, il 14 febbraio, Granata - ha ricordato ancora Scalfaro -
ribadi' che la notizia era 'assolutamente falsa, e che
altrettanto falsa, a 360 gradi, e' la notizia circa analoghe
telefonate rivolte ad altri giudici'. Parole di questa chiarezza
- ha concluso il senatore a vita - non hanno impedito al
direttore Belpietro di continuare a fare riferimento a
conversazioni da salotto per ripetere cio' che il presidente
della Corte Granata per ben due volte ha definito falso''.
(ANSA).

SCUDO FISCALE: BLITZ SU 76 FILIALI BANCHE SVIZZERE/ANSA
NOMI CLIENTI COPIATI SU CD; CASERO, BUONI PRIMI DATI RIMPATRIO
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Agenzia delle Entrate e Guardia di
Finanza hanno unito le proprie forze e sincronizzato gli
orologi: e oggi oltre 150 ispettori hanno bussato a 76 filiali
di banche svizzere e di uffici bancari collegati a intermerdiari
svizzeri o situati nei pressi di San Marino. Il blitz, che ha
coinvolto anche qualche Sim e operatore finanziario, e' scattato
in mattinata con un obiettivo preciso: verificare il rispetto
degli obblighi di comunicazione dei dati dei propri clienti all'
Archivio dei rapporti finanziari, cioe' alla banca-dati
utilizzata dal fisco per verificare con un click l'esistenza di
conti correnti dei contribuenti sottoposti a verifica. A
controllo finito, gli 007 fiscali sono cosi' tornati in ufficio
con un Cd contenente i dati dei clienti delle banche.
''Piena collaborazione'', ha assicurato l'Associazione
Italiana banche estere, spiegando che il rispetto delle regole
non dipende dalla nazionalita' della capogruppo. Piu' tranchant
il commento di San Marino. ''L'operazione - ha detto il ministro
delle Finanze Gabriele Gatti - sembra una conseguenza del grande
battage che si sta sviluppando, in Italia, sullo scudo
fiscale''.
L'operazione ha coinvolto nove regioni (dall'Emilia Romagna
alla Lombardia, dal Lazio alla Campania) e, certo, non e'
difficile collegarla al maggiore impegno nella lotta
all'evasione internazionale attuata in parallelo con lo Scudo
fiscale. ''Ulteriori campagne di controlli - assicura l'Agenzia
delle Entrate - verranno successivamente sviluppate nei
confronti di altre categorie di operatori finanziari''. Del
resto, l'attivazione di nuovi strumenti, l'inasprimento delle
sanzioni e il pressing sul fronte finanziario stanno dando i
primi frutti. ''Va molto bene. I dati sono di un buon rientro di
capitali dall'estero'', ha assicurato il sottosegretario
all'Economia Luigi Casero, parlando con i cronisti in Parlamento
dell'andamento dell'operazione scudo.
L'obiettivo reale del blitz nelle filiali estere e' stato la
verifica delle comunicazioni che banche e intermediari devono
effettuare al Fisco sui propri clienti.
''E' la prima volta che si controllano le dichiarazioni degli
intermediari - ha affermato il numero uno dell'accertamento
dell'Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro - ed era ora. Ma
l'operazione e' anche la conferma che sul fronte dell'evasione
internazionale, che vede nell'intermediazione finanziaria un
momento importante, abbiamo la piu' decisa intenzione di agire
con tutte le forme di controllo che possiamo utilizzare''.
Nell'attivita' di controllo, l'Archivio dei rapporti
finanziari e' uno strumento strategico per velocizzare e rendere
pungenti i controlli. 'Questa importanza e' confermata dai dati
- spiega il generale Giuseppe Vicanolo, Capo del III Reparto
Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza -. Da
quando e' stato introdotto lo strumento delle indagini
finanziarie telematiche, e cioe' da settembre 2006 ad oggi, la
Guardia di Finanza ha eseguito circa 10.000 verifiche con
indagini finanziarie, pari all'80% in piu' rispetto al triennio
precedente''.
E' anche per questo che gli ispettori del fisco impegnati
nell'operazione erano armati di computer portatile e Cd-rom.
Hanno cosi' copiato i nomi dei clienti che le banche devono
comunicare all'archivio del fisco su due Cd. Il primo e' stato
sigillato e lasciato alle banche, il secondo sigillato e
trasportato negli uffici fiscali per avviare il confronto tra i
nomi dei clienti delle diverse filiali e quelli effettivamente
comunicati al fisco. La multa, se dovessero risultare
irregolarita', potrebbe partire dai 2.065 euro per arrivare fino
a 20.658 euro. (ANSA).

SICUREZZA: MARONI, PRESTO ATTUATA RIFORMA POLIZIA LOCALE
(ANSA) - VERONA, 27 OTT - La riforma della polizia locale
vedra' la luce presto e sara' attuata dopo una discussione in
Parlamento che va avanti da 10 anni. Lo ha annunciato a Garda il
ministro degli Interni Roberto Maroni in una conferenza stampa,
precisando che la riforma sta procedendo ''speditamente. Credo
che finalmente dopo 10 anni di discussione in parlamento, questa
importante riforma possa vedere rapidamente la luce''. Maroni,
auspicando per la sicurezza ''il massimo di coordinamento
possibile'', giudica essenziale l'accesso da parte della polizia
locale alle banche dati di interesse, gestite dal ministero
dell'interno.
Nel corso della riunione con i rappresentanti degli enti
locali, Maroni aveva sottolineato che ''girano proposte e
commenti di vario tipo. Io sto ai fatti: i fatti sono che il
Senato si sta occupando di una serie di proposte. Noi siamo
stati coinvolti per un parere, non facciamo e produciamo testi.
Abbiamo fatto una serie di riunioni, l'ultima ieri, e si e'
trovato un accordo soddisfacente per tutte le parti''. Maroni ha
spiegato ai sindaci che ''come Ministero sono stati fatti alcuni
chiarimenti ed espresse alcune preoccupazioni legate alla
riservatezza dei dati, delle banche dati''. ''Non siamo gelosi
dei nostri dati - ha aggiunto - perche' l'indicazione che ho
dato al tema della sicurezza e' proprio quella della
condivisione, della partecipazione di piu' sogetti''. ''Pero' -
ha precisato - ci sono delle questioni delicate legate alla
riservatezza'', indicando comunque che il sottosegretario
Mantovano gli ha riferito che ''sono state trovate soluzioni
soddisfacenti''. Ha infine ricordato che c'e' la possibilita per
la polizia locale di accedere allo Sdi in relazione alle
attivita' per il controllo delle targhe dei veicoli. (ANSA).

 


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