COCER: COMELLINI (PDM), SULLA PROROGA, IL TAR LAZIO AVEVA GIA’ BOCCIATO IL GOVERNO NEL 2002

domenica 01 novembre 2009

Roma 30 otto – “Il giudici del TAR del Lazio con l’ordinanza n. 1106 del 18.02.2002 aveva già annullato la proroga dei COCER costringendo il Ministro della Difesa a disporre il regolare svolgimento delle elezioni per il rinnovo degli organi della rappresentanza militare.” - Lo dichiara Luca Marco Comellini, segretario del partito per la tutela dei diritti dei militari. – “È sconcertante apprendere che quegli stessi delegati del Cocer carabinieri (PICCINNI, LA FORTUNA, TARALLO, per citarne solo alcuni) che nel 2002 ricorsero al giudice amministrativo per sostenere l’illegittimità della proroga del mandato dei Cocer, oggi, invece, ne siano i promotori. Mi domando quali sono gli interessi che muovono questi personaggi e se il loro diritto di voto, da esprimere nei modi e nei tempi di legge, sia differente da quello di coloro che oggi sono contrari alla proroga dei Cocer ?” – prosegue Comellini – “Il Consiglio dei Ministri e le commissioni Affari Costituzionali e Lavoro del Senato hanno stracciato la Costituzione e pagato il silenzio dei carabinieri, e per questo mi domando su chi e su cosa? Forse una risposta a queste domande la potrebbe fornire il delegato del Cocer carabinieri, che sul suo sito web ha scritto, riferendosi al provvedimento di proroga dei Cocer contenuto nel decreto legge emanato dal governo il 28 ottobre scorso, «Sicuramente la paventata notizia che il CO.CE.R. Carabinieri poteva scendere in campo assieme ai Sindacati di P.S. con un proprio “Striscione”, ha fatto capire all’attuale Governo che gli impegni assunti durante la scorsa Coda Contrattuale non potevano ancora rimanere nel buio.». Un anno di proroga costa ai contribuenti altri 40 milioni di euro – continua Comellini – ed è una spesa inaccettabile, soprattutto quando è chiaro che questi soldi verranno utilizzati per pagare le spese ai delegati di un Cocer addomesticato al silenzio e che vuole evitare al governo di doversi confrontare con le sue gravi responsabilità in materia di sicurezza e forze armate. Ciò che più ci sconcerta è anche il fatto che proprio il senatore Saltamartini, la cui lunga carriera di sindacalista nella Polizia è ben nota, abbia proposto l'emendamento con cui ieri anche le commissioni Affari Costituzionali e Lavoro del Senato hanno approvato la proroga del mandato dei Cocer privando tutti i militari del diritto di poter esprimere il loro giudizio su coloro che avrebbero dovuto tutelare i loro interessi e che, invece, hanno ben pensato di evitare il confronto elettorale preferendo mantenere le prebende e le comode poltrone da delegato. Per fortuna - conclude Comellini – sappiamo che i delegati dei Cocer dell’Aeronautica e della Guardia di finanza, che hanno sempre manifestato contro questa assurda e ingiustificata proroga, continueranno a far sentire la loro voce fino all'originario termine del loro mandato, momento in cui rimetteranno il loro mandato al giudizio della propria base elettorale, ripristinando quel diritto di voto che un governo arrogante e confusionario gli ha voluto togliere.”
 


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