SOLIDARIETA' DEL COCER GDF AI FINANZIERI INDAGATI PER IL RESPINGIMENTO IMMIGRATI:"CERTEZZA DEL DIRITTO E PARADOSSI DELLA REALTÀ"

sabato 12 dicembre 2009

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Consiglio Centrale di Rappresentanza

 

COMUNICATO STAMPA
CERTEZZA DEL DIRITTO E PARADOSSI DELLA REALTÀ.

 

L’accordo bilaterale italo-libico che ha previsto la possibilità di ricondurre nei luoghi di partenza i migranti che attraversano il Canale di Sicilia è oggetto di discussione e di acceso dibattito giuridico e politico.

Di certo non può chiedersi ai Finanzieri di valutare la legittimità di tale accordo rispetto alle convenzioni internazionali siglate dall’Italia. È infatti compito degli Organi giurisdizionali, dei quali i Finanzieri hanno il massimo rispetto, pervenire alle decisioni del caso nelle sedi previste e secondo le procedure del nostro stato di diritto.

I Finanzieri, però, sono tenuti ad eseguire puntualmente gli ordini ricevuti, salvo che non siano manifestamente illegittimi.

Pertanto, nell’apprendere da fonti di stampa dell’inchiesta penale aperta nei confronti dei colleghi che nella notte tra il 30 e il 31 agosto scorso, a seguito della decisione delle Autorità italiane, hanno operato il respingimento in Libia di 75 migranti, questo Consiglio non può non segnalare la paradossale situazione che viene a crearsi.

Se da un lato, infatti, l’esecuzione del respingimento sulla base degli ordini ricevuti ha portato ad ipotizzare la possibile commissione di gravi reati, nondimeno non può sottacersi che la mancata esecuzione dell’operazione avrebbe potuto anch’essa comportare serie ripercussioni penali.

In parole semplici, i Finanzieri mentre operano di notte, in acque internazionali lontano da porti, con condizioni meteo marine spesso difficili, dovendo nel contempo garantire il soccorso dei migranti, l’esecuzione puntuale degli ordini e la sicurezza dei mezzi, si sono trovati, e potrebbero nuovamente trovarsi, con il dilemma di eseguire l’ordine, rischiando l’avvio di un procedimento penale di fronte a un tribunale ordinario, o di non eseguire l’ordine, rischiando, a quel punto, un procedimento dinnanzi ad un tribunale militare.

Ciò posto, questo Consiglio:

• esprime piena solidarietà e conferma tutto il supporto possibile ai colleghi che hanno condotto l’operazione, nella consapevolezza che sono gli stessi che con impegno, abnegazione e non di rado a rischio della propria incolumità, da sempre assicurano il soccorso dei migranti e salvano vite umane;
• auspica che le legittime iniziative giudiziarie siano concluse in tempi celeri evitando di coinvolgere chi esegue ordini;
• richiede alle Autorità competenti di attuare tutte le iniziative necessarie per poter consentire ai Finanzieri di operare secondo diritto, evitando il ripetersi di situazioni paradossali.

 

Roma, 10 dicembre 2009


IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA

 


 


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