I DIRITTI DEI MILITARI E LE NOSTALGIE NAPOLEONICHE DELLA LOBBY DEI GENERALI – di Lubjanka

mercoledì 16 dicembre 2009

I DIRITTI DEI MILITARI E LE NOSTALGIE NAPOLEONICHE DELLA LOBBY DEI GENERALI – di Lubjanka

Pubblichiamo di seguito l’intervento postato ieri nel forum pubblico di Ficiesse dall’utente con nickname “Lubjanka”. Il titolo è della redazione del sito.


DAL FORUM DI FICIESSE

TITOLO: “TACCALOZZI VS ROGGIO”
AUTORE: Lubjanka
MESSAGGIO: Lunedì 14 dicembre 2009 23:23:17

E’ semplice, basta il titolo di questa mia modesta intromissione che scaturisce dalla home di questo splendido forum e dall’intervento (al solito) deflagrante di g. taccalozzi.

La condizione militare dibattuta e decantata ad ogni tornata elettorale alla fine del giro (elettorale) finisce sempre in questo scambio- binari. L’uno si dirige verso taccalozzi, l’altro (oserei dire a scartamento ridotto) termina la sua corsa al capolinea che in questo caso si chiama gen. roggio ma potrebbe tranquillamente chiamarsi ramponi, la russa ecc. ecc. Uno (che chiameremo taccalozzi) è a mio avviso un binario che in maniera netta e decisa traccia storicamente il percorso ad ostacoli della rappresentanza dei diritti negati o – nel caso della specie – barattati con maggiori compensi economici promessi e mai concessi. L’altro (lo chiameremo roggio) auspicando una maggiore certezza della vita militare – dura e pura – si affida al buon senso ed al buon umore di alcuni illuminati generali che gestiscono oltre alla loro vita militare e personale anche quella dei sudditi o soldati che li si voglia chiamare.

Appunto i “soldati” termine derivante etimologicamente dal termine “soldo” che è terribilmente in auge nella ns attuale politica e che governa tutto, dalla ricerca universitaria, al numero di corse dei treni per i pendolari, ai fondi per il servizio pubblico sanitario 118 e, per tornare a noi, alla sicurezza dei cittadini. Il soldo determina il futuro di ognuno di noi e, giustappunto, determina la liceità di un generale che afferma in piena tranquillità che è necessario diminuire il diritto dei militari di accedere ad informazioni o a quant’altro loro necessiti per affermare un diritto o avanzare una vertenza che, peraltro , saranno altri a decidere giusta o meno.

Attenti qui (sul binario roggio) non ci si incaponisce sulla giustezza di una o di un’altra forma di “affermazione del diritto” ma si pone in discussione il semplice fatto di cercare il diritto, di cercare la sua negazione o di affermarne la validità; roggio dice agli eletti dal popolo che forse è meglio evitare incursioni degli esercitanti il diritto nella sfera della abnorme - e spesso inutile burocrazia militare - insemina (il generale) nelle loro menti il pericolo che la conoscenza delle “carte” o dei “fatti” possa porre in grossa difficoltà la gerarchia militare che difende “a spada tratta” loro stessi, i parlamentari (gli eletti di cui sopra), paventando sciagurate lungaggini nei procedimenti amministrativi o maggiori possibilità per difendersi personalmente o (per chi ne ha la disponibilità economica ) per i legali del soldato che chiede lumi su una sua vicenda economica o giuridica inerente alla sua vita di militare.

Inoltre, tra le righe, viene inseminato (termine brutto e del quale sto abusando ma quanto mai appropriato) il rischio che il soldato - garantito nei suoi diritti - possa un giorno non essere più disponibile a difendere a spada tratta loro stessi, i parlamentari, la corte ed il regno tutto…………………!

Scusatemi amici del forum ma non se ne può più di queste stupidaggini (binario roggio+altri). Nel 2010, con una democrazia accertata e certificata come quella Italiana, con una COSTITUZIONE inattaccabile ed invidiata da tante altre nazioni, con la fedeltà concretamente dimostrata in svariate occasioni dalle forze armate e dalle forze di polizia ad ordinamento militare (e con tantissimi CADUTI) che ci debba essere negato anche il semplice ed insindacabile diritto di contrattare personalmente i ns stipendi ed i ns elementari diritti con la scusa che una rappresentanza dei diritti sotto forma di sindacato sia un pericolo per la sicurezza della nazione. E’ TROPPO!

Questa mia intromissione nell’analisi di taccalozzi è senz’altro semplicistica e semplificante ma non vedo altre forme per definire l’assurdità di una condizione militare napoleonica verso la quale stiamo tranquillamente e in pieno silenzio derivando pericolosamente.

Saluti.

LUBJANKA
 


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