RIVOLUZIONE AL VERTICE DELLA GUARDIA DI FINANZA. E' PRONTO IL DISEGNO DI LEGGE PER NOMINARE UN COMANDANTE GENERALE DAL CORPO (L’ESPRESSO)

giovedì 24 dicembre 2009

Giulio tra le fiamme gialle

Rivoluzione al vertice della Guardia di Finanza. E' pronto il disegno di legge, già approvato da Tremonti, che permette di nominare un ufficiale del corpo alla carica di comandante generale

Tutto è pronto per la rivoluzione al vertice delle Fiamme Gialle: la nomina di un ufficiale del corpo alla carica di comandante generale. Finora il numero uno della Guardia di Finanza è sempre stato un generale dell'Esercito, senza esperienza di indagini fiscali e problemi tributari: un retaggio della diffidenza dei vecchi legislatori verso i corpi armati e del rispetto per la natura militare dell'istituzione. Adesso un disegno di legge dovrebbe aprire la strada del vertice agli specialisti provenienti dal corpo.

Il nuovo testo sarebbe già stato approvato da Giulio Tremonti, che ha tra i più stretti collaboratori nell'attività professionale e politica degli ex ufficiali delle Fiamme Gialle. Nove anni fa la stessa innovazione venne introdotta dal governo D'Alema per i carabinieri, promossi al rango di forza armata autonoma con un 'loro' comandante in capo. Adesso anche nella Guardia di Finanza potrebbe venire cancellato il tabù che impediva a un ufficiale di sedere sulla poltrona più importante. I tempi del feroce scontro tra il generale Speciale e il ministro prodiano Tommaso Padoa-Schioppa - che lo accusò di avere reso la Finanza "un corpo separato" - sembrano così definitivamente superati. Garantendo un gradino di carriera in più a tanti ufficiali.

G. D. F.

(22 dicembre 2009)

 


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