DPEF: CGIA,LOTTA EVASIONE FLOP, IN 6 ANNI RECUPERATI 2,1 MLD - FISCO: FERRARA,IN 15-20 GIORNI CIRCOLARE ACCERTAMENTI BANCHE - ANTITRUST: A FIANCO CONSUMATORI,OCCHIO A SALDI TRUCCATI

lunedì 11 luglio 2005

 

DPEF: CGIA,LOTTA EVASIONE FLOP, IN 6 ANNI RECUPERATI 2,1 MLD

SOLO 10,9% DELLE SOMME EVASE ACCERTATE, APRI A 19,3 MILIARDI

 

   (ANSA) - VENEZIA, 9 LUG - La lotta all'evasione fiscale e' stata un vero flop. Lo afferma l'Associazione Artigiani Cgia di Mestre spiegando che tra il 1998 e il 2003, di fronte ad una evasione accertata pari a 19,3 miliardi di euro, alla fine l'erario ha incassato solo il 10,9% che, in termini assoluti, corrisponde a 2,1 miliardi di euro.

   Un risultato deludente, secondo la Cgia, che consente di parlare di ''vera e propria riabilitazione dei contribuenti italiani''. ''Infatti, di fronte alle violazioni delle norme tributarie contestate dalla Guardia di Finanza (ovvero imposte non versate, sanzioni e relativi interessi), una volta che il contribuente ricorre contro i capi di imputazione nei tre gradi previsti dalla giustizia tributaria, alla fine 'risparmia' quasi il 90% di quanto avrebbe dovuto pagare al momento della contestazione delle violazioni. Insomma, seppur con tempi lunghi, ottiene ragione sulle imputazioni avanzate dalla Guardia di Finanza''.

    Dall'analisi della Cgia anno per anno, emerge che i risultati migliori nella lotta all'evasione si sono ottenuti alla fine degli anni novanta, in particolare nel 1998, quando la percentuale del riscosso sull'accertato ha superato il 16%. Il dato piu' contenuto, invece, si e' ottenuto nel 2003, con una percentuale del 7,5%. Risultato, comunque, condizionato dall'applicazione, proprio in quell'anno, dei vari condoni fiscali.

   ''Alla luce di questi dati - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - e' difficile pensare che grazie alla lotta all'evasione, seppur intensificata, aumenteranno le entrate fiscali cosi' come previsto dal prossimo Dpef. Tuttavia, possiamo dire che rispetto agli inizi degli anni novanta, quando il riscosso sull'accertato si attestava mediamente attorno al 5%, l'attivita' di recupero del fisco italiano ha fatto dei buoni passi in avanti''.

   Questa la tabella elaborata dalla Cgia di Mestre su fonti varie riguardo alla lotta all'evasione (risultati in miliardi di euro)

ANNI      Imposte accertate       Riscosso     % somme riscosse

                        (a)                 (b)                       su accertate

1998            14,7                2,4            16,3%

1999            15,3                1,9            12,4%

2000            15,7                2,1            13,4%

2001            28,0                2,5             8,9%

2002            19,4                2,1            10,8%

2003            22,8                1,7             7,5%

-Media

98-03           19,3                2,1            10,9%

(ANSA).

 

FISCO: FERRARA,IN 15-20 GIORNI CIRCOLARE ACCERTAMENTI BANCHE

 

   (ANSA) - SANREMO (IMPERIA), 6 LUG - ''Sara' approvata nei prossimi quindici-venti giorni e, comunque, entro fine luglio, la circolare sugli accertamenti bancari''. Lo ha dichiarato, stamane, a Sanremo, il direttore nazionale dell'Agenzia delle Entrate, Raffaele Ferrara, a margine dell'inaugurazione dello stand itinerante 'Fisco tra la gente', per far conoscere la nuova realta' operativa degli uffici fiscali.

   ''Il tema degli accertamenti bancari sta molto cuore a noi, perche' e' uno strumento fondamentale di lotta all'evasione fiscale - ha precisato Ferrara - ma e' anche un argomento di grande sensibilita' che tocca le liberta' individuali dei contribuenti. E', dunque, necessario avere la massima cautela nell'affrontare un tema cosi' delicato''. ''In questi giorni – ha proseguito il direttore dell'Agenzia delle Entrate – stiamo appunto ragionando per trovare una soluzione che garantisca il maggiore equilibrio possibile tra queste due esigenze. Nel giro di quindici-venti giorni dovremmo avere la circolare''.

   ''Abbiamo, inoltre - ha continuato Ferrara - la novita' apportata dalla Finanziaria 2005, che prevede il collegamento telematico con gli istituti di credito per acquisire i documenti che servono in ambito di accertamento bancario. Le banche hanno chiesto piu' tempo,  perche' devono adeguare le loro strutture informatiche alle nostre e stesso discorso vale anche per i nostri uffici. Ci e', quindi, sembrato corretto  firmare un provvedimento che desse piu' spazio''.

   Ferrara ha, poi, aggiunto che la nuova circolare non aggiunge molto di nuovo rispetto al passato, ma rivede quei passaggi delle procedure operative che sono toccati direttamente dalle novita' della Finanziaria 2005 che ha puntualizzato gli aspetti interpretativi fondamentali.

   ''Ad esempio - ha aggiunto Ferrara - fino a poco tempo fa, la definizione di rapporto di conto che possa essere oggetto di accertamento e controllo, era controverso. Oggi la norma toglie ogni dubbio. L'Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza possono svolgere accertamenti su qualsiasi operazione bancaria, anche quelle che avvengono fuori dallo sportello. Ma non e' tutto. Mentre la banca era prima abituata a fornire notizie solo sui conti correnti, con la nuova previsione viene meno questa barriera e gli istituti di credito dovranno rendere noto anche tutto cio' che accade in materia di portafoglio e di operazioni con l'estero che prima erano considerate fuori da ogni tipo di accertamento''. (ANSA).

 

ANTITRUST: A FIANCO CONSUMATORI,OCCHIO A SALDI TRUCCATI/ANSA

E-MAIL PER SEGNALARLI.DA CATRICALA' ANCHE DECALOGO CONTRO TRUFFE

 

   (ANSA) - ROMA, 9 lug - L'occhio dell'Antitrust guarda anche ai saldi. Con l'avvio delle offerte commerciali estive, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato scende in campo a difesa dei consumatori contro eventuali abusi ricordando, in un decalogo, come accorgersi di una pubblicita' ingannevole e mettendo a disposizione una e-mail (dpic@agcm.it) a cui segnalare presunti casi scorretti.

   L'Authority guidata da Antonio Catricala', forte da aprile scorso di maggiori poteri sia in fase istruttoria sia per quanto riguarda le sanzioni, invita i consumatori anche a leggere la piccola guida dedicata loro e pubblicata sul sito internet (www.agcm.it), e a denunciare i casi sospetti cosi' da poter dare il via ad indagini.

   Fra i suggerimenti dell'Antitrust, innanzitutto c'e' quello di valutare con attenzione il testo del messaggio e di controllare anche i piu' piccoli caratteri di stampa: a volte, ricorda l'Autorita', informazioni rilevanti sono riportate solo in modo marginale. Poi, occorre verificare sempre che il prezzo indicato sia comprensivo di oneri o spese accessorie (Iva, tasse d'imbarco, quote di iscrizione, spese di consegna, scatto alla risposta). L'Autorita' mette in guardia dai messaggi che promettono risultati miracolosi (ad esempio prodotti o metodi dimagranti e cosmetici) e avverte di non sottoscrivere alcun modulo senza aver letto prima tutte le condizioni: alcune offerte possono nascondere l'esistenza di un vero e proprio contratto (ad esempio le offerte di lavoro). Certi messaggi pubblicitari, ricorda ancora l'Antitrust, possono essere incompleti e per questo e' bene assumere tutte le informazioni necessarie. Controllare sempre l'effettiva convenienza delle operazioni promozionali (sconti, liquidazioni, numero effettivo dei pezzi disponibili, tariffe).

   A chi non resiste ai servizi prestati da maghi, cartomanti ed operatori esoterici, l'Autorita' ricorda che possono rivelarsi molto onerosi, mentre chi spera in un metodo per vincere ai giochi a estrazione viene disilluso: non esiste niente del genere. Le condizioni di proposte di finanziamento sia per acquisti che per prestiti personali e mutui (tassi d'interesse tan, taeg, periodo di validita') vanno verificate con attenzione e un occhio particolare va rivolto alla pubblicita' ''travestita'': a volte in contesti dall'apparente natura informativa o di intrattenimento (stampa, programmi tv), possono nascondersi forme di pubblicita' occulta.

   Se il prodotto e' pericoloso, avverte ancora l'Authority, la pubblicita' deve dirlo: occorre leggere sempre con attenzione le avvertenze inserite nella pubblicita' e nella confezione del prodotto. La pubblicita' deve sempre considerare e rispettare la tutela fisica e psichica dei minori: alcune promozioni, non ingannevoli per gli adulti, possono invece indurre in bambini e adolescenti una pericolosa travisazione della realta'.

   Ricevuta una denuncia, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato puo' dunque avviare un'indagine e, grazie ai maggiori poteri che le sono arrivati dalla nuova legge entrata in vigore nell'aprile scorso, puo' esercitare piu' ampi poteri.  Puo' per esempio ottenere copia del messaggio pubblicitario anche attivando la Guardia di Finanza e irrogare sanzioni pecuniarie quando le vengano rifiutate informazioni o la documentazione necessaria per lo svolgimento dell'istruttoria, sanzioni che sono di importo maggiorato nel caso in cui siano state fornite false informazioni.

   L'Autorita' puo' ora intervenire direttamente nei confronti dell'operatore pubblicitario che non ha ottemperato alla pronuncia adottata nei suoi confronti sia con multe sia, in casi piu' gravi, disponendo la sospensione dell'attivita' per un periodo di massimo 30 giorni. (ANSA).

 


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