GDF: GEN SPECIALE ANNUNCIA MISSIONI IN IRAQ E AFGHANISTAN - FISCO: 300.000 LE LITI CONDONATE - CORTE CONTI: DRAMMATICI ESITI RISCOSSIONE,EVAPORA IMPONIBILE
GDF: GEN SPECIALE ANNUNCIA MISSIONI IN IRAQ E AFGHANISTAN
A BAGHDAD CONTRO FRODI, A KABUL PER ORGANIZZARE DOGANIERI
(ANSA) - L'AQUILA, 2 FEB - La Guardia di Finanza partecipera' a due missioni al'estero: in Iraq per indagini su frodi e riciclaggio e in Afghanistan per la riorganizzazione della polizia doganale. Lo ha annunciato il comandante generale delle Fiamme Gialle, Roberto Speciale, intervenendo all'Aquila alla cerimonia di inaugurazione dell'anno di studi della Scuola ispettori e sovrintendenti.
''Per quanto riguarda l'Iraq – ha detto il generale Speciale - ci e' stato chiesto di fornire supporto nel contrasto al riciclaggio, tramite l'invio di ufficiali per consulenze sia nei confronti della Forza Speciale incaricata di indagare su possibili frodi miliardarie a danno dei fondi pubblici iracheni, sia nel settore del riciclaggio dei proventi di attivita' illecite''.
In Afghanistan, ha spiegato il comandante generale, ''saremo chiamati, nell'ambito della missione di pace italiana condotta dallo Stato Maggiore della Difesa, a fornire assistenza nella riorganizzazione della polizia doganale afgana, tramite l'invio di un nostro contingente altamente specializzato''.
Per quanto riguarda la Striscia di Gaza, Speciale ha ricordato che, sotto l'egida della Commissione Europea, la Guardia di Finanza svolge compiti di consulenza nella ricostruzione delle dogane palestinesi presso il valico internazionale di Rafah, nella parte meridionale dell'area al confine con l'Egitto.
''Oggi la Guardia di Finanza collabora quotidianamente con i principali corpi di polizia stranieri e con le piu' importanti organizzazioni internazionali - ha concluso il comandante – con importanti risultati nel contrasto alla criminalita' economico-finanziaria a carattere transnazionale''. (ANSA).
GDF: GEN SPECIALE, FORTE DI ESPERIENZE A GAZA E IN KOSOVO
COMANDANTE GENERALE RICORDA INOLTRE COLLABORAZIONE CON ONU
(ANSA) - L'AQUILA, 2 FEB - Nel preparare le missioni in Iraq e Afghanistan, la Guardia di Finanza puo' contare su esperienze maturate nella Striscia di Gaza, in Kosovo e in altre parti del mondo in collaborazione con Onu e ambasciate italiane.
E' quanto e' emerso dall'intervento fatto all'Aquila dal comandante generale delle Fiamme Gialle, Roberto Speciale, il quale ha ribadito che ''tecnicamente stiamo mettendo a punto un dispositivo che possa soddisfare le esigenze che sono venute da Iraq e Afghanistan''.
Altro teatro operativo citato da Speciale in cui la Gdf ha messo a disposizione il suo ''know how specialistico'' e' stata la Striscia di Gaza. ''Sotto l'egida della Commissione europea - ha ricordato - la Guardia di finanza vi svolge compiti di consulenza nell'attivita' di ricostruzione della dogana palestinese presso il valico internazionale di Rafah, posizionato nella parte meridionale della striscia al confine con l'Egitto''.
Il generale Speciale, nel suo intervento, si e' soffermato anche sul riconoscimento internazionale del Corpo alla luce ad esempio delle collaborazioni con l'Onu e varie ambasciate italiane nel mondo. ''Oggi la Guardia di finanza collabora quotidianamente con i principali corpi di polizia stranieri e con le piu' importanti organizzazioni internazionali, ottenendo importanti risultati nel contrasto alla criminalita' economico-finanziaria a carattere transnazionale''.
A tale proposito, Speciale ha anche ricordato la missione in Kosovo, ''composta esclusivamente da nostri militari, con il compito, svolto con lusinghieri risultati, di svolgere indagini contro la criminalita' economica e finanziaria e corruzione nell'utilizzo degli aiuti che la comunita' internazionale destina a quella martoriata regione''. (ANSA).
FISCO: 300.000 LE LITI CONDONATE, CONTROLLI A QUOTA 99%
BILANCIO FINALE AGENZIA ENTRATE;PER MAGGIOR PARTE ESITO POSITIVO
(ANSA) - ROMA, 30 gen - Si chiude la stagione della sanatoria delle liti fiscali pendenti: sono state circa 300.000 le domande esaminate dall'amministrazione per chiudere le liti. E quesi tutte le domande hanno dato esito positivo (oltre il 99% delle
domande inoltrate sono state accolte).
A fornire le cifre e' Fiscooggi.it, la newsletter telematica dell' Agenzia delle Entrate che ricorda come questa possibilita' di sanare la propria situazione per i contribuenti, e' stata introdotta con la Finanziaria del 2002 e 'reiterata' nel 2004 per le liti relative al 2003.
''La sanatoria - si ricorda - ha interessato tutti i giudizi pendenti sia presso le Commissioni tributarie, che presso i Tribunali, le Corti di appello e la Corte di cassazione. Per fronteggiare efficacemente il flusso di domande presentate (esattamente 299.838) e gestire al meglio gli esiti derivanti dalla definizione delle liti fiscali pendenti la cui applicabilita' e' stata estesa, in virtu' della Finanziaria 2004, alle liti instaurate nel corso del 2003, l'Agenzia delle entrate ha dovuto programmare e organizzare specifiche procedure lavorative al fine di corrispondere in modo puntuale ai precetti legislativi, provvedendo tra l'altro all'esame e alla predisposizione di pareri riguardanti le problematiche di maggiore complessita' e all'emanazione di direttive operative rivolte alle direzioni regionali e agli uffici locali per il corretto svolgimento degli adempimenti connessi alla chiusura delle liti fiscali pendenti e, inoltre, a realizzare un'apposita applicazione informatica per la gestione ottimale delle relative attivita'''.
Risultato di tutta questa attivita' e' che al 31 dicembre scorso risultava esaminato il 99,96% delle domande presentate. Questo anche se ''La maggior parte delle domande presentate - spiegano dall'Agenzia - e' stata lavorata dagli uffici entro il 2004: alla data del 31 dicembre 2004 risultavano controllate il 98,83% del totale delle domande proposte; l'87,66% di tali domande davano esito regolare. Nel corso del 2004 non e' stato possibile controllare tutte le domande prodotte in quanto alcune di esse presentavano delle difficolta' oggettive non risolvibili in un unico contesto. Si pensi, ad esempio, alle domande di definizione per le quali sono sorti problemi interpretativi sulla condonabilita' della lite. A oggi si puo' ritenere che detta attivita' di controllo sia sostanzialmente conclusa, tenuto conto che sono da esaminare solamente lo 0,04% delle domande di definizione della lite''.
Tra le Regioni quelle in cui sono arrivate piu' domande sono la Campania seguita dalla Lombardia. Ecco una tabella riepilogativa con il numero di domande presentate per ogni regione:
Direzione regionale Domande
Abruzzo 4.133
Basilicata 3.347
Bolzano 768
Calabria 13.065
Campania 42.338
Emilia Romagna 20.681
Friuli Venezia Giulia 5.917
Lazio 32.368
Liguria 13.193
Lombardia 41.750
Marche 7.300
Molise 2.840
Piemonte 11.850
Puglia 25.725
Sardegna 4.354
Sicilia 29.419
Toscana 19.246
Trento 1.831
Umbria 3.486
Valle d'Aosta 296
Veneto 15.931
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Totale domande presentate 299.838.
(ANSA).
CORTE CONTI: DRAMMATICI ESITI RISCOSSIONE,EVAPORA IMPONIBILE
LO DENUNCIA IL PG APICELLA
(ANSA) - ROMA, 1 feb - Il pg della Corte dei Conti, Vincenzo Apicella, denuncia ''la bassissima percentuale di maggior imposta accertata ed effettivamente acquisita all'erario a seguito delle fasi del contenzioso e della riscossione''.
Il pg della magistratura contabile, nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, torna cosi' su un tema gia' trattato in una recente indagine della Corte Conti nella quale si rilevavano gia' ''i drammatici risultati in termini di evaporazione dell'imponibile''.
Ma proprio su questo punto - informa Apicella - sono stati avviati incontri con la Guardia di Finanza, l'Agenzia delle entrate e il Secit per ''acquisire elementi di valutazione in ordine all'assetto organizzativo e alle misure assunte per contrastare questi fattori della gestione tributaria di rilevante criticita'''.
''Numerosi infine - sottolinea il pg - i procedimenti a istanza di parte nel delicato settore delle domande di rimborso di quote di imposta inesigibili che spesso sono state attivate da societa' concessionarie inadempienti dei propri obblighi che non erano in grado di fornire il benche' minimo elemento di prova sulle attivita' di riscossione svolta''.(ANSA).