CONCLUSO IL IX CONGRESSO DELLA CGIL EMILIA-ROMAGNA. VOTATO UN IMPORTANTE ORDINE DEL GIORNO PER LA DEMOCRATIZZAZIONE DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE E PER LA LIBERTA' DI ASSOCIAZIONE DEI CITTADINI MILITARI

giovedì 16 febbraio 2006

Si è concluso il IX Congresso della CGIL Emilia-Romagna, al quale hanno partecipato circa 800 delegati e numerose autorità politiche, oltre a Guglielmo Epifani. Il Congresso ha riconfermato, al termine dei lavori, quale Segretario generale, Danilo Barbi.

Barbi è nato a Bologna nel 1955, è iscritto alla Cgil bolognese dal 1981 ed è segretario generale della CGIL regionale dal 2002. Sotto la sua guida la confederazione ha aumentato il numero degli iscritti, arrivati nel 2005 a quota 815.283. Una realtà importantissima, quindi, la più rilevante a livello nazionale, che porterà al Congresso regionale ben 104 delegati.

Ebbene, gli organizzatori di questo importante Congresso hanno avuto la sensibilità di dedicare un ampio spazio ai problemi delle associazioni che si rivolgono al personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a struttura militare, i cui esponenti sono intervenuti nella prima giornata di lavori. Per Ficiesse è intervenuto il presidente del direttivo nazionale, Giuseppe Fortuna. Al termine, il Congresso ha votato l’ordine del giorno che di seguito riportiamo con il quale sono state fortemente sollecitate le riforme per la democratizzazione della rappresentanza militare e il riconoscimento del diritto di associazione in favore dei cittadini con le stellette.

Ringraziamo di cuore Danilo Barbi, Roberto Battaglia e tutta la CGIL emiliana per il grande sostegno in favore della nostra battaglia di civiltà.

 

 

ORDINE DEL GIORNO

DEL CONGRESSO DELLA CGIL EMILIA-ROMAGNA

PER LA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE

E IL DIRITTO ALL’ASSOCIAZIONISMO.

 

Il IX Congresso regionale della CGIL Emilia Romagna esprime pieno sostegno alle iniziative intraprese dalla maggioranza dei sindacati di Polizia di stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Cocer Carabinieri, della Guardia di Finanza, Esercito, Aviazione e Marina, contro l’azione inconcludente del governo sulla sicurezza e contro il progetto di riordino delle carriere palesemente contrario alle legittime aspirazioni di migliaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari.

Il governo nell’ultima finanziaria non ha saputo trovare nemmeno fondi necessari per il rinnovo del contratto e ha ridotto drasticamente le risorse destinate a concrete politiche della sicurezza.

Inoltre a fine legislatura il governo ha imposto l’approvazione di provvedimenti legislativi che sono un vero colpo alla legalità e sicurezza del paese quali la legge ex-Cirielli che abbrevia le prescrizioni e che cancella i processi per reati gravi e la legge sulla legittima difesa che scarica sui cittadini la responsabilità dello Stato e il suo primo dovere, quello cioè di garantire la sicurezza per tutte le persone.

Il Congresso regionale della CGIL Emilia Romagna esprime inoltre il convinto sostegno all’azione delle diverse associazioni dei militari per la democratizzazione della loro rappresentanza, della contrattazione, e per il pieno diritto di costituire associazioni superando i vincoli della oramai anacronistica legge 382 del 1978 che nega la rappresentanza reale e la libera associazione tra i militari.

Infine il congresso invita le proprie strutture territoriali di attivare il confronto e il rapporto di collaborazione con le associazioni dei militari e con i Cobar – Coir – Cocer per allargare sempre più il sostegno a questa battaglia di sensibilizzazione democratica.

 

Bologna 1 febbraio 2006

 

 


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