FICIESSE PARTECIPA AL CONVEGNO ITALIA DEI VALORI. DI PIETRO: “SINDACATO AI MILITARI E DIGNITA’ AGLI OPERATORI DELLA SICUREZZA. NO ALLO SPOIL SYSTEM PER IL SISTEMA DEI CONTROLLI" (di Franco Simoni)

sabato 04 marzo 2006

 

Giovedì 2 marzo 2006 si è tenuto a Roma, in piazza Monte Citorio, presso la sala convegni del Capranichetta, un incontro-convegno organizzato da Antonio Di Pietro e l’Italia dei Valori sul tema “Sicurezza e Legalità”.

Il convegno, moderato da Giorgio Aterno, è stato aperto dal responsabile dell’Italia dei Valori per la sicurezza, Andrea Cardilli, e da Falco Accame, presidente dell’Associazione per la tutela delle famiglie delle vittime del servizio militare (Ana-Vafaf). Sono intervenuti i responsabili di alcuni sindacati della Polizia (Consap), dei Forestali (Dirfor) e della Polizia locale (Ospol) e per il Giornale dei Carabinieri, Ernesto Pallotta.

Ha fatto un intervento anche il presidente del direttivo nazionale dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà, Giuseppe Fortuna, il quale, partendo dalle indicazioni contenute nel programma dell’Unione, ha chiesto all’onorevole Di Pietro come il suo partito intenda tradurre in concreto, in caso di affermazione alle prossime elezioni politiche, la forte domanda di maggiori diritti e tutele e di maggiore democrazia interna dei cittadini militari.

Di Pietro ha esordito dicendo che il programma diffuso dall’Unione nel documento intitolato “Per il bene dell’Italia” contiene indicazioni di massima frutto di una mediazione tra le componenti della coalizione, ma che sono comunque vincolanti per i partiti sottoscrittori. L’Italia dei Valori si impegnerà, se verrà superata la soglia di consensi prevista per l’accesso in Parlamento, che ai militari siano garantite protezione e dignità. Il che vuol dire due cose: 1) riconoscimento di diritti politici pieni; 2) poter disporre di risorse e mezzi adeguati per il lavoro e poter arrivare alla fine del mese con le famiglie.

Riconoscimento dei diritti politici – ha sottolineato l’ex P.M. – vuol dire certamente  che i cittadini militari devono vedere riconosciuto il DIRITTO AL SINDACATO e non devono aver più timori di esporsi in pubblico anche per assumere responsabilità politiche.  Non dovranno ripetersi, ad esempio, casi come quelli che hanno coinvolto lo stesso Di Pietro, citato in giudizio, sebbene in concorso, perché alcuni candidati alle elezioni europee avevano dichiarato la loro professione di carabinieri.

Il leader dell’Italia dei Valori ha sottolineato, inoltre, che la politica della sicurezza non può essere soggetta alle logiche dello spoil system, con avvicendamenti dei dirigenti dettati dalle elitès politiche al comando. Bisogna democratizzare il sistema. Oggi non c’è solo la gerarchizzazione, c’è anche la lottizzazione del sistema dei controlli. Le decisioni sulla sicurezza, invece, devono essere in linea con le esigenze del territorio e le esigenze della politica devono rimanerne fuori.

 FRANCO SIMONI

 


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