“NON HA COMMESSO IL FATTO”, ASSOLUZIONE CON FORMULA PIENA PER IL GENERALE GDF ANGELO CARDILE.

martedì 07 marzo 2006

 

Si è definitivamente conclusa con una assoluzione piena la vicenda giudiziaria del generale della Guardia di finanza, Angelo CARDILE, salita quasi cinque anni fa alla ribalta della cronaca.

 

Nel giugno del 2001, infatti, il generale aveva ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Pisa che indagava su giri di mazzette che sarebbero state pagate da imprenditori della zona per evitare controlli ed accertamenti fiscali. Un’inchiesta che fece notevole scalpore e che portò all’arresto di una dozzina di persone, tra imprenditori e appartenenti alla Guardia di finanza, per episodi risalenti agli anni tra il 1986 e il 1992.

 

Il generale Cardile, che nel 2001 comandava la Zona Calabra della Guardia di finanza, si era detto sicuro di poter dimostrare la sua estraneità agli addebiti e si era messo a disposizione degli inquirenti.

 

Ora, l’autorità giudiziaria gli ha dato ragione con una formula che non lascia spazio a dubbi: “Il coinvolgimento del Cardile nella vicenda in esame – si legge nella sentenza della Corte di Appello di Firenze – si basa solo sulle dichiarazioni accusatorie dello (…), che non solo non sono state confortate da altri elementi, sia pure indiziari, che ne potessero confermare l’attendibilità ma sono, altresì, di dubbia attendibilità intrinseca”.

 

Il generale Cardile si trova attualmente in ausiliaria ed è raggiungibile all’indirizzo di posta elettronica angelo_cardile@virgilio.it.

 

 


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