CASO BARILARO, LETTERA APERTA DELL'ON. GRANDI (D.S.) AL COMANDANTE GDF: "UNA GESTIONE DEGLI UFFICIALI CHE SCONFINA NELL'AUTOLESIONISMO ORGANIZZATIVO"

sabato 06 luglio 2002

Pubblichiamo la lettera aperta al Comandante generale della Guardia di Finanza, Alberto Zignani, inviata dall’onorevole Alfiero Grandi in merito all’istanza di collocamento in congedo del maggiore Barilaro.

L’On. Grandi, già sottosegretario alle Finanze del precedente Governo, ha presentato l’interpellanza parlamentare urgente sul caso Ficiesse ed è iscritto alla nostra associazione.

 

 

Camera dei Deputati

 

LETTERA APERTA

Al Gen. C. A. Alberto Zignani,

Comandante Generale

della Guardia di Finanza

 

Gentile Generale,

il 21 giugno scorso ha avuto luogo l’annuale ricorrenza della fondazione della Guardia di Finanza e desidero felicitarmi con Lei per la perfetta riuscita della suggestiva cerimonia.

Particolarmente opportuna mi è sembrata la scelta di celebrare la ricorrenza in Puglia, terra di frontiera dove il Corpo è da anni strenuamente impegnato per contrastare crimini odiosi e dove ogni notte i finanzieri rischiano la vita per affermare l’autorità dello Stato democratico.

Sono convinto che, oggi più che mai, il Paese non possa fare a meno di una Guardia di Finanza moderna ed efficiente, capace di formare uomini di elevata professionalità per vincere le sfide, difficili e insidiose, delle nuove forme di criminalità comune ed economica.

Questi stessi motivi mi inducono, però, a manifestarLe una mia viva preoccupazione.

Nello stesso giorno della ricorrenza, ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze sul caso di un ufficiale del Corpo, il maggiore Sergio Barilaro.

L’ho fatto perché ho avuto modo di leggere la lunga domanda con cui l’ufficiale ha chiesto alla sua amministrazione di essere posto in congedo a far data dal prossimo 1° luglio e l’ho trovata preoccupante.

Nella domanda si parla di una gestione degli ufficiali del Corpo ormai antiquata e che sconfina nell’autolesionismo organizzativo. Così si chiariscono i motivi profondi che inducono molti a lasciare la Guardia di Finanza depauperando, in tal modo, l’istituzione di professionalità preziose costruite in lunghi anni di carriera.

Prima di rivolgermi al Ministro ho chiesto conferme nell’ambiente per sapere se davvero quanto lamentato dal maggiore Barilaro rispondesse a verità e, purtroppo, ho ricevuto da più parti riscontri.

In allegato, troverà la domanda di congedo che sono sicuro colpirà anche Lei.

La presente lettera aperta verrà pubblicata sugli organi di informazione dell’associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà.

Con vivissima cordialità

On. Alfiero Grandi

 

 


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