VISCO:SPECIALE ANNUNCIA QUERELA - VISCO: INDAGATO A ROMA, TENTATO ABUSO UFFICIO E MINACCE - VISCO:CDL PRESENTA MOZIONE, VIA DELEGHE, INVITO A DIMISSIONI

domenica 08 luglio 2007

VISCO:SPECIALE ANNUNCIA QUERELA;PRODI NON E'PREOCCUPATO

FIDUCIA IN MAGISTRATI;UNIONE FA QUADRATO.CDL ATTACCA,GOVERNO VIA

(di Federico Garimberti)

 

  (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Prosegue il braccio di ferro fra il generale Roberto Speciale e il governo: l'ex capo della Guardia di Finanza avrebbe dato mandato ai propri legali di querelare per  diffamazione e calunnia non solo il ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa, in relazione - ha spiegato ieri Sergio De Gregorio - alle gravi accuse mosse durante il dibattito al Senato sulla sua rimozione'', ma anche il presidente del Consiglio Romano Prodi.

   L'annuncio dato dal senatore De Gregorio (eletto nell'Italia dei Valori, ma poi passato con il centrodestra), ha spinto Palazzo Chigi ad una replica immediata. ''Affronteremo la querela senza patemi. Non c'e' preoccupazione da parte del governo'', ha minimizzato Silvio Sircana. Il portavoce del governo, oltre a sottolineare la ''singolarita''' dell'iniziativa del generale e il fatto che la vicenda ''stia salendo sopra le righe'', non ha quindi rinunciato ad una stoccata al presidente della commissione Difesa del Senato. ''Stupisce - ha attaccato Sircana - che Speciale abbia bisogno di un portavoce, nella persona del senatore De Gregorio, che ha agito in questo caso con lo stesso zelo con cui ha agito nel saltare da una parte all'altra degli schieramenti politici''.

   Pronta la replica del leader del movimento Italiani nel Mondo. ''Da giornalista, mi sembrava una notizia degna di nota'', ha risposto piccato De Gregorio. In ogni caso ''ognuno decide quale tipologia di portavoce adottare'', ha aggiunto, pronosticando una caduta del governo nel caso in cui la vicenda arrivasse nell'aula del Senato.

   Insomma, la vicenda delle dimissioni di Speciale - che il centrodestra lega alle indagini della Gdf su Unipol e che l'Unione invece giustifica con gravi mancanze del generale - torna ad infiammare il Palazzo.

  In ambienti parlamentari dell'Ulivo viene duramente criticato l'annuncio dato dal generale, per interposta persona, di presentare una denuncia formale, tanto da paragonarla, qualora venisse confermata formalmente, ad un atto al limite del sovvertimento dell'ordine pubblico. Prodi non ha commentato direttamente la vicenda ma attraverso il portavoce del governo, Sircana, ha, nella sostanza, rimarcato la piena fiducia nel lavoro della magistratura.

   Intanto, la tensione e' tornata alta e lo scontro, come gia' in passato, non si e' limitato a opporre maggioranza e opposizione. ''In questa vicenda c'e' ormai poco da stare allegri'', ha ammesso Massimo Donadi, capogruppo dell'Idv. Antonio Di Pietro ha ribadito di non aver gradito le mosse del governo: ''Riconfermiamo tutte le nostre perplessita''', ha spiegato il ministro dell'Idv, sottolineando anche pero' come ormai sia chiara la volonta' di Speciale di sollevare un conflitto che coinvolga direttamente la sfera politica. In ogni caso, ha precisato Di Pietro ''non ci faremmo strumentalizzare'' anche se, in caso di rinvio a giudizio, e' chiaro che ''Visco dovrebbe fare un passo indietro''.

   Intanto, per tutta la giornata, sono risuonate le bordate del centrodestra contro la maggioranza. Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, ha ribadito che il viceministro dell'Economia dovrebbe si' presentare le dimissioni, ''ma non per l'avviso di garanzia, ma per la politica fiscale''.

   Forza Italia, con Renato Schifani, ha invitato Visco a dimettersi, sostenendo che il premier e il ministro dell'Economia, che lo hanno protetto, dovranno invece vedersela con la magistratura. Anche il leghista Calderoli ha puntato il dito contro ''i mandanti'' della vicenda, ovvero Prodi e 'Tps', che dovrebbero dimettersi, sottolinea.

   Stesso leit motiv per Maurizio Gasparri di Alleanza Nazionale. L'unica voce fuori dal coro nel centrodestra e' stata quella del democristiano Gianfranco Rotondi per il quale ''se si e' garantisti, bisogna esserlo sempre''.

   La maggioranza, escludendo le perplessita dell'Italia dei Valori, ha difeso a spada tratta il suo vice ministro. Angelo Bonelli dei Verdi ha sottolineato che la denuncia di Speciale e' ''senza precedenti'', mentre Roberto Villetti ha criticato il centrodestra per aver adottato ''due pesi e due misure'' in questa vicenda.(ANSA).

 

VISCO: INDAGATO A ROMA, TENTATO ABUSO UFFICIO E MINACCE

VICEMINISTRO INTERROGATO OGGI, DIFESA CHIEDE ARCHIVIAZIONE

 

   (ANSA) - ROMA, 28 GIU - Tentato abuso d'ufficio e minacce. Sono i reati che la procura di Roma ipotizza nei confronti del viceministro dell' economia Vincenzo Visco nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte pressioni che avrebbe esercitato nei confronti dell'ex comandante della Gdf Roberto Speciale per l'avvicendamento di quattro ufficiali.

   I misteri che circondavano la posizione dell'esponente di governo sono stati svelati in serata dall'avvocato Guido Calvi, senatore Ds, al termine dell'interrogatorio al quale Visco e' stato sottoposto dal procuratore della repubblica di Roma Giovanni Ferrara e dal sostituto Angelantonio Racanelli. Ipotesi di reato respinte da Calvi che ha annunciato di aver chiesto l'archiviazione del procedimento. Il viceministro, che ha lasciato la procura eludendo i giornalisti, aveva deciso di presentarsi spontaneamente ai magistrati per fornire la propria versione dei fatti soprattutto alla luce della conferma delle presunte pressioni fatta da Speciale in occasione della sua audizione del 15 giugno scorso.

   ''Dopo le notizie pubblicate dai quotidiani - ha detto Calvi - il ministro ha deciso di presentarsi ai magistrati ed ha risposto a tutte le domande in modo esauriente, al punto che la difesa ha formulato un' immediata richiesta di archiviazione del procedimento per totale insussistenza delle ipotesi accusatorie''. Circa il reato di minacce, Calvi ha detto che tale ipotesi fa riferimento ad una ''telefonata in cui Visco ha rivendicato i suoi poteri di autorita' politica di controllo della condotta di una autorita' amministrativa perche' siano realizzate le finalita' di governo: in particolare, l'impegno nella lotta all'evasione fiscale. Di qui i dubbi e le perplessita' circa le condotte di alcuni comandi in Italia che apparivano deboli e non adeguatamente efficienti''. In merito all'ipotesi di tentato abuso d'ufficio, il difensore di Visco ha precisato che ''al ministro non e' mai stata data comunicazione della lettera che il procuratore della Repubblica di Milano Minale ha inviato a Speciale e solo quando la stampa ne ha dato notizia c'e' stata una telefonata di Visco a Minale e i due hanno deciso di fare un comunicato congiunto circa la necessita' graduale di eventuali sostituzioni nei comandi della guardia di finanza di Milano''.

   L'inchiesta giudiziaria e' stata avviata dagli inquirenti romani nelle scorse settimane dopo la pubblicazione delle rivelazioni fatte da Speciale all' Avvocatura dello Stato. Nell'ambito degli accertamenti sono stati sentiti come persone informate sui fatti il colonnello Carbone e il maggiore Cosentino, i quali sarebbero stati testimoni di una telefonata intercorsa tra Visco e Speciale. Tra gli altri testimoni sentiti il generale Italo Pappa, ex comandante in seconda della Guardia di Finanza, il generale Sergio Favaro ed il generale Emilio Spaziante.(ANSA).

 

VISCO:CDL PRESENTA MOZIONE, VIA DELEGHE, INVITO A DIMISSIONI

 

   (ANSA) - ROMA, 3 LUG - I capigruppo del centrodestra al Senato (Francesco D'Onofrio dell'Udc primo firmatario, Altero Matteoli di An, Mauro Cutrufo della Democrazia Cristiana per l'autonomia, Renato Schifani di Forza Italia e Roberto Castelli della Lega Nord) hanno presentato in Senato la mozione riguardante Vincenzo Visco nella quale si chiede il ritiro permanente delle deleghe sulla Gdf e un invito alla dimissioni dall'incarico di vice ministro dell'Economia.

   ''Il Senato della Repubblica, considerato che il Governo ha gia' proceduto alla sostituzione del Comandante Generale della Guardia di Finanza Generale Roberto Speciale; considerato, invece, che con decreto del ministro dell'Economia Padoa Schioppa e' stato 'avocato in via temporanea l'esercizio dei poteri gia' delegati al vice ministro Vincenzo Alfonso Visco, limitatamente alle competenze relative alla Guardia di Finanza'; considerato, altresi', che l'onorevole Vincenzo Alfonso Visco e' stato l'ispiratore ed e' l'attuatore principale della politica fiscale del Governo; impegna il Governo:

1) a trasformare in permanente la revoca al vice ministro Visco delle competenze relative alla Guardia di Finanza;

2) ad invitare l'Onorevole Professore Vincenzo Alfonso Visco a rassegnare le dimissioni da vice ministro dell'Economia''. (ANSA).

 

VISCO: QUERELA SPECIALE; SE NE OCCUPERA' TRIBUNALE MINISTRI

 

   (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Sara' il tribunale dei ministri ad occuparsi della querela per diffamazione e calunnia che l'ex comandante generale della guardia di finanza Roberto Speciale, secondo quanto riferito dal senatore Sergio De Gregorio, ha intenzione di depositare nei confronti del ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e del presidente del Consiglio Romano Prodi.

   La querela, si e' appreso oggi in ambienti giudiziari, sara' depositata in procura nei prossimi giorni, ma secondo quanto riportato oggi dal 'Corriere della Sera' non potra' essere estesa al premier. Per denunce riguardanti ipotesi di reato a carico di ministri nell'esercizio delle loro funzioni, la prassi prevede, dopo un esame preventivo sulla fondatezza delle argomentazioni indicate nella denuncia, l'iscrizione dei medesimi nel registro degli indagati e la trasmissione del fascicolo al competente collegio per i reati ministeriali.

   Quanto alle indagini che il procuratore Giovanni Ferrara ed il sostituto Angelantonio Racanelli stanno conducendo sulle presunte pressioni che sarebbero state esercitate dal viceministro dell'Economia Vincenzo Visco per l'avvicendamento di quattro ufficiali delle fiamme gialle di Milano, sono previsti nei prossimi giorni ulteriori interrogatori, in qualita' di testimoni, di personaggi appartenenti all'entourage del generale Speciale.(ANSA).


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