RIORDINO, QUALI FUNZIONI PER IL LUOGOTENENTE GDF?

sabato 27 gennaio 2001

Pubblichiamo una lettera inviata da un associato sulla bozza di decreto di riordino del personale non direttivo e non dirigente GDF, con riferimento al nuovo grado di luogotenente.

 

 

"""Nell’attesa dell’emanazione del decreto legislativo di riordino delle carriere del personale non direttivo e non dirigente del Corpo della Guardia di Finanza, riteniamo opportuno esprimere alcune considerazioni circa le funzioni che saranno attribuite agli attuali marescialli aiutanti ed in particolar modo a coloro che alla data del 31 agosto 1995 rivestivano il grado di maresciallo maggiore, “aiutante” o “carica speciale”, del preesistente ruolo sottufficiali.

 

Dall’ultimo schema del decreto in questione, pubblicato sul sito di FICIESSE, si evince che ai marescialli aiutanti di cui sopra sarà attribuita, già all’entrata in vigore del decreto, la qualifica di “luogotenente”, che a regime si acquisirà dopo una permanenza di quindici anni nel grado di maresciallo aiutante.

 

Questa “presunta” promozione sembra, invero, più un passo indietro che in avanti, poiché, la carriera dell’ispettore viene, di fatto, allungata di quindici anni, considerato che il maresciallo aiutante, già all’apice del suo ruolo, si troverà ad essere improvvisamente retrocesso – appunto - di ben anni quindici!

 

A prescindere da questa non secondaria considerazione, in questa sede vogliamo affrontare il problema delle funzioni che le nuove norme dovrebbero attribuire al “luogotenente” che, secondo l'art. 34 della bozza di decreto, dovranno essere stabilite con determinazione del Comandante generale o dell’autorità dal medesimo delegata.

 

Il rischio è che anche per il luogotenente tutto rimanga vago e imprecisato come vaghe e imprecisate sono, oggi, le funzioni del maresciallo aiutante lasciate alle decisioni assolutamente discrezionali dell'ufficiale comandante, con il risultato che, non di rado, il personale con grado di maresciallo aiutante è impiegato in mansioni non adeguate al grado ed alla professionalità posseduti.

 

Accade anche che vengano preposti a comandare articolazioni interne marescialli di grado inferiore all’aiutante, a scapito di quest’ultimo, volutamente inserito in articolazione rette da ufficiale o da altro maresciallo aiutante più anziano.

 

Sarebbe auspicabile che il decreto di riordino stabilisse in modo certo incarichi e funzioni degli ispettori collocati all’apice del proprio ruolo, specialmente per la funzione di comando, in modo che non si verifichino situazioni in cui, nel reparto, sia nominato comandante chi rivesta un grado inferiore.

 

A tal riguardo si deve sottolineare che il decreto di riordino della Polizia di Stato prevede per la corrispondente figura del maresciallo aiutante “luogotenente” (Ispettore Superiore SUPS primo livello), l’attribuzione della funzione di vice dirigente di ufficio cui è preposto un funzionario del ruolo dei commissari, rinviando l’individuazione delle altre funzioni ad un decreto del Capo della polizia-Direttore generale della pubblica sicurezza.

 

Una svolta in tal senso apporterebbe finalmente, anche per gli appartenenti alla Guardia di Finanza, certezza a regole che sono state oggetto di troppo ampia discrezionalità con rischio di decisioni partigiane.

 

 

M.P."""

 


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