SICUREZZA E SALUTE, IL LAVORO AL COMPUTER

lunedì 06 novembre 2000

La tutela della salute sul posto di lavoro è un tema che viene spesso sottovalutato, mentre oggi la scienza medica, dando certezza a ciò che prima erano soltanto supposizioni, ha provato quanti e quali siano gli effetti nocivi sull'organismo dell'uomo dovuti ad usi scorretti o impropri di locali e attrezzature.

In questa occasione tratteremo brevemente dell'uso del computer.

Il 2 novembre scorso è finalmente entrato in vigore, dopo cinque anni dalla data indicata dalla legge 626/1994, il decreto del 2 ottobre 2000 del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, emanato di concerto con il Ministero della sanità, contenente le linee-guida che dovranno essere rispettate da tutti i datori di lavoro, compresi gli enti pubblici.

Tra le altre prescrizioni vi sono indicazioni che riguardano la postura (distanza di 50-70 centimetri dal video), le caratteristiche della scrivania (che deve avere una superficie chiara ma non bianca), il sedile (che deve essere di tipo girevole e con cinque punti d'appoggio) e la stampante (insonorizzata); nell'ambiente non devono esserci correnti né ventilatori, l'aria non deve essere troppo secca per evitare le irritazioni degli occhi.

Sono previste, inoltre, visite mediche obbligatorie per tutti coloro che, operando al computer, a videoterminali o che visionino filmati realizzati in forma analogica o digitale, abbiano superato i 45 anni di età.

Inoltre, il disegno di "legge comunitaria"' licenziato dalla Camera dei deputati e ora all'esame della Commissione affari costituzionali del Senato, prevede la riduzione dell'utilizzo del computer a 20 ore settimanali.

Per ulteriori delucidazioni o per prospettare casi concreti gli iscritti all'associazione possono rivolgersi ai nostri esperti inviando una lettera per posta ordinaria o una e-mail con l'indicazione del nome e del numero di tessera.

 

 


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