LA NUOVA SPERANZA DELLA GDF SI CHIAMA ROBERTO SPECIALE

venerdì 17 ottobre 2003

Il generale di corpo d’armata Roberto Speciale ha assunto ieri il comando della Guardia di Finanza, un incarico difficilissimo affidato a un uomo che si presenta con eccellenti credenziali di vero innovatore.

Il nuovo Comandante ha indirizzato a tutto il personale il messaggio, di notevole spessore, che riportiamo di seguito.

Vi sono evidenziate le principali linee guida della futura gestione, tra cui l’approccio scientifico e manageriale e una particolare attenzione alla valorizzazione della risorsa umana e al rispetto della dignità dei singoli.

Al nuovo Comandante il più sincero in bocca al lupo da parte della nostra associazione.

 

 

 

IL SALUTO DEL NUOVO COMANDANTE GENERALE

A TUTTI GLI APPARTENENTI ALLA GUARDIA DI FINANZA

 

 

 

Roma, 16 ottobre 2003

Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri,

Assumo oggi con orgoglio - ed al contempo, con consapevole umiltà – l’incarico di Comandante Generale della Guardia di Finanza.

Sono profondamente grato al Governo - ed a Lei, Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze - per la fiducia accordatami, che onorerò dedicando ogni risorsa all’esercizio delle responsabilità che mi attendono.

Saluto con deferenza il Capo dello Stato e mi inchino riverente alla nostra Bandiera, simbolo ideale e custode delle tradizioni del Corpo e testimone silente della dedizione di quanti hanno servito l’Istituzione con onore, talvolta anche con il sacrificio della vita.

Un pensiero commosso rivolgo ai nostri caduti e alle loro famiglie e agli Invalidi ed ai Decorati per l’adempimento del dovere. Essi hanno offerto esempi mirabili di dedizione e dignità, edificando un patrimonio morale e spirituale che esalta, commuove ed impone di perpetuare i valori con la nostra quotidiana e leale operosità.

Il mio caloroso ed affettuoso saluto porgo a Voi tutti, Finanzieri di ogni ordine e grado, ovunque in servizio nelle regioni d’Italia e fuori dai confini della Patria, agli Organi della Rappresentanza Militare ed ai veterani dell’Associazione Nazionale.

Un sentito ringraziamento per il proficuo lavoro svolto, anche a nome di tutto il Corpo, porgo al Generale Alberto Zignani, cui mi lega un’antica amicizia ed al quale esprimo, ancora una volta, sentimenti di profonda stima e considerazione ed auguro buona fortuna!

Ed infine un riconoscente saluto a tutte le città d’Italia che ospitano - in fraternità e con piena coscienza della validità della loro funzione - i Reparti del Corpo.

Solo poche parole per delineare i principi generali cui intendo ispirare le mie attività di indirizzo, direzione e controllo: l’ubi consistam, cioè, della funzione che sono stato chiamato ad assolvere.

Per formazione, carattere ed intima convinzione ho sempre considerato - e considero - la responsabilità del comando un binomio inscindibile con lo spirito di servizio. Solo così, infatti, essa diventa missione, tensione ideale, motivazione, dedizione e sacrificio.

In particolare, per l’esercizio di tale responsabilità, ho sempre privilegiato un approccio scientifico e manageriale quale telaio metodologico per l’assunzione di decisioni eque e lungimiranti, soprattutto in materia di organizzazione, formazione e valorizzazione professionale.

Adempirò ai miei doveri con il rigore e l’impegno necessari a rendere effettivo il quadro di coerenza degli obiettivi di efficienza nell’uso delle risorse, di efficacia nell’assolvimento dei compiti istituzionali e di qualità nelle condizioni di benessere del personale.

Tali condizioni dovranno tendere sempre più al completo sviluppo delle motivazioni di ciascuno ed al continuo rinnovarsi dell’orgoglio di appartenere alla Guardia di Finanza.

Opererò per “rinnovare, conservando” la Guardia di Finanza; per modernizzarla, preservandone la condizione; per esaltarne vocazioni e prospettive, in saldo ancoraggio alle regole, ai valori essenziali ed alle sue nobili tradizioni.

Per realizzare ciò, potrebbe anche essere necessario rivisitare responsabilmente talune articolazioni della struttura organizzativa del Corpo, al solo scopo, comunque, di migliorarne l’operatività, eliminando aree di minimalismo ed ogni possibile ridondanza, duplicazione, sovrapposizione od asimmetria.

A tal fine, molto confido sull’azione propulsiva dello “Stato Maggiore”, di cui ho sempre esaltato filosofia e centralità.

E molto confido, altresì, sulle capacità della nostra classe dirigente di saper essere leale “esempio” per tutti e di saper rinnovare ogni giorno - nobilmente - la matura adesione allo spirito di servizio che deve caratterizzare l’esercizio di ogni funzione.

E molto confido, inoltre, sullo stimolante e sinergico contributo di suggerimenti e proposte da parte degli Organi della Rappresentanza Militare - istituto cui credo e dal quale ho sempre avuto preziosa collaborazione - in quanto costituirà sostegno imprescindibile e costante punto di riferimento per le mie decisioni.

Per quanto riguarda segnatamente il settore del personale, agirò in costante ed affettuosa vicinanza con voi tutte Fiamme Gialle, impegnandomi a garantire le condizioni per la sana affermazione del Vostro essere, per lo sviluppo dei Vostri talenti, con scrupolosa attenzione verso i Vostri problemi personali e familiari.

Su tutto, il “culto” dei valori, della legalità e delle norme che la regolano, quale patrimonio condiviso della nostra identità.

”Culto” non per enfasi, ma per sottolineare un “quid pluris”, per esplicitare il “valore sacrale” che ha sempre assunto per me il rispetto delle regole e delle procedure, soprattutto in materia di disciplina, competenze funzionali, avanzamento ed impiego.

Rispetto che non può tradursi - e non si tradurrà - in mero dato formale, ma dovrà essere tangibile e guidare l’esercizio quotidiano, “normale” di tutti i doveri, anche di quelli più elementari e solo apparentemente meno importanti.

Sempre ed ovunque, a qualsiasi livello di responsabilità.

Fiamme Gialle:

è oggi un momento delicato, per l’Italia e per l’Europa, nel quale il Corpo è chiamato ad impegnarsi da protagonista ed a trovare risposte pronte ed adeguate a sfide sempre più emergenti, soprattutto nel campo economico-finanziario, sociale e della sicurezza.

È un passaggio che postula impegno, creatività e decisione negli sforzi.

Tanti e complessi saranno i problemi con i quali potremmo essere chiamati a misurarci.

Problemi da affrontare con determinazione, equilibrio, orgoglio della nostra peculiare identità e, soprattutto, con partecipe attenzione alle istanze condivise delle nostre libere istituzioni e della nostra matura società civile.

Solo così saremo in grado di assicurare alla nostra azione concretezza ed efficacia, realizzando - ad ogni livello – l’indispensabile collaborazione con tutte le Istituzioni dello Stato, in piena osmosi di idee e di finalità, nel superiore interesse generale della nostra Patria.

Sono sicuro di poter contare sulla generosa e convinta partecipazione di tutte le Fiamme Gialle, cui offro - da ora e sempre - incondizionata dedizione.

Guardiamo insieme al futuro con rinnovata fiducia ed ottimismo!

Questi i miei palpitanti e garanti sentimenti nell’assumere l’impegno della Vostra guida e della Vostra tutela!

Iddio ci protegga e ci illumini nel nostro diuturno operare!

Viva la Guardia di Finanza! Viva l?Italia!

Il Comandante Generale
Gen.C.A. Roberto Speciale

 


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