AVANZAMENTO A COLONNELLO, PENALIZZATI I PIU’ ANZIANI: REGOLE VECCHIE E UN ASSURDO REGIME TRANSITORIO

giovedì 18 gennaio 2001

L’avanzamento a colonnello è oggi lo scoglio più difficile da superare per gli ufficiali del Corpo, molti dei quali concludono la carriera nel grado di tenente colonnello.

 

La situazione, fortemente penalizzante rispetto alla Polizia di Stato e all’amministrazione finanziaria civile (che hanno un rapporto dirigenti/forza complessiva molto più vantaggioso delle Fiamme gialle), è diventata insostenibile per la perdita dei benefit che fino a ieri hanno compensato in qualche misura i disagi connessi allo status militare (in particolare: pensione d’anzianità e legge Angelini). A ciò si aggiunge, per i tenenti colonnelli più anziani, lo stillicidio di giudizi valutativi che si rinnovano ogni anno, nei quali questi ufficiali non riescono mai a raggiungere la promozione a dirigente nonostante abbiano da molti anni la massima qualifica (“eccellente”) e siano formalmente dichiarati “idonei al grado superiore”.

 

Il riordino delle carriere degli ufficiali del Corpo è stato presentato come lo strumento in grado di superare queste palesi incoerenze e di rimotivare centinaia di ufficiali.

 

Leggiamo il testo licenziato dal Governo e vediamo se è vero.

 

(L'articolo prosegue nel documento Word in allegato) 

C.V. e G.F.


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