FISCO: IN ARRIVO STANGATA 5 MLD IMU-TASI A IMPRESE - MEF, CALANO DI 110 MLN ENTRATE DA ACCERTAMENTO. ANCORA BENE ENTRATE IVA, +3,9% IN 10 MESI
FISCO: IN ARRIVO STANGATA 5 MLD IMU-TASI A IMPRESE
CGIA FA CONTI, ALBERGATORI AL 'TOP'
(ANSA) - ROMA, 8 DIC - Tra Imu e Tasi gli imprenditori
dovranno sborsare il prossimo 16 dicembre ben 5 miliardi. E
saranno gli albergatori, nonostante i tempi di 'magra' a pagare
di piu'.
Il calcolo lo fornisce la Cgia di Mestre.
Entro il prossimo 16 dicembre - spiegano gli artigiani -
anche gli imprenditori saranno chiamati a versare la seconda
rata di Imu e Tasi che complessivamente costera' 5 miliardi di
euro. Lo sforzo maggiore sara' richiesto agli albergatori che
mediamente saranno chiamati a versare 6.000 euro circa. Seguono
i proprietari dei grandi magazzini commerciali, con poco
piu' di 4.000 euro, e i "capitani" delle grandi industrie,
con 3.240 euro. Se per i capannoni di minori dimensioni , gli
artigiani e i piccoli imprenditori pagheranno poco piu' di 2.020
euro, per gli uffici e per gli studi privati i liberi
professionisti verseranno un'imposta media di 1.010 euro.
Infine, il saldo su negozi e laboratori costera' ai commercianti
e ai piccoli artigiani rispettivamente 492 e 378 euro.
La Cgia fa sapere che e' giunta a questi risultati
utilizzando, per ciascuna tipologia di immobile strumentale, le
aliquote medie risultanti dall'analisi delle delibere dei Comuni
capoluogo di provincia pubblicate sul sito del Dipartimento
delle Finanze.
Le brutte notizie, purtroppo, non finiscono qui. Paolo Zabeo,
coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, ricorda: "Dal 2011,
ultimo anno in cui abbiamo pagato l'Ici, al 2015, l'incremento
del carico fiscale sugli immobili ad uso produttivo e
commerciale e' stato spaventoso. Tutto cio' ha dell'incredibile.
E' utile ricordare, soprattutto ai Sindaci, che il capannone, ad
esempio, non viene esibito dall'imprenditore come un elemento di
ricchezza, bensi' e' un bene strumentale che serve per produrre
valore aggiunto, dove la superficie e la cubatura sono
funzionali all'attivita' produttiva esercitata. Accanirsi
fiscalmente su questi immobili come e' avvenuto in questi ultimi
anni non ha alcun senso, se non quello di fare cassa,
danneggiando l'economia reale del Paese e, conseguentemente,
l'occupazione".
Gli aumenti verificatisi negli ultimi anni per singola
tipologia di immobile strumentale sono stati molto pesanti. Dal
2011 al 2015, l'incremento del carico fiscale al lordo del
risparmio fiscale sugli uffici ha toccato il 145,3 per cento.
Per i negozi l'aumento e' stato del 140,5 per cento, per i
laboratori artigianali del 109,6 per cento, mentre per gli
alberghi, per i grandi magazzini commerciali e per i capannoni
industriali il prelievo e' quasi raddoppiato. Nel 2015 la
situazione e' stata particolarmente difficile soprattutto per i
proprietari di capannoni: "Dall'analisi delle delibere prese
quest'anno dai Comuni capoluogo di provincia - prosegue Zabeo -
abbiamo rilevato che il 68 per cento ha applicato sui capannoni
un' aliquota Tasi + Imu pari o superiore al valore massimo".
Dalla Cgia, infine, segnalano che il prossimo 16 dicembre
sara' una giornata di "passione" per milioni di imprenditori
italiani. Oltre al pagamento della seconda rata dell'Imu e della
Tasi, le imprese saranno chiamate a versare le ritenute Irpef e
i contributi previdenziali dei dipendenti e dei
collaboratori".(ANSA).
FISCO:MEF, CALANO DI 110 MLN ENTRATE DA ACCERTAMENTO
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Il gettito derivante dall'attivita' di
accertamento e controllo presenta una diminuzione di 1,6% (-110
milioni di euro) nei primi 10 mesi dell'anno determinata dai
minori incassi derivante dai ruoli relativi alle imposte dirette
(-6,9%), in parte compensato dall'aumento riscontrato nei ruoli
Iva (+9,3%). Lo comunica il Mef.(ANSA).
FISCO: MEF, ANCORA BENE ENTRATE IVA, +3,9% IN 10 MESI
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Prosegue la crescita delle entrate Iva
che aumentano di 3,373 miliardi (+3,9%) grazie all'andamento
positivo della componente relativa agli scambi interni e dei
versamenti dovuti in base all'applicazione dello "Split Payment"
(+5,1%, pari a +3.852 mln). In calo il gettito registrato dalle
importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4% pari a -479 milioni di
euro). Lo comunica il Mef.
FISCO:MEF,IN 10 MESI 331,6 MLD ENTRATE,+11 MLD (+3,5%)
SENZA POSTE STRAORDINARIE +2,2%
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Nei primi 10 mesi 2015 le entrate
tributarie erariali ammontano a 331.674 milioni, (+11,129
milioni, cioe' +3,5%) rispetto allo stesso periodo 2014. Ai fini
di un confronto omogeneo, neutralizzando entrate straordinarie
del 2014 e l'andamento delle ritenute di lavoro dipendente, le
entrate presentano una crescita tendenziale del +2,2% (+7 mld).
Lo comunica il Mef.
FISCO:MEF,IN 10 MESI 331,6 MLD ENTRATE,+11 MLD (+3,5%) (2)
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Le imposte dirette registrano un
gettito complessivamente pari a 179.482 milioni, in aumento del
5,6% (+9.573 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014.
Le entrate Irpef crescono del 6,9% (+8.910 milioni), per effetto
principalmente dall'andamento positivo delle ritenute di lavoro
dipendente (+ 9.896 milioni). Tale andamento risente sia degli
effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al
modello di versamento delle imposte che prevedono, da
quest'anno, l'indicazione dell'Irpef al lordo delle
compensazioni di imposta effettuate, sia del meccanismo di
regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi
corrisposto, che per il settore pubblico avviene l'anno
successivo a quello di attribuzione (1.850 milioni). Depurando
da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto allo stesso
periodo del 2014 mostra una crescita dell'Irpef del 2,2% (+2.402
milioni). In crescita anche l'Ires (+195 milioni, pari a +1,1%)
grazie ai maggiori versamenti in autoliquidazione che confermano
un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all'anno
scorso. Il risultato e' ancora piu' significativo se si tiene
conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo
effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale Ires (+8,5
punti percentuali per i soggetti che esercitano attivita'
assicurativa, enti creditizi e finanziari).
Per le imposte indirette il gettito ammonta a 152.192
milioni, in aumento dell' 1% (+1.556 milioni) rispetto allo
stesso periodo del 2014. Prosegue la crescita delle entrate
dell'Iva che aumentano di 3.373 milioni (+3,9%) per effetto
dell'andamento complessivamente positivo della componente
relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base
all'applicazione del meccanismo dello "Split Payment" (+5,1%,
pari a + 3.852 milioni), mentre continua ad essere in calo il
gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4%
pari a -479 milioni di euro).
Le entrate dell'accisa sui prodotti energetici, loro derivati
e prodotti analoghi (oli minerali) presentano un calo di 2
milioni di euro. In flessione anche il gettito dell'accisa sul
gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato minori
entrate per 1.201 milioni di euro (-34,2%). Le entrate relative
ai giochi presentano, nel complesso, una crescita di 1,5% (+147
milioni) mentre il gettito derivante dall'attivita' di
accertamento e controllo presenta una diminuzione di 1,6% (-110
milioni) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
determinata dai minori incassi derivante dai ruoli relativi
alle imposte dirette (-6,9%), in parte compensato dall'aumento
riscontrato nei ruoli Iva (+9,3%). Non si rilevano variazioni
nell'attivita' di accertamento rispetto all'analogo periodo
dell'anno scorso.(ANSA).