FISCO: IN ARRIVO STANGATA 5 MLD IMU-TASI A IMPRESE - MEF, CALANO DI 110 MLN ENTRATE DA ACCERTAMENTO. ANCORA BENE ENTRATE IVA, +3,9% IN 10 MESI

mercoledì 09 dicembre 2015

FISCO: IN ARRIVO STANGATA 5 MLD IMU-TASI A IMPRESE

CGIA FA CONTI, ALBERGATORI AL 'TOP'

   (ANSA) - ROMA, 8 DIC - Tra Imu e Tasi gli imprenditori

dovranno sborsare il prossimo 16 dicembre ben 5 miliardi. E

saranno gli albergatori, nonostante i tempi di 'magra' a pagare

di piu'.

   Il calcolo lo fornisce la Cgia di Mestre.

   Entro il prossimo 16 dicembre - spiegano gli artigiani -

anche gli imprenditori saranno chiamati a versare la seconda

rata di Imu e Tasi che complessivamente costera' 5 miliardi di

euro. Lo sforzo maggiore sara' richiesto agli albergatori che

mediamente saranno chiamati a versare 6.000 euro circa. Seguono

i proprietari dei grandi magazzini commerciali, con poco

piu' di 4.000 euro, e i "capitani" delle grandi industrie,

con 3.240 euro. Se per i capannoni di minori dimensioni , gli

artigiani e i piccoli imprenditori pagheranno poco piu' di 2.020

euro, per gli uffici e per gli studi privati i liberi

professionisti verseranno un'imposta media di 1.010 euro.

Infine, il saldo su negozi e laboratori costera' ai commercianti

e ai piccoli artigiani rispettivamente 492 e 378 euro.

   La Cgia fa sapere che e' giunta a questi risultati

utilizzando, per ciascuna tipologia di immobile strumentale, le

aliquote medie risultanti dall'analisi delle delibere dei Comuni

capoluogo di provincia pubblicate sul sito del Dipartimento

delle Finanze.

   Le brutte notizie, purtroppo, non finiscono qui. Paolo Zabeo,

coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, ricorda: "Dal 2011,

ultimo anno in cui abbiamo pagato l'Ici, al 2015, l'incremento

del carico fiscale sugli immobili ad uso produttivo e

commerciale e' stato spaventoso. Tutto cio' ha dell'incredibile.

E' utile ricordare, soprattutto ai Sindaci, che il capannone, ad

esempio, non viene esibito dall'imprenditore come un elemento di

ricchezza, bensi' e' un bene strumentale che serve per produrre

valore aggiunto, dove la superficie e la cubatura sono

funzionali all'attivita' produttiva esercitata. Accanirsi

fiscalmente su questi immobili come e' avvenuto in questi ultimi

anni non ha alcun senso, se non quello di fare cassa,

danneggiando l'economia reale del Paese e, conseguentemente,

l'occupazione".

   Gli aumenti verificatisi negli ultimi anni per singola

tipologia di immobile strumentale sono stati molto pesanti. Dal

2011 al 2015, l'incremento del carico fiscale al lordo del

risparmio fiscale sugli uffici ha toccato il 145,3 per cento.

Per i negozi l'aumento e' stato del 140,5 per cento, per i

laboratori artigianali del 109,6 per cento, mentre per gli

alberghi, per i grandi magazzini commerciali e per i capannoni

industriali il prelievo e' quasi raddoppiato. Nel 2015 la

situazione e' stata particolarmente difficile soprattutto per i

proprietari di capannoni: "Dall'analisi delle delibere prese

quest'anno dai Comuni capoluogo di provincia - prosegue Zabeo -

abbiamo rilevato che il 68 per cento ha applicato sui capannoni

un' aliquota Tasi + Imu pari o superiore al valore massimo".

   Dalla Cgia, infine, segnalano che il prossimo 16 dicembre

sara' una giornata di "passione" per milioni di imprenditori

italiani. Oltre al pagamento della seconda rata dell'Imu e della

Tasi, le imprese saranno chiamate a versare le ritenute Irpef e

i contributi previdenziali dei dipendenti e dei

collaboratori".(ANSA).

 

FISCO:MEF, CALANO DI 110 MLN ENTRATE DA ACCERTAMENTO

   (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Il gettito derivante dall'attivita' di

accertamento e controllo presenta una diminuzione di 1,6% (-110

milioni di euro) nei primi 10 mesi dell'anno determinata dai

minori incassi derivante dai ruoli relativi alle imposte dirette

(-6,9%), in parte compensato dall'aumento riscontrato nei ruoli

Iva (+9,3%). Lo comunica il Mef.(ANSA).

 

FISCO: MEF, ANCORA BENE ENTRATE IVA, +3,9% IN 10 MESI

   (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Prosegue la crescita delle entrate Iva

che aumentano di 3,373 miliardi (+3,9%) grazie all'andamento

positivo della componente relativa agli scambi interni e dei

versamenti dovuti in base all'applicazione dello "Split Payment"

(+5,1%, pari a +3.852 mln). In calo il gettito registrato dalle

importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4% pari a -479 milioni di

euro). Lo comunica il Mef.

 

FISCO:MEF,IN 10 MESI 331,6 MLD ENTRATE,+11 MLD (+3,5%)

SENZA POSTE STRAORDINARIE +2,2%

   (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Nei primi 10 mesi 2015 le entrate

tributarie erariali ammontano a 331.674 milioni, (+11,129

milioni, cioe' +3,5%) rispetto allo stesso periodo 2014. Ai fini

di un confronto omogeneo, neutralizzando entrate straordinarie

del 2014 e l'andamento delle ritenute di lavoro dipendente, le

entrate presentano una crescita tendenziale del +2,2% (+7 mld).

Lo comunica il Mef.

 

FISCO:MEF,IN 10 MESI 331,6 MLD ENTRATE,+11 MLD (+3,5%) (2)

   (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Le imposte dirette registrano un

gettito complessivamente pari a 179.482 milioni, in aumento del

5,6% (+9.573 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014.

Le entrate Irpef crescono del 6,9% (+8.910 milioni), per effetto

principalmente dall'andamento positivo delle ritenute di lavoro

dipendente (+ 9.896 milioni). Tale andamento risente sia degli

effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al

modello di versamento delle imposte che prevedono, da

quest'anno, l'indicazione dell'Irpef al lordo delle

compensazioni di imposta effettuate, sia del meccanismo di

regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi

corrisposto, che per il settore pubblico avviene l'anno

successivo a quello di attribuzione (1.850 milioni). Depurando

da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto allo stesso

periodo del 2014 mostra una crescita dell'Irpef del 2,2% (+2.402

milioni). In crescita anche l'Ires (+195 milioni, pari a +1,1%)

grazie ai maggiori versamenti in autoliquidazione che confermano

un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all'anno

scorso. Il risultato e' ancora piu' significativo se si tiene

conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo

effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale Ires (+8,5

punti percentuali per i soggetti che esercitano attivita'

assicurativa, enti creditizi e finanziari).

   Per le imposte indirette il gettito ammonta a 152.192

milioni, in aumento dell' 1% (+1.556 milioni) rispetto allo

stesso periodo del 2014. Prosegue la crescita delle entrate

dell'Iva che aumentano di 3.373 milioni (+3,9%) per effetto

dell'andamento complessivamente positivo della componente

relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base

all'applicazione del meccanismo dello "Split Payment" (+5,1%,

pari a + 3.852 milioni), mentre continua ad essere in calo il

gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-4,4%

pari a -479 milioni di euro).

   Le entrate dell'accisa sui prodotti energetici, loro derivati

e prodotti analoghi (oli minerali) presentano un calo di 2

milioni di euro. In flessione anche il gettito dell'accisa sul

gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato minori

entrate per 1.201 milioni di euro (-34,2%). Le entrate relative

ai giochi presentano, nel complesso, una crescita di 1,5% (+147

milioni) mentre il gettito derivante dall'attivita' di

accertamento e controllo presenta una diminuzione di 1,6% (-110

milioni) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,

determinata dai minori incassi  derivante dai ruoli relativi

alle imposte dirette (-6,9%), in parte compensato dall'aumento

riscontrato nei ruoli Iva (+9,3%). Non si rilevano variazioni

nell'attivita' di accertamento rispetto all'analogo periodo

dell'anno scorso.(ANSA).

 


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