BANCHE: INDAGINI "INTENSISSIME" GUARDIA DI FINANZA - L.STABILITA': BALDELLI, SCONTI FISCO PER SICUREZZA - FISCO:SINDACATO DIRIGENTI PA,200-250 UFFICI ENTRATE SCOPERTI
BANCHE: INDAGINI "INTENSISSIME" GUARDIA DI FINANZA
SU TRE DELLE 4 "SALVATE" E SU NUMEROSI ALTRI ISTITUTI DI CREDITO
(di Enzo Quaratino)
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - E' "intensissima" l'attivita'
investigativa della Guardia di Finanza sul fronte banche. Con
riferimento alle quattro salvate per decreto, il nucleo di
polizia tributaria di Arezzo delle Fiamme Gialle ha svolto le
indagini, tuttora in corso, su delega della procura aretina,
relative a Banca Etruria per ostacolo alla vigilanza e altri
reati. Gli accertamenti hanno riguardato, in particolare, lo
spin-off con cui Banca Etruria nel dicembre 2012 cedette l'82
per cento della societa' Palazzo della Fonte, in cui era stato
raggruppato il patrimonio immobiliare della banca, tranne la
sede centrale e quella storica.
Il nucleo speciale di Polizia Valutaria delle Gdf sta
indagando su Banca Marche, in relazione a due inchieste - una
della procura di Ancona, l'altra di Roma - avviate sulla base
degli esiti di un'ispezione della Banca d'Italia. Mentre su
quella in corso nella Capitale vi e' massimo riserbo, l'inchiesta
anconetana e' ormai al capolinea, e coinvolge 36 persone tra ex
amministratori, ex vertici, ex amministratori di Medioleasing e
componenti del vecchio Cda. I reati contestati vanno
dall'appropriazione indebita alla corruzione tra privati, falso
in bilancio e comunicazioni sociali, ostacolo all'esercizio
della vigilanza. A 12 persone viene addebitata anche
l'associazione per delinquere. Il buco da un miliardo di euro
aveva aperto le porte al commissariamento di Banca Marche da
parte di Bankitalia, scattato nell'ottobre 2013.
I finanzieri, insieme ai carabinieri di Ferrara stanno,
inoltre, indagando da circa un anno sulla gestione della Cassa
di Risparmio di Ferrara, dopo il commissariamento di Banca
Italia avvenuto nel 2013. L'inchiesta si e' arricchita in questi
mesi di diversi filoni, tra i quali quelli sulla cessione, da
parte di Carife, di Banca Treviso alla Banca Popolare di
Marostica, ma il filone principale verte sulla gestione di
Carife dal 2007 al 2013: sta prendendo in esame le attivita'
della Cassa e, in particolare, le procedure dell'aumento di
capitale, deciso nel 2011 per 150 milioni di euro.
Non risultano al momento, invece, indagini delegate
sull'altra banca nella bufera - la Carichieti - mentre sono
numerosi gli altri istituti di credito finiti nel mirino dei
finanzieri del Nucleo speciale di Polizia Valutaria, che sta ora
tirando le somme degli accertamenti svolti, prevalentemente per
contabilizzazione nei bilanci di derivati "tossici" e, ancora
piu', per la concessione di crediti senza che i beneficiari
fossero in possesso di requisiti adeguati.
Tra le altre banche "visitate" negli ultimi mesi e sulle
quali sono tuttora in corso indagini del "valutario" delle
Fiamme Gialle figurano Ubi Banca per ostacolo alla vigilanza (e,
per taluni indagati, per illecita influenza su assemblea), e la
controllata IWBank, la banca on line del gruppo, con oltre 100
mila posizioni sospette e un'ipotesi di riciclaggio da 16
milioni di euro.
La Banca Popolare di Vicenza ed il suo presidente Giovanni
Zonin sono al centro di un'inchiesta della magistratura, che fa
seguito ad una ispezione compiuta dalla Bce per aggiotaggio e
ostacolo alla vigilanza: si ipotizza che azioni della banca
siano state acquistate tramite finanziamenti, per 975 milioni di
euro, erogati agli azionisti dallo stesso istituto di credito,
in misura tale da costituire violazione delle norme del diritto
bancario. La banca avrebbe, dunque, finanziato - secondo
l'ipotesi investigativa - un quarto del suo stesso capitale
azionario.
Indagini approfondite dei finanzieri, delegati dalla Procura
di Roma, sono tuttora in corso anche su Veneto Banca per "gravi
anomalie" nella gestione "tali da determinare - e' scritto in un
provvedimento dell'autorita' giudiziaria - una consistente
decurtazione del relativo patrimonio di vigilanza, nel dettaglio
rettificato da euro 2.012.923.000 ad euro 1.662.948.000, con uno
spread negativo di euro 345.975.000".
Sono inoltre gia' negli atti dei relativi procedimenti penali
gli esiti degli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza sul
conto di Monte dei Paschi, Banca Popolare di Spoleto e Banca
Tercas: in tutti e tre i casi i finanzieri hanno segnalato gravi
irregolarita' di gestione. (ANSA).
L.STABILITA': BALDELLI, SCONTI FISCO PER SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - "Renzi dice che vuole
defiscalizzazione porte blindate? nel mio emendamento di Forza
Italia alla legge di stabilita, il governo lo accolga".
l'invito che il vice presidente della Camera, Simone
Baldelli, fa al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ieri
ha affermato che il governo sta "studiando dei meccanismi molto
semplici di defiscalizzazione per chi vuole prendere una porta
blindata. Perche' e' giusto che chi vuole sentirsi piu' sicuro
possa farlo".
Il deputato azzurro Simone Baldelli ha presentato in
particolare due emendamenti alla legge di stabilita' in
discussione in Commissione Bilancio a Montecitorio. Il primo
porta al 100% la detrazione fiscale per la messa in sicurezza e
il controllo delle abitazioni, il secondo - si legge in una nota
- prevede detrazioni fiscali per le spese sostenute dai
condomini per sistemi di vigilanza privata.
(ANSA).
FISCO:SINDACATO DIRIGENTI PA,200-250 UFFICI ENTRATE SCOPERTI
LETTERA SINDACATO UNADIS A ORLANDI, RIORGANIZZAZIONE NON BASTA
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Nonostante la riorganizzazione
dell'Agenzia delle Entrate "ci sono posizioni lasciate del tutto
prive di qualunque copertura sia pure provvisoria". Cosi'
l'Unadis, il sindacato dei dirigenti della Pubblica
Amministrazione, in una lettera inviata al direttore delle
Entrate Rossella Orlandi. Per l'Unadis si tratta di circa
"200-250 uffici scoperti", visto che si "continuano ad assegnare
piu' uffici a singoli dirigenti di ruolo".(ANSA).
FISCO:SINDACATO DIRIGENTI PA,200-250 UFFICI ENTRATE SCOPERTI (2)
(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Per il sindacato alcuni dirigenti si
ritroveranno a "coprire anche tre o quattro posizioni
dirigenziali, con la inevitabile perdita della qualita' del
lavoro e del servizio resi al Paese come all'Agenzia che
continuera' a viaggiare a velocita' ridotta, con molti Uffici
dirigenziali non sufficientemente presidiati". Posizioni quindi
"ricoperte ad interim" da persone a cui "sara' chiesto, a parita'
di retribuzione, di lavorare per due, tre, quattro persone".
Insomma per l'Unadis si tratta di "scelte, che di fatto
lasciano non presidiate alcune funzioni in alcune Regioni,
mentre in altre alle medesime posizioni dirigenziali vengono
attribuite le relative deleghe. Cio' dimostra una mancanza di
coerenza organizzativa sul territorio nazionale che puo' mettere
a rischio tutta la macchina del Fisco italiano su cui il sistema
Paese ripone grande affidamento".
Secondo la responsabile dell'Unadis per le agenzie fiscali,
Tina Granata, "questa situazione, con 200-250 uffici scoperti, e'
destinata, se non vi si porra' rimedio, ad andare avanti anche
dopo il concorso, visto che quel concorso sarebbe per solo 416
posizioni", quelle attualmente prese in carico attraverso le
cosiddette Pot, la posizioni affidate ai dirigenti a tempo, in
attesa del bando da concludere entro il prossimo anno. Le Pot,
spiega, "coprono solo una parte degli uffici e neppure sommando
i 300 dirigenti di ruolo si riesce a coprire tutto". La
riorganizzazione infatti, si legge nella lettera del sindacato,
ha disposto "la limitazione al n. 416 Uffici dirigenziali
delegabili a funzionari" e "contestualmente, posto che gli
uffici scoperti sono circa 650, e' stata effettuata la selezione
degli uffici delegabili, quindi da coprire con le Pot, e di
quelli che invece resteranno assegnati ad interim a dirigenti di
ruolo, i quali - appunto - continueranno a lavorare per due o
piu' posizioni".(ANSA).