USA NOME COMANDANTE GENERALE GDF PER FESTA CORTINA, INDAGATO

giovedì 07 gennaio 2016

Chiede ed ottiene ingressi gratuiti ad una festa vip di Cortina d'Ampezzo per se' ed una decina di conoscenti sfruttando il nome del comandante generale della Guardia di Finanza Saverio Capolupo ma a rovinargli i piani sono le stesse fiamme gialle del centro dolomitico.    Il millantatore, un odontotecnico romano, e' indagato per sostituzione di persona e truffa aggravata dall'uso improprio del nome di un'autorita' e la festa di San Silvestro, per gli inconsapevoli membri della sua comitiva, da gratuita come avrebbe dovuto essere, rilevano 'Il Messaggero' e 'Il Gazzettino', e' costata il pagamento di un biglietto d'ingresso da 350 euro ciascuno.

A smascherare il tentativo di imbroglio sono stati i militari della Guardia di Finanza di Cortina d'Ampezzo il cui comandante, capitano Leonardo Landi, alla vigilia dell'evento, era stato contattato dagli organizzatori che avevano parlato della presenza a Cortina dei massimi vertici del Corpo per avere indicazioni sulle misure da adottare.

Poco dopo sarebbe giunta al sindaco di Cortina anche una telefonata di un sedicente appartenente alla segreteria del generale Capolupo con il quale si informavano le autorita' locali dell'imminente arrivo dello stesso comandante, trasmettendo una lista di otto nominativi da considerare ospiti di riguardo.

Incrociando pero' i dati e verificando che nessuno dei nominativi apparteneva alle forze armate, il comando cortinese della Gdf ha scelto di organizzare un espediente per approfondire quello che aveva tutta l'aria di essere un imbroglio. Con un abbigliamento da body guard, i finanzieri hanno atteso l'arrivo nel locale dei primi ospiti del presunto millantatore e, alla fine, quando pure quest'ultimo e' entrato, e'stato invitato a fornire dettagli sulla sua identita' ed il suo ruolo.

Due giorni dopo, di fronte ad un interrogatorio concordato con la Procura della Repubblica di Belluno, il millantatore ha ammesso le sue responsabilita', scagionando dal meccanismo tutti gli altri invitati, in prevalenza giunti dalla Capitale. I quali, venuti a conoscenza dell'insussistenza di ogni rapporto fra l'organizzatore della trasferta e il comandante generale della Guardia di Finanza, non hanno potuto far altro che pagare il biglietto come tutti gli altri 500 ospiti del locale. (ANSA).


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