ANSA:TIMBRAVA CARTELLINO MA NON ERA A LAVORO, ARRESTATO; POP. VICENZA: ISTRUTTORIA ANTITRUST SUI FINANZIAMENTI-FISCO: ECCO ISTRUZIONI PER OTTENERE BONUS STRUMENTI MUSICALI; FISCO: COMMERCIALISTI,UNICO PRECOMPILATO, MA NON SEMPLIFICATO.

mercoledì 09 marzo 2016

 

TIMBRAVA CARTELLINO MA NON ERA A LAVORO, ARRESTATO AI DOMICILIARI DIRETTORE AMMINISTRATIVO TRIBUNALE DI CUNEO

SALUZZO (CUNEO), 8 MAR –

Negli orari in cui risultava in servizio sbrigava faccende personali o si trovava a casa. Il direttore amministrativo del Tribunale di Cuneo, Ugo Margaria, e' stato arrestato dalla guardia di finanza, e si trova ora agli arresti domiciliari. L'accusa nei suoi confronti e' di truffa aggravata ai danni dello Stato e di false attestazioni della presenza in servizio.  Secondo le fiamme gialle, che hanno condotto le indagini con appostamenti, pedinamenti, riprese video, tabulati telefonici e persino un rilevatore di posizionamento Gps, l'uomo ha anche falsificato il sistema di controllo delle timbrature presentando false dichiarazioni sostitutive. (ANSA).

 

POP. VICENZA: ISTRUTTORIA ANTITRUST SUI FINANZIAMENTI PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA, ISPEZIONI GDF IN SEDI BANCA (DI SABINA ROSSET)

MILANO, 8 MAR

Anche l'Antitrust muove sui finanziamenti della Popolare di Vicenza. Il Garante del mercato ha avviato un'istruttoria per presunta pratica commerciale scorretta dell'istituto vicentino nel cortocircuito tra l'erogazione dei prestiti e la contemporanea sottoscrizione dei titoli della banca da parte dei clienti.    Solo alla chiusura dell'istruttoria l'authority ufficializzera' quale sia l'orizzonte temporale delle pratiche finite sotto i riflettori. Ma lo stesso comunicato dell'Antitrust sembra evidentemente richiamare gli aspetti controversi della gestione Zonin, costati cari ai risparmiatori e ormai ben noti alle cronache, e che ora aprono dunque un filone anche presso l'autorita' guidata da Giovanni Pitruzzella, accanto a quello giudiziario e alle verifiche della Consob.  La Popolare di Vicenza, ha segnalato in particolare l'Antitrust, avrebbe condizionato l'erogazione dei finanziamenti all'acquisto di azioni o bond emessi dall'istituto "anche concedendo somme superiori agli importi richiesti in caso di accettazione di questi titoli - ha spiegato -. Una tale condotta potrebbe integrare una pratica commerciale scorretta, in quanto idonea a limitare considerevolmente la liberta' di scelta dei consumatori in relazione ai prodotti di finanziamento". Per il consumatore, insomma, si profila un "indebito condizionamento, connesso alla possibilita' di ottenere il finanziamento solo sottoscrivendo titoli della stessa banca", "a prescindere dal tipo di informazione resa sulle caratteristiche e sul grado di rischiosita' del titolo abbinato".    I funzionari dell'Agcm hanno anche eseguito delle ispezioni nelle sedi della popolare con l'ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza per accertare le condotte in questione.    Il 'bubbone' dei finanziamenti della Vicenza ai propri soci era scoppiato nel corso del 2015 dopo l'ispezione Bce che ha fatto emergere prestiti nell'ordine del miliardo di euro realizzati dalla popolare ai propri clienti allo scopo di far comprare loro azioni della banca. Un primo epilogo si e' in realta' giu' visto sabato con il sofferto via libera in assemblea alla trasformazione della popolare in societa' per azioni, all'aumento di capitale fino a 1,76 miliardi e alla quotazione in Borsa. A inizio mese, intanto, all'indagine in corso sull'ex presidente Gianni Zonin e su altri 5 manager per aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza, sono emersi due nuovi filoni sui quali e' al lavoro la Procura di Vicenza: associazione a delinquere e falso in bilancio.    Il Cda della Vicenza, intanto, ha convocato una nuova assemblea degli azionisti per il 26 marzo. I soci sono chiamati ad approvare il bilancio 2015, la relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione, del collegio sindacale e della societa' di revisione, oltre alle politiche di remunerazione.(ANSA).

 

FISCO: ECCO ISTRUZIONI PER OTTENERE BONUS STRUMENTI MUSICALI AGENZIA ENTRATE, FINO A 1000 EURO PER STUDENTI CONSERVATORIO

ROMA, 8 MAR

Arrivano le indicazioni per gli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati che vogliono usufruire del contributo di 1.000 euro per l'acquisto di un nuovo strumento musicale, previsto dalla Legge di stabilita' 2016.  L'Agenzia delle Entrate illustra come ottenere l'agevolazione e chiarisce le modalita' con cui i venditori possono recuperare, tramite credito d'imposta, lo sconto riconosciuto agli acquirenti.    Possono usufruire del bonus gli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati, iscritti e in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi dovuti nell'anno accademico 2015-2016 o 2016- 2017, ai corsi di strumento secondo il precedente ordinamento e ai corsi di laurea di primo livello secondo il nuovo ordinamento. Per accedere al beneficio, erogato sotto forma di sconto sul prezzo di vendita dello strumento, gli studenti dovranno richiedere all'istituto un certificato di iscrizione che riporti alcuni dati principali (cognome, nome, codice fiscale, corso e anno di iscrizione, strumento musicale coerente con il corso di studi) da consegnare al rivenditore all'atto dell'acquisto.    Prima di concludere la vendita i rivenditori dovranno comunicare all'Agenzia, utilizzando i canali telematici Entratel o Fisconline, il proprio codice fiscale, quello dello studente e dell'istituto che ha rilasciato il certificato di iscrizione, lo strumento musicale, il prezzo totale, comprensivo dell'imposta sul valore aggiunto, e l'ammontare del contributo. Il sistema verifichera' l'ammissibilita' al beneficio, nel limite delle risorse stanziate (15milioni di euro) e assegnate in ordine cronologico, e rilascera' un'apposita ricevuta relativa alla fruibilita', o meno, da parte dei venditori di un credito d'imposta pari al contributo riconosciuto agli studenti.(ANSA).

 

FISCO: COMMERCIALISTI,UNICO PRECOMPILATO,MA NON SEMPLIFICATO CUCHEL, 'ANCORA DATI INCOMPLETI E PIU' LAVORO PER PROFESSIONISTI'

ROMA, 8 MAR

 L'Amministrazione Finanziaria ha deciso che "quest'anno l'operazione 730 precompilato, a suo tempo presentata come la grande rivoluzione di semplificazione e che, tuttavia, ha visto una percentuale bassissima di fruitori rispetto ai contribuenti che hanno dovuto ricorrere ad integrazioni o modifiche, avra' la sua replica nel modello Unico precompilato", ma la comunicazione istituzionale "tende ad esaltare l'ambiziosa portata del progetto, per offuscarne le sacche di ambiguita' e di difficolta' che, pure, permangono in maniera preponderante". E' duro il commento dell'Associazione nazionale dei commercialisti (Anc), che tiene a precisare come "il modello che il contribuente potra' scaricare, e che riguardera' solamente le persone fisiche, sara' nella maggior parte dei casi incompleto di tutti i dati necessari, come del resto avviene gia' per il 730 precompilato, e - prosegue il sindacato - si rendera' comunque necessario per il contribuente verificare ogni singolo elemento ed apportare le necessarie modifiche attraverso farraginose procedure".Per il presidente dell'Anc, Marco Cuchel, pertanto, si "ripropone, in sostanza, quanto e' avvenuto per il 730 precompilato: dati incompleti e aggravio di lavoro per coloro che assistono i contribuenti, e persiste la martellante campagna sulle supposte semplificazioni, di cui professionisti e contribuenti ancora non vedono i benefici effetti". (ANSA).


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