ANSA/ SLITTA NOMINA COMANDANTE GDF, VECCIARELLI A AERONAUTICA-TRUFFA A INPS: SEQUESTRATI BENI PER 12 MLN A DUE AVVOCATI -FISCO: CHINDEMI, CON RIFORMA RENZI ELUSIONE NON PIU' REATO

martedì 22 marzo 2016

ANSA/SLITTA NOMINA COMANDANTE GDF, VECCIARELLI A AERONAUTICA RENZI PARLA CON MATTARELLA DI NOMINE; COLLE, C'E' ANCORA TEMPO

ROMA, 21 MAR

Nulla di fatto per il nuovo comandante generale della Guardia di Finanza: la nomina dell'ufficiale che prendera' il posto di Saverio Capolupo, il cui mandato e' in scadenza alla fine di maggio, e' infatti slittata e il Consiglio dei ministri ha proceduto a due soli provvedimenti: il cambio alla guida dell'Aeronautica Militare, con il generale Enzo Vecciarelli nominato capo di Stato Maggiore al posto di Pasquale Preziosa, e la nomina del generale Antonio Ricciardi a vice comandante dei Carabinieri La questione delle nomine che da qui a fine giugno rivoluzioneranno i vertici degli apparati di sicurezza - sono in scadenza oltre alla Finanza anche la Marina, il Dipartimento informazioni per la sicurezza, l'Aisi (il servizio segreto interno) e la Polizia - e' da tempo sul tavolo del governo. Secondo qualificate fonti degli apparati di sicurezza, l'idea iniziale di palazzo Chigi era quella di procedere in due fasi: prima le nomine militari e, successivamente, quelle di Dis, Aisi e Polizia. Con una tempistica prevista a partire da dopo Pasqua. Tra giovedi' e venerdi' della settimana scorsa, pero', ci sarebbe stata un'accelerazione proprio per quanto riguarda la Guardia di Finanza. Secondo fonti militari, infatti, il ministero dell'Economia - il soggetto a cui formalmente spetta proporre la nomina del nuovo numero uno delle Fiamme Gialle - avrebbe comunicato la scelta del governo. Scelta che sarebbe caduta sul generale Giorgio Toschi, attuale comandante in seconda che ha trascorso parte della sua carriera in Toscana.    Il nome di Toschi, sempre secondo fonti informate, sarebbe dunque dovuto entrare in Consiglio dei ministri dopo l'incontro di questa mattina al Quirinale tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi. Ma quel nome non e' arrivato. Perche'? Stando a quanto e' stato possibile ricostruire, il tema delle nomine sarebbe stato solo uno degli aspetti affrontati nell'incontro al Colle dove si ricorda come vi sia ancora tempo per procedere alla scelta. La scadenza del mandato del generale Capolupo e' prevista infatti per il 24 maggio e, dunque, e' probabile che a questo punto la questione venga affrontata nuovamente dopo Pasqua. E non e' affatto escluso che, a questo punto, tornino sul tavolo gli altri nomi che sono stati in ballo in questi mesi: quello dell'attuale comandante dei reparti speciali, Luciano Carta e quello del numero due dell'Aisi Vincenzo Delle Femmine.(ANSA).

 

ANSA/TRUFFA A INPS: SEQUESTRATI BENI PER 12 MLN A DUE AVVOCATI

ROMA, 21 MAR

Gli uomini del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno sequestrato beni, depositi e conti correnti per 12 milioni ad una coppia di avvocati romani, Nicola Staniscia e la moglie Gina Tralicci, gia' arrestati nel 2013 perche' a capo - secondo l'accusa – di un'organizzazione che aveva messo in piedi una truffa da 22 milioni all'Inps. Secondo gli inquirenti, l'organizzazione utilizzava i nomi di centinaia di ignari pensionati, alcuni addirittura morti e altri residenti all'estero, per presentare ricorsi contro l'Inps e avere l'adeguamento delle pensioni. I soldi venivano poi investiti in immobili di lusso.  Il sequestro ha riguardato in particolare otto appartamenti a Roma, uno a Napoli e uno a Londra, una villa a Fregene e una a Cortina d'Ampezzo, un'imbarcazione, depositi bancari in Italia per circa 3 milioni e conti correnti in Lussemburgo e Svizzera. (ansa)

    

FISCO: CHINDEMI, CON RIFORMA RENZI ELUSIONE NON PIU' REATO  RELAZIONE ANNO GIUDIZIARIO TRIBUTARIO, NON HA RILIEVO PENALE

MILANO, 19 MAR

Riforma delle commissioni tributarie, lunghezza dei processi in materia fiscale in Cassazione, esplosione del problema del cosiddetto "ne bis in idem" nel rapporto tra il giudizio tributario e quello penale per fatti fiscali, disciplina dell' "abuso del diritto" ed elusione fiscale. Sono questi alcuni dei temi 'tecnici' oggetto della relazione del presidente della Commissione tributaria della Lombardia Domenico Chindemi per l'apertura dell'anno giudiziario 2016 della magistratura "fiscale". Un anno partito decisamente sotto una cattiva stella per gli arresti di alcuni giudici sospettati dalla Procura di Milano di aver 'pilotato' alcune sentenze tributarie.    In particolare, una parte corposa della relazione e' dedicata all'abuso del diritto e all'elusione fiscale, i cui principi di legge sono stati modificati nel 2015 con i 'decretoni' voluti dal Governo Renzi. Si tratta di temi molto attuali in Lombardia e a Milano, sedi di grandi gruppi spesso accusati di aver aggirato il fisco e passati sotto il vaglio anche della procura milanese con le indagini su Apple, Google e Amazon. Secondo Chindemi, con questa riforma "l'elusione fiscale, la fattispecie piu' spesso contestata ai grandi gruppi, non potra' avere rilevanza penale e, in aggiunta, vi e' la previsione dell'obbligo di garantire l'assoluta riservatezza dell'attivita' conoscitiva e di controllo fino alla completa definizione dell'accertamento. Quindi Fiamme Gialle e Agenzia delle Entrate dovranno tenere segretate le identita' di chi e' accusato d'evasione e elusione". Per il magistrato c'e' anche un'incertezza sulla applicabilita' delle sanzioni per chi viene scoperto e "ci si deve attendere un incremento delle pratiche elusive".  Per Chindemi, la riforma delle commissioni tributarie, inoltre, non sarebbe piu' rinviabile e per quanto riguarda il  problema del "ne bis in idem", ovvero il divieto di sanzionare una persona due volte per lo stesso fatto, a livello penale e tributario ad esempio, sebbene la Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo abbia stabilito con una serie di sentenze il divieto di essere puniti due volte, "il legislatore italiano, su una questione cosi' rilevante, latita". In sostanza, nel nostro Paese si consente "di fatto, al contribuente ricorrente o imputato di scegliere la sanzione piu' 'conveniente' tra quella amministrativa e quella penale".  Nel procedimento tributario, infine, secondo Chindemi "il vero 'collo di bottiglia' e' dato dalla lunghezza dei tempi del ricorso per Cassazione che vanifica, di fatto, la ragionevole durata dei giudizi di merito. Oltre il 45% dei ricorsi pendenti davanti alla Suprema Corte hanno natura tributaria, con un allungamento dei tempi di definizione di oltre cinque anni non in linea con la ragionevole durata del processo". (ANSA)

 


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