ANSA / CORRUZIONE:DIRIGENTE AGENZIA ENTRATE, UN MILIONE MI SPETTA... - ANSA / PENSIONI: BOERI, RIFORME NON PESINO SU GENERAZIONI FUTURE
CORRUZIONE:DIRIGENTE AGENZIA ENTRATE,UN MILIONE MI SPETTA...INTERCETTAZIONE GDF, POI RACCOLGO QUANDO SI RACCOGLIE
PESCARA, 10 MAG
''Un milione a me mi spetta. Io semino sempre poi raccolgo quando si raccoglie''. E' una delle frasi carpite dalla Guardia di Finanza in una intercettazione ambientale a Giovanni Imparato, capo del settore legale e di fatto il numero due dell'Agenzia delle Entrate di Pescara, arrestato oggi per corruzione per atti contrari a doveri d'ufficio. Imparato al telefono racconta quanto puo' fare per la societa' sotto indagine da parte del fisco. Si tratta della Cross Citta' Mercato, azienda che ha realizzato un centro commerciale a Formia (Latina), finita sotto inchiesta da parte della Finanza per presunte controversie fiscali. ''Sai quanto vale questo scritto che ho fatto io? – prosegue l'intercettazione ambientale negli uffici pescaresi - sono 38 milioni, un milione spetta a me''. L'inchiesta e' arrivata a Pescara in quanto uno dei rappresentanti legali della societa' e' domiciliato nella citta' adriatica. A seguito di una verifica da parte delle Fiamme Gialle era poi partito il contenzioso. Imparato era stato intanto gia' sospeso dai vertici dell'Agenzia a meta' aprile dopo una perquisizione avvenuta negli uffici pescaresi. Nel video realizzato dalla Gdf a Roma che testimonia l'incontro tra il funzionario dell'Agenzia e il commercialista della societa' a Roma si coglie il momento del passaggio della busta bianca con i 15 mila euro dentro, provento della corruzione, tutti in tre mazzette da 50 euro legati con degli elastici. (ANSA).
PENSIONI:BOERI,RIFORME NON PESINO SU GENERAZIONI FUTURE MATTARELLA, TROPPI CAMBIAMENTI AFFIEVOLISCONO AFFIDABILITA'
ROMA, 10 MAG
L'introduzione di maggiore flessibilita' di uscita verso la pensione non deve pesare sui conti pubblici e quindi in definitiva sulle generazioni future: il presidente Inps, Tito Boeri ribadisce la necessita' di coniugare la liberta' delle persone con la sostenibilita' dei conti chiedendo di non toccare il debito pensionistico con le norme alle quali il Governo lavora per l'anticipo del pensionamento rispetto all'eta' di vecchiaia. Sul tema piu' generale della previdenza oggi e' intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella affermando che la "variabilita' insistita nelle prestazioni del sistema previdenziale affievolisce la affidabilita' di un istituto che vede nella solidarieta' intergenerazionale un fondamento della coesione sociale e un presupposto della sua tenuta". Mattarella ha quindi sottolineato l'importanza della ''creazione di occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro: senza occasioni di lavoro per i giovani la crescita economica e' piu' difficile e il rinnovamento sociale piu' lento''. Il Governo secondo quanto ha spiegato oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intanto lavora a una misura "strutturale" che consenta l'anticipo del pensionamento a una fascia di eta' triennale (per il 2017 dovrebbe essere quella dei nati tra il 1951 e il 1953). L'intervento comunque dovrebbe distinguere tra le diverse situazioni con opzioni diverse nella fascia di eta' vicina alla pensione di vecchiaia per chi ha ancora un lavoro e chi e' disoccupato e chi ha maturato un assegno leggero e chi potra' contare su una prestazione consistente. Poletti intanto ha assicurato che i furbetti degli sgravi contributivi, ovvero quelli che li hanno richiesti per le assunzioni a tempo indeterminato fatte nel 2015 (60.000 aziende per circa 100.000 lavoratori) pur non avendone diritto saranno "duramente colpiti". Secondo Boeri "e' necessario concedere liberta' alle persone", tenendo ben presente la "sostenibilita'" dei conti, ma anche quella "dell'individuo". La liberta' di andare in pensione deve essere consentita, ma senza toccare il debito pensionistico e senza "aggravare il conto che dovra' essere pagato dalle generazioni future". Questa opportunita' che dovrebbe quindi prevedere una penalizzazione per chi esce in anticipo secondo Boeri "aiuta anche le imprese", che spesso "si trovano a gestire dei lavoratori 'bloccati', che rimangono in azienda malvolentieri", e cio' rappresenta "un costo". "Vogliamo costruire un intervento equilibrato - ha assicurato Poletti - tenendo conto dei conti dello Stato e distinguendo tra situazioni diverse. L'idea e' di fare una misura strutturale". I sindacati ribadiscono la richiesta di un incontro. "Il governo - ha detto la numero uno della Cgil, Susanna Camusso - non ci ha contattati, abbiamo visto solo i titoli dei giornali e le dichiarazioni del presidente del Consiglio, sappiamo che c'e' ancora un animale come simbolo che si chiama Ape e basta". "Sulle pensioni - ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo - stiamo aspettando un incontro, abbiamo una nostra piattaforma e mi pare che anche loro abbiano delle idee che magari non coincidono con le nostre, vedremo di discutere rapidamente nel merito perche' il paese ha bisogno di una staffetta generazionale e perche' alcuni lavoratori devono poter andare in pensione prima".(Ansa)