BLITZ IN PIANTAGIONE DI MARIJUANA MUORE CARABINIERE. “BRUTALE AGGUATO” – da Il Corriere della Sera
Un maresciallo 53enne colpito alle spalle mentre con un collega controllava una serra utilizzata per la coltivazione di cannabis. Il cordoglio di Mattarella espresso all’Arma: «Profondamente addolorato, militare esemplare e coraggioso»
di Alessandro Fulloni
Ucciso in quello che ha tutta l’aria di essere stato un agguato ai carabinieri. «Brutale», per stare alle eloquenti parole usate dal presidente della Repubblica Mattarella. I fatti. Una sparatoria nei pressi di una piantagione di marijuana, martedì notte nelle vicinanze di Marsala. Una delle pallottole centra il maresciallo Silvio Mirarchi, 53 anni, vice comandante della stazione di contrada di Ciavola. Gli sparano alle spalle. Praticamente a bruciapelo. Due proiettili. Uno lo colpisce a un rene. Un altro perfora l’aorta. Lo soccorre subito il collega che sta accanto a lui, che intanto risponde al fuoco proveniente da qualcuno nascosto dietro dei cespugli poco lontani. Poi la sparatoria cessa. Arrivano le «gazzelle». L’ambulanza. La corsa verso ospedale più vicino. Prima a Marsala e poi a Palermo, trasportato in eliambulanza nella notte, viste le sue condizioni già gravissime. Un intervento lunghissimo. Ma disperato. Mirachi spira quando esce dalla sala operatoria e forse si sperava in un miracolo.
LA DINAMICA
Ancora da chiarire la dinamica esatta dell’accaduto. Il sottufficiale, originario di Catanzaro, sposato, due figli, è stato colpito alla schiena mentre era appostato assieme a un collega - entrambi in borghese - nei pressi di una serra utilizzata per la coltivazione della cannabis. Siamo in aperta campagna, nella zona del Trapanese tra le contrade Ciavolo e Ventrischi. Colline, brulli declivi, terra seccata dal sole. I sicari hanno sparato contro i due militari e un proiettile ha raggiunto il maresciallo alle spalle.
IL CORDOGLIO DI MATTARELLA
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «profondamente addolorato», ha inviato al comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette un messaggio di cordoglio, nel quale esprime la ferma condanna per «il brutale agguato, che priva l’Arma di un servitore dello Stato coraggioso ed esemplare». Mattarella ha pregato il generale Del Sette di far giungere alla famiglia della vittima sentimenti di solidarietà e di vicinanza, a nome dell’Italia intera e suoi personali.
LE CONDOGLIANZE DI RENZI E DI PINOTTI
Il premier Renzi ha chiamato il comandante Del Sette per esprimere le condoglianze sue e del governo ai carabinieri e alla famiglia del maresciallo ucciso. Twitta anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti: «Con profondo dolore ho appreso della morte del maresciallo capo Silvio Mirarchi. Vicina alla sua e alla grande famiglia dei Carabinieri».
LE INDAGINI: UN OMICIDIO POCHI GIORNI FA
Dal comando provinciale di Trapani spiegano che il punto di partenza delle indagini sono gli ultimi fatti verificatisi nel territorio, a cominciare dall’affare della droga e dalla vasta piantagione scoperta dai militari. «Partiamo proprio da qui», dice una fonte qualificata dell’Arma. La zona da tempo era monitorata dagli uomini dell’Arma. Nella stessa area nei giorni scorsi il 25 maggio era stato trovato il cadavere carbonizzato di un romeno, non escludendo l’ipotesi di un omicidio. E a distanza di pochi giorni si era registrato un ferimento, proprio nei pressi di una piantagione di marijuana, mentre tentava di rubare alcune piante: un episodio che consentì a militari di scoprire il vasto appezzamento dove veniva coltivata la droga, migliaia di piante di marijuana. Un affare floridissimo quello degli stupefacenti su cui i carabinieri stavano stringendo il cerchio, così come sul delitto. Ed è da qui, confermano dal comando provinciale di Trapani, che le indagini proseguono per spiegare l’agguato e individuare i responsabili. Forse Mirarchi è stato ucciso dai «guardiani» della coltivazione. Li hanno scambiati per ladri. Non hanno chiesto chi fossero. Hanno sparato e basta. Per uccidere. Poi sono fuggiti.