ANSA/INDAGINE CORRUZIONE, COINVOLTO GIUDICE TRIBUTARIO A BOLOGNA -FONDI PER ATTIVITA' SCOLASTICHE USATI PER SPESE PERSONALI
INDAGINE CORRUZIONE, COINVOLTO GIUDICE TRIBUTARIO A BOLOGNA PERQUISIZIONI DELLA GDF A CARICO ANCHE DI PROFESSIONISTI
BOLOGNA, 21 SET
La Guardia di Finanza di Bologna ha perquisito ieri l'ufficio di un giudice tributario e gli studi di alcuni professionisti, nell'ambito di un'indagine con cinque indagati, anche per il reato di corruzione. Ne da' notizia il Resto del Carlino, e la notizia ha conferme in ambienti investigativi. Secondo l'ipotesi di accusa, che si sta cercando di riscontrare attraverso l'analisi dei documenti sequestrati da parte del nucleo di polizia tributaria e sentendo alcune persone, il giudice potrebbe aver aggiustato i processi dietro il pagamento di somme di denaro, veicolate attraverso professionisti compiacenti. Il meccanismo e' ancora tutto da ricostruire. L'inchiesta, partita alcuni mesi fa con l'invio di atti dalla Procura di Milano, e' coordinata dal Pm Morena Plazzi. Tra le altre cose si stanno approfondendo le ragioni del trasferimento del giudice dalla Lombardia a Bologna. L'indagato non sarebbe un magistrato, ma un professionista: non tutti i giudici delle commissioni tributarie sono infatti 'togati'. (ANSA).
FONDI PER ATTIVITA' SCOLASTICHE USATI PER SPESE PERSONALI CHIESTO GIUDIZIO DIRIGENTE SCOLASTICA E FIGLIO NEL PADOVANO
CITTADELLA (PADOVA), 22 SET
Si e' chiusa l'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Cittadella a carico di una donna, dirigente scolastica di un istituto cittadino, che avrebbe utilizzato parte dei fondi dal comune, pari a 140mila euro, per corsi di psicomotricita' e attivita' motorie presso le scuole locali, ricevuti da una associazione no profit, rappresentata formalmente dal figlio, anche per spese personali. In particolare, 16mila euro per l'acquisto di beni come un divano, di una lavastoviglie, di un'auto o per spese di tinteggiatura della casa, mentre altri 42mila attraverso prelievi in contanti per altri usi rispetto alle attivita' previste. Il Pm di Padova Sergio Dini ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna e il figlio per i reati di malversazione a danno dello Stato, abuso d'ufficio, falsita' materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. La dirigente scolastica e' stata inoltre segnalata alla Corte dei Conti.(ANSA).