GABRIELLI IN AUDIZIONE ALLA CAMERA: “CHIEDERE MAGGIORE PRESENZA DELLE FF.PP. NEI TERRITORI E “ANEMIZZARE” GLI ORGANICI E’ UNA SCELTA POLITICA CONTRADDITTORIA

lunedì 30 gennaio 2017

Il capo della Polizia Franco Gabrielli  é stato ascoltato in audizione presso la la commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
""Per la sicurezza nazionale - ha detto tra l'altro Gabrielli - è il momento della massima allerta ma l’organico della polizia è sotto del 15 per cento, manca poco meno di un poliziotto su cinque. Ma in alcune città “particolari” accade l’esatto contriario. Accade che il personale sia in eccedenza. 

 C'è un tema di rivisitazione dei presìdi di polizia, che ormai non corrispondono più alle dinamiche anche di sviluppo urbano delle nostre città. Roma si è molto spanciata. Roma presenta zone che sono cresciute negli ultimi trent'anni, creando sobborghi che prima non c'erano. I nostri presìdi, invece, fanno riferimento a fotografie che sono datate nel tempo. C'è  questo importantissimo lavoro che stiamo facendo con Palazzo Chigi, di rivisitare la presenza di tutti i presìdi di polizia. Anche qui bisogna uscire fuori dalla logica del singolo presidio o della singola forza di polizia e bisogna fare un intervento più complessivo. 

Sulla questione degli organici, Gabrielli ha voluto fare  una riflessione, perché - ha detto - ""Questo è un refrain che sento costantemente in giro per l'Italia. I dati a cui faccio riferimento tra le forze effettive e le forze organiche riguardano gli organici del 1989. Al di là del fatto che sono un po’ datati, nel 1989 solo la Polizia di Stato aveva un organico previsto di 117.200 unità, mentre siamo a 99.630. Nella legge Madia l'organico della Polizia è stato spostato da 117.200 a 106.000. Quindi, il decremento medio della Polizia di Stato è del 15 per cento. Quando ci sono realtà in cui i decrementi sono del 5, del 4 e del 3 per cento, è grasso che cola. C'è un altro dato sui temi dell'organico che, secondo me, è più incidente, ovvero la senilizzazione delle forze di polizia. In questo Paese c'è stata una stagione nella quale si è immaginato che i poliziotti e i carabinieri fossero troppi, ragion per cui si è bloccato il turnover e si sono cartolarizzate le scuole di polizia. Se le cose non ce le diciamo, tutto diventa complicato. Oggi nelle questure vi è una media di operatori che vanno dai 48 ai 51 anni, il che vuol dire che ci sono persone che mando sulle volanti a 54-55 anni. I due brillantissimi agenti che hanno operato a Sesto San Giovanni sono, a volte, un'eccezione. Si vede la differenza tra la capacità di reazione di persone giovani e di persone un po’ più attardate. Questo è un problema. Credo che chiedere una maggiore presenza delle forze di polizia se poi si fanno politiche di anemizzazione delle forze di polizia sia un elemento abbastanza in contraddizione..."".

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