AMIANTO SU MEZZI MILITARI. OTTIMO L'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA, MA OCCORRE CHE LE ISTITUZIONI DIANO UN SENSO CONCRETO, IN TERMINI DI TUTELA DEL PERSONALE, ALLA SPECIFICITA' DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA. Comunicato stampa del CAD
sabato 18 novembre 2017
Coordinamento Amianto pro Comparto Difesa (CAD) prot. 025 / 2017
Alghero – La Spezia, venerdì 17 novembre 2017
Apprendiamo con misurata soddisfazione che la Procura Generale della Repubblica in Venezia ha impugnato e ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Venezia che ha assolto dal reato di omicidio colposo gli Ammiragli che negli anni 1984/1995 rivestivano ruoli di Comando apicale.
Mentre la Giustizia farà il Suo corso, facciamo presente che la procura di Padova, nel corso delle indagini e dei processi ai Vertici militari, ha accertato che il personale imbarcato sul naviglio militare dello Stato, o che ha operato negli arsenali, nelle installazioni, nei poligoni e nelle aree caratterizzate da elevata intensità operativa muore a grappoli a causa dell'amianto e del radon e una recente sentenza pilota emessa dalla Corte dei conti della Sardegna ha riconosciuto che TUTTI i componenti dell'equipaggio di una nave militare, dal Comandante al Marinaio, sono stati esposti a medesimo qualificato rischio amianto, ben oltre le 100 fibre/litro e molto oltre il 1995, demolendo di fatto le affermazioni dell'INAIL.
E' stato altresì inequivocabilmente accertato che il personale che ha operato nei teatri operativi della Bosnia Erzegovina, in Kosovo, i Serbia ecc. è stato esposto a Uranio impoverito o alle nano particelle di metalli pesanti e polveri sottili presenti in tali teatri di guerra e nei poligoni di tiro. Sono state inoltre accertate nel personale reazioni avverse e complicazioni a causa della profilassi vaccinale.
Cosa aspettano il Governo e il Parlamento Italiano a riconoscere coi fatti la Specificità enunciata all'art. 19 c. 1 della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 ?
Cosa aspettano il Governo e il Parlamento Italiano a prevenire la causa di un contenzioso collettivo, che si rivelerà certamente paralizzante e dispendioso, superando con una legge Giusta la falsa inclusione del personale militare operata con l'art. 47 del D.Lgs 269/2003, modificato dalla Legge 326/2003 , riconoscendo ai militari esposti all'amianto i diritti spettanti ?
Cosa aspettano il Governo e il Parlamento Italiano a riconoscere la presunzione legale iuris et de iure al personale affetto o deceduto a causa di malattie asbesto e radon-correlate che ha operato imbarcato sul naviglio militare dello Stato, o che ha operato negli arsenali, nelle installazioni, nei poligoni e nelle aree caratterizzate da elevata intensità operativa ?
Cosa aspettano il Governo e il Parlamento Italiano a riconoscere la presunzione legale iuris tantum al personale affetto o deceduto a causa di malattie riconducibili all'esposizione ad Uranio impoverito o alle nano particelle di metalli pesanti e polveri sottili e alle reazioni avverse e complicazioni a causa della profilassi vaccinale ?
Cosa aspettano il Governo e il Parlamento Italiano a introdurre maggiori tutele previdenziali più efficaci e tempestive, assicurando condizioni di maggiore serenità in favore del personale militare ?
Cosa aspettano il Governo e il Parlamento Italiano a dare il giusto peso al Patto sigillato col Giuramento1 di assoluta di Fedeltà alle Istituzioni Repubblicane, alla Costituzione e alla Repubblica sino all'estremo sacrificio, se necessario, consapevolmente reso dalla Sua migliore gioventù, con un puntuale, complessivo, intervento legislativo CHIARO, GIUSTO ed EQUO, senza l'erosione di quelli già riconosciuti ?
Cosa stanno aspettando le Istituzioni Repubblicane ?
Coordinamento Amianto pro Comparto Difesa
AFeVA Sardegna
Salvatore Garau
AFEA
Pietro Serarcangeli