ELEZIONI: MATRICOLE E VOLTI NOTI, ECCO NUOVO PARLAMENTO - SPAGNA: MINISTRA DIFESA CON PANCIONE, E' DA GUINNESS - GIUSTIZIA: PROCURATORE BOLZANO UTILIZZA MERCEDES CONFISCATA

domenica 20 aprile 2008

ELEZIONI: MATRICOLE E VOLTI NOTI, ECCO NUOVO PARLAMENTO

ALLE CAMERE TRA EX PORTAVOCE, VIP, GIORNALISTI E FIGLI FAMOSI

(di Alessandra Chini)

 

   (ANSA) - ROMA, 15 APR - Tra matricole e volti noti il nuovo Parlamento, privo di parlamentari di Sinistra Arcobaleno, Destra e Socialisti, vede l'ingresso di giovani e imprenditori, 'vip' e giornalisti. Sono 129, invece, gli aspiranti parlamentari che  aspettano in 'panchina' le opzioni. Ecco una mappa delle nuove'navicelle' di Camera e Senato che avranno rispettivamente 5 e 6 gruppi parlamentari compreso il misto.

   EX MINISTRI E BIG - Fuori i leader della Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti e Franco Giordano, Fabio Mussi, Alfonso Pecoraro Scanio e Oliviero Diliberto, l'ex segretario socialista Enrico Boselli, il leader della Destra Francesco Storace e la candidata premier Daniela Santanche'. Siederanno ancora in Parlamento molti degli ex ministri del governo Prodi (ma non il presidente del Consiglio uscente). Alla Camera ci saranno, ad esempio: Massimo D'Alema; Pierluigi Bersani, Enrico Letta, Giuseppe Fioroni, Cesare Damiano o Livia Turco. Al Senato l'ex presidente di Palazzo Madama Franco Marini e Rosy Bindi. Tra i nomi noti del centrosinistra, a Montecitorio anche Piero Fassino.

   Tornano anche tutti i big del centrodestra. Leader a parte, alla Camera ci saranno: Giulio Tremonti; Claudio Scajola; Franco Frattini; Antonio Martino e Stefania Prestigiacomo. Alla Camera rientra anche l'ex ministro Mirko Tremaglia. Dalla Campania arriva Alessandra Mussolini. Ancora alla Camera Igazio La Russa e al Senato Altero Matteoli, entrambi in odore di ministero. E poi i tre Roberti della Lega: Maroni, Castelli e Calderoli.

   Con il Carroccio torna il Parlamento anche Stefano Stefani, sottosegretario nel governo Berlusconi del 2001, che ebbe gli onori delle cronache per una gaffe che costo' uno 'sciopero' del turismo da parte dei tedeschi. Al Senato arrivano il governatore della Lombardia Roberto Formigoni e Marcello Dell'Utri.

   VOLTI NUOVI - I giovani in testa alle liste e' stato uno dei motti della campagna elettorale di Walter Veltroni e allora alla Camera con i democratici arrivano la ricercatrice Marianna Madia, la dirigente democratica Federica Mogherini, la leader dei giovani della Margherita, autrice di una tesi sull'eloquio di Ciriaco De Mita, Pina Picierno, la responsabile lavoro Alessia Mosca.

   I PORTAVOCE - Sbarca in Parlamento un nutrito gruppo di collaboratori dei 'big' dei partiti: da Sandra Zampa, capo ufficio stampa di Romano Prodi, eletta alla Camera in Emilia Romagna, a Silvio Sircana (eletto al Senato in Campania) a Franco Ricardo Levi eletto alla Camera in Sicilia. Dello stretto entourage veltroniano, viene eletto Walter Verini. E poi ci sono Piero Martino, ex portavoce di Dario Franceschini, eletto alla Camera in Sicilia. La collaboratrice di Giuseppe Fioroni, Luciana Pedoto, eletta alla Camera in Campania e dovrebbe entrare (il condizionale e' legato alle opzioni, ma la scelta sembra certa) anche quello di Antonio Martino, Giuseppe Moles, alla Camera in Basilicata. Sbarca a Montecitorio anche il braccio destro di Pier Ferdinando Casini, Roberto Rao.

   GIORNALISTI E EDITORI - Eletto al Senato con il Pdl nel Lazio l'editore Giuseppe Ciarrapico, gia' missino e amico di Giorgio Almirante. Sempre con il Popolo della Liberta' alla Camera in Toscana e' stata rieletta l'ex direttrice del 'Secolo d'Italia' Flavia Perina; la giornalista della 'Stampa' Fiamma Nirenstein (che entra alla Camera con il Pdl in Liguria) a ancora, al Senato, con il Pdl l'ex direttore del 'Resto del Carlino' Giancarlo Mazzuca. Non si e' ricandidato il direttore del 'Riformista' Antonio Polito, nella scorsa legislatura senatore dei democratici; mentre ritorna il giornalista di 'Europa', Francesco Garofani, eletto alla Camera in Liguria. Con i democratici viene rieletto al Senato anche Sergio Zavoli.

   LA VALANGA ROSA DEL PDL - Capeggiate dalla rossa MVB, Michela Vittoria Brambilla (eletta alla Camera in Emilia Romagna) con il Pdl arriva in Parlamento una carica di parlamentari in gonnella. Tra le altre, alla seconda legislatura alla Camera: Mara Carfagna; Fiorella Rubino Ceccacci; Michela Biancofiore, Laura Ravetto, Elisabetta Gardini; Gabriella Carlucci e Beatrice Lorenzin. E le new entry come Deborah Bergamini, ex assistente di Berlusconi poi dirigente Rai al centro di una bufera su un ventilato accordo Rai-Mediaset al governo Berlusconi. In attesa delle opzioni la giornalista del Tg4, Gabriella Giammanco.

FIGLI DI E MOGLI DI - In Sicilia alla Camera con il Pd viene eletta la figlia dell'ex ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale, Daniela. E sempre con i democratici la figlia di Guido Rossa, operaio ucciso dalle Br, Sabina. Cosi' come Giovanni Battista Bachelet, figlio del giurista ucciso dalle Br, eletto alla Camera nel Lazio con i democratici. Eletta al Senato anche la moglie di Emilio Fede, Diana De Feo. E ancora Maria Grazia Lagana', vedova Fortugno, alla Camera in Calabria.

   DIVORZIO ALL'ITALIANA - Entra in Senato, Giuseppe Galati, ex Udc, eletto con il Pdl nelle liste della Calabria. Resta fuori la moglie, la leghista Carolina Lussana, 'scomunicata' e messa in lista in posizione non sicura proprio per la sua scelta di convolare a nozze con un centrista, per di piu' meridionale.

   CHI ENTRA E CHI ESCE - Non dovrebbe farcela il leader della 'rivolta' dei tassisti romani Loreno Bittarelli e, dopo 11 legislature, resta fuori dal Parlamento anche l'ex segretario della Dc Ciriaco De Mita. Entra, con l'Idv in Toscana, il 'girotondino' Pancho Pardi. Resta fuori per un soffio, il senatore uscente di An Nino Strano, agli onori delle cronache per gli insulti a Palazzo Madama al collega senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano (anche lui fuori), mentre ce la fa il suo compagno di 'bagordi' a Palazzo Madama Domenico Gramazio (al Senato in Lazio).

   SERVITORI DELLO STATO - Sbarcano in Parlamento il prefetto Achille Serra (eletto con il Pd in Toscana al Senato); l'ex prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena (eletto in Basilicata al Senato con il Pd) e il generale Mauro Del Vecchio (alla Camera) e nel Pdl, a Montecitorio in Umbria, e' stato eletto il generale Roberto Speciale, ex comandante della Guardia di Finanza.

   UN MEDICO IN FAMIGLIA - Arriva in Parlamento il medico di Berlusconi, Umberto Scapagnini, ex sindaco di Catania, eletto a Montecitorio in Sicilia; e nelle liste del Pd al Senato in Lombardia il decano della lotta ai tumori Umberto Veronesi.

   OPERAI, IMPRENDITORI E SINDACALISTI - Nelle file dei democratici viene eletto in Lombardia alla Camera il figlio dell'imprenditore Roberto Colaninno, Matteo. Entra con il Pdl alla Camera l'imprenditore veneto Ettore Riello. E a Montecitorio arriva anche l'ex presidente di Federmeccanica Massimo Calearo. Resta fuori dal Parlamento l'operaio della ThyssenKrupp per il quale il leader del Pdci Oliviero Diliberto aveva fatto un passo indietro, Ciro Argentin; mentre ce la fa con il Pd, alla Camera, il suo collega Antonio Boccuzzi. E poi i sindacalisti: l'ex leader della Cisl Savino Pezzotta (eletto a Montecitorio con l'Udc); Sergio D'Antoni (rieletto in Sicilia con il Pd) e l'ex sindacalista della Cgil Paolo Nerozzi (al Senato). Non entra Pietro Larizza, capolista dei socialisti in Calabria.

   I 'VIP' - Il Pdl schiera Luca Barbareschi (eletto alla Camera in Sardegna) e Santo Versace (eletto alla Camera in Calabria), Ombretta Colli e la sciatrice Manuela Di Centa, alla sua seconda legislatura (eletta alla Camera in Trentino Alto Adige); il Pd risponde con Gianrico Carofiglio, pm-scrittore (eletto in Puglia al Senato).

   I SICILIANI - Eletto con l'Udc al Senato in Sicilia Toto' Cuffaro, torna in Parlamento dopo anni di vicissitudini giudiziarie Calogero Mannino. Alla Camera sbarca il leader dell'Mpa Raffaele Lombardo e, sempre a Montecitorio, per l'Idv l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Non ce la fa a battere Lombardo, ma sara' in Parlamento al Senato la democratica Anna Finocchiaro, eletta, pero', in Emilia Romagna. Resta fuori l'ex presidente della commissione Antimafia Francesco Forgione, candidato con la Sinistra Arcobaleno. Ce la fanno per il Pd in Senato Giuseppe Lumia, Vladimiro Crisafulli ed Enzo Bianco. (ANSA).

 

ELEZIONI: SENATO; PDL, GLI ELETTI IN SARDEGNA

 

   (ANSA) - CAGLIARI, 14 APR - Secondo le stime del coordinamento regionale del partito, sono 5 i senatori eletti dal Pdl in Sardegna. Si tratta del capolista e ex ministro

dell'Interno Giuseppe Pisanu,  i due senatori uscenti, Mariano Delogu e Piergiorgio Massidda, rispettivamente coordinatori regionali di An e di Fi, di Filippo Saltamartini, gia' segretario nazionale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), e di Fedele Sanciu, di Fi, anche lui senatore uscente.

   Il Pd avra' 4 senatori, il segretario regionale del partito e parlamentare uscente, Antonello Cabras, Gian Piero Scanu, sottosegretario alle Riforme e all'Innovazione nella Pubblica amministrazione del Governo Prodi, Luciana Sbarbati, del Movimento Republicani Europei, e Francesco Sanna, consigliere regionale del Partito Democratico. (ANSA).

 

SPAGNA: MINISTRA DIFESA CON PANCIONE, E' DA GUINNESS

E' LA STAR DEL ZAPATERO DUE, STAMPA:ANDRA' IN CONGEDO MATERNITA?

(Di Francesco Cerri)

 

  (ANSA) - MADRID, 15 APR - Da due giorni e' la star indiscussa del nuovo governo Zapatero per la stampa spagnola, che oggi le dedica unanime le prime pagine: Carme Chacon, 37 anni, socialista catalana, prima donna ministro della difesa, per di piu' incinta di sette mesi, della storia di Spagna, e' un 'ministro da Guinness' titola oggi El Mundo.

   Praticamente tutti i giornali spagnoli pubblicano in prima pagina grandi fotografie del passaggio delle consegne ieri al ministero della difesa con la ministra - con il pancione messo in evidenza da un camicione bianco sotto una giacchetta nera - che passa in rassegna le truppe sull'attenti. E tutti riferiscono di come ha gridato alle truppe ''Capitani! Attenti!'': ''Viva Espana! Viva el Rey'', subito ripresi in coro da decine di soldati, come vuole la tradizione militare.

   ''E' stata la prima donna al mondo a prendere possesso del portafoglio della Difesa in uno stato di gravidanza cosi' avanzato'' rileva El Mundo. ''E' una ministra da record, vedremo se fara' bene o male'', commenta nell'editoriale il quotidiano, ricordando che ''il profilo della nuova ministra indubbiamente fa a pungi con i valori tradizionali e la cultura dell'esercito spagnolo, i cui generali si sono arruolati quando Franco era ancora capo dello stato''.

   La stampa spagnola si interroga su come Chacon potra' conciliare nei prossimi mesi la maternita' con la guida di uno dei ministeri piu' pesanti e impegnativi. Per cominciare, si e' chiesto El Pais, prendera' o no il congedo di maternita' (16 settimane in Spagna)? O lo dividera' con il marito, il giornalista Miguel Barroso? Le varie strutture del ministero della difesa comunque, ricorda El Pais, hanno gia' 20 asili nido, di cui anche la nuova responsabile potra' beneficiare.

   La maternita' della Chacon sarebbe gia' un problema serio, rileva El Mundo, se fosse una specialista di questioni militari: ''ma Carme Chacon ignora tutto di un tema tanto complesso e non potra' assistere per diversi mesi alle riunioni dei suoi colleghi Nato, non potra' visitare i soldati spagnoli impegnati in missioni internazionali''.

   Per El Mundo ''Zapatero ha fatto con la nomina di Chacon una operazione di marketing politico''. ''Il tempo dira' – conclude - se sara' stato un grande passo avanti o un errore''. (ANSA).

 

SPAGNA: L'ASCESA DI CARME, PRIMA MINISTRA DIFESA

(PROFILO)

 

   (ANSA) - MADRID, 12 APR - Ancora per qualche settimana ai vertici dell'apparato militare spagnolo ci sara' il suo attuale pancione: Carme Chacon, 37 anni, futura mamma al settimo mese, e' da oggi il primo ministro della Difesa spagnola donna.

  Tra i ministri della storia spagnola, e' anche il primo a essere in stato interessante. I giornali davano per scontata negli ultimi giorni questa nuova fuga in avanti di Zapatero: mettere una donna a capo della Difesa. Ma si era parlato della piu' 'classica' Elena Salgado, confermata invece alla Pubblica amministrazione. Il premier ha scelto una piccola provocazione supplementare nominando Carme.

   Deputata dal 2000, a 29 anni, vicepresidente del Congresso dei deputati nel 2004, ministro per la Casa nel 2007, Chacon, vicina a Zapatero, continua cosi la sua irresistibile ascesa politica. Nominandola a uno dei ministeri 'pesanti' del nuovo governo, in un ruolo per di piu' 'storico', Zapatero ha anche voluto ricompensare i socialisti catalani, di cui Carme e' stata capolista alle politiche del 9 marzo, per il loro successo elettorale che ha puntellato la vittoria nazionale del Psoe.

   Giovane, bella, abile comunicatrice, Chacon ha sposato in dicembre quando era gia' incinta di due mesi il fidanzato Miguel Barroso, giornalista, scrittore, e ex segretario di stato alla comunicazione. Da allora il suo pancione crescente ha attirato l'attenzione dei media. ''Il governo aspetta un bambino'', ha scritto un giornale.

   Lei, senza complessi, si e' raccontata durante la campagna elettorale a Elle. Zapatero, ha raccontato, ha accolto l'annuncio del lieto evento ''con un sorriso beato''. Da allora, ha precisato la ministra, quando si parlano al telefono, ''per prima cosa mi chiede sempre: 'come sta il nostro bambino' ''. Sembra infatti che sara' un maschietto. Chacon ha raccontato anche della fatica di essere su tutti i fronti della politica con il pancione. ''Ma non dimentico mai che per una cassiera di supermercato e' molto piu' faticoso''.

   Oggi Zapatero si e' detto ''fiero'' di essere il presidente di un governo con la prima donna ministro della difesa nella storia della Spagna. ''E' un lavoro - ha detto di Carme – che puo fare come un uomo e, permettetemi di dirlo, anche meglio''. Lei, modesta, ha relativizzato. ''E' un ritorno alla normalita': le donne sono la meta' della popolazione e l'anomalia - ha detto oggi - e' piuttosto la loro esclusione da alcuni posti di responsabilita'''.

   In Europa non sono molte le colleghe di Carme: attualmente a capo della Difesa ci sono Vlasta Parkanova, nella Repubblica Ceca, e Anne-Grethe Strom-Erichsen, in Norvegia. Il precedente piu' noto resta quello della francese Michele Alliot-Marie, dal 2002 al 2007. (ANSA).

 

GIUSTIZIA: PROCURATORE BOLZANO UTILIZZA MERCEDES CONFISCATA

 

   (ANSA) - BOLZANO, 12 APR - ''La mia auto di servizio da alcuni mesi è una Mercedes 280. E' un'auto confiscata per reati legati all'immigrazione clandestina. E, per servizio, usiamo anche una golf di identica provenienza'': lo racconta Cuno Tarfusser, 53 anni, Procuratore della Repubblica di Bolzano.

   Proprio dalla Procura di Bolzano, infatti, è iniziata la prassi, prevista dalla legge, di assegnare anche alle Procure le auto confiscate a chi agevola l'immigrazione clandestina e a chi contrabbanda sigarette. Così, mentre molti altri suoi colleghi nel resto d'Italia girano con Fiat Punto, il Procuratore di Bolzano ha a disposizione una grossa berlina. La Procura di Bolzano, del resto, non è nuova ad iniziative innovative per migliorare la qualità dei propri servizi e soprattutto per risparmiare sui magri bilanci della Giustizia. La Procura si è dotata di una certificazione di qualità europea, di una carta dei servizi e del bilancio sociale che ha consentito risparmi di circa il 50%. Il tutto con un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo della Provincia autonoma di Bolzano. E' una strada che ora vogliono percorrere numerose altre Procure e uffici giudiziari, sollecitati da una circolare di Via Arenula firmata ieri dal capodipartimento Claudio Castelli.

   Per quanto riguarda l'assegnazione ai magistrati delle auto confiscate, la possibilità deriva proprio dall'applicazione delle norme contro immigrazione clandestina e traffico di 'bionde'. Per i reati di mafia e narcotraffico è prevista esplicitamente la possibilità di un'assegnazione dei beni confiscati - tra cui, appunto, le autovetture - alle forze di polizia. La normativa sull' immigrazione e il traffico di tabacchi consente, invece, l'assegnazione dei beni confiscati anche a favore di procure, tribunali e corti d'appello. (ANSA).


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