FORZE ARMATE: IL BOOM DELLE "GRECHE". SI DIMEZZA LA TRUPPA, MOLTIPLICATI I GENERALI. LAMENTANO LO STIPENDIO BASSO E IL NEODEPUTATO SPECIALE CHIEDE UNA LEGGINA TUTTA PER LORO (LA STAMPA)
LA STAMPA – Pag. 11 – 21/11/2008
Si dimezza la truppa, moltiplicati i generali. Promozioni sul campo della politica
FORZE ARMATE IL BOOM DELLE "GRECHE"
LA RABBIA DEI MAGNIFICI 70-Lamentano lo stipendio basso. E il neodeputato Speciale chiede una leggina tutta per loro
di Francesco Grignetti
ROMA ma quante divisioni ha l'Italia? Se Stalin si poneva questo genere di domande a proposito del Vaticano, sottovalutando tragicamente la forza della Chiesa cattolica, c'è da interrogarsi anche per i fatti di casa nostra considerando l'iniziativa del neodeputato Roberto Speciale. L'ex comandante generale della Guardia di Finanza vuole varare una leggina a favore dei generali di corpo d'armata. Secondo Speciale, infatti, gli stipendi di generali e ammiragli non sarebbero all'altezza delle responsabilità. Soprattutto gli preme marcare una congrua distanza tra chi è arrivato all'apice della carriera con chi sta un gradino sotto, cioè tra generali di corpo d'armata e generali di divisione.
Nel mondo militare, come si sa, un solo scatto di carriera può essere un abisso. Evidentemente Speciale s'è reso portavoce del disagio di una piccola agguerritissima lobby. E qui si torna alla domanda di partenza: ma quanti sono i generali di corpo d'armata? Molti più delle armate, questo è sicuro. Sono 50 tra Esercito, Aeronautica e Marina. Ce ne sono poi 10 nell'Arma dei Carabinieri. E 9 alla Guardia di Finanza. Guadagnano 5700 euro netti al mese. E secondo Speciale sarebbe palmare la «inadeguatezza delle retribuzioni».
I magnifici Settanta che vantano le tre stelle da generale di corpo d'armata hanno tutti superato brillantemente la Scuola di guerra. E si vede. Le loro battaglie, infatti, quelle più insidiose che infuriano a Roma, nei palazzi del potere, le hanno vinte tutte. A un certo punto le forze armate passano dalla leva obbligatoria (ovvero 400 mila soldati in armi) al modello professionale (da 190 mila uomini)? Niente paura. I posti da generale di corpo d'armata restano quelli di prima. Comanderanno la metà dei soldati di prima, ma che importa. Semmai si duplicano i comandi. Nell'esercito, per dire, c'è un capo di stato maggiore con un sottocapo. Ma c'è anche un Comfoter (comando forze operative terrestri) «alle cui dipendenze agiscono tutte le Unità ed i Supporti con compiti operativi». Un altro comando per generali a tre stelle. Stesso meccanismo per Marina e Aeronautica. Così come c'è un Capo di stato maggiore della Difesa che sovrintende a tutte le forze armate. Ma c'è anche un Coi, comando operativo interforze, dove siede in permanenza un altro generale a tre stelle che si occupa solo delle missione all'estero. E servono generali di corpo d'armata per dirigere il Centro studi - Casd. Oppure i comandi territoriali che potrebbero (potrebbero...) tornare utili in caso di guerra e mobilitazione generale.
Ancora più lesti sono stati i generali della Finanza e dei Carabinieri. Fino al 2000, quando l'Arma è divenuta autonoma, la quarta Forza Armata s'è sganciata dall'Esercito, erano organizzati per legioni, brigate e divisioni. Ora ci sono le regioni e i comandi interregionali. Nella realtà non è cambiato molto: i compiti, gli uffici, gli uomini sono sempre quelli. Ma se prima al comando di una legione c'era un colonnello, ora c'è un generale. E così, d'un colpo, si sono moltiplicate le «greche».
Nel dicembre 2000 al comando generale dei carabinieri, in viale Romania, fu anche organizzata una cerimonia per la consegna dei gradi ai loro primi quattro generali di corpo d'armata, gli unici che in 186 anni di storia dell'Arma fossero mai arrivati così in alto. Ministro della Difesa era Sergio Mattarella. «Era logico - disse - che anche i generali dei carabinieri potessero arrivare al massimo grado».
Da quel momento, incassate le promozioni, non sarebbe passato troppo tempo perché un ufficiale dalla divisa nera venisse scelto per comandante generale. Oggi infatti l'Arma ha alla guida uno dei suoi ufficiali, Gianfrancesco Siazzu. Ma se prima non c'erano generali di corpo d'armata, ora ce ne sono dieci in organico.
Stessa storia nella Finanza. Era il 2000 quando il comando generale, rincorrendo i cugini, elaborò un'autoriforma. Tra le righe spuntò fuori un consistente incremento di generali: appunto 9 ufficiali di Corpo d'armata, 19 generali di divisione, 62 generali di brigata. «Un po' troppi», denunciarono alcuni sottufficiali, delegati del Cocer. Tanto più che le promozioni si portavano dietro i relativi aumenti di stipendio. Ma alla fine andò così.