MARESCIALLO COLPEVOLE DI IDEE, COMELLINI IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE. LA SOLIDARIETÀ DI FICIESSE
MARESCIALLO COLPEVOLE DI IDEE, COMELLINI HA INIZIATO LO SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE. LA SOLIDARIETÀ DI FICIESSE
Impennata del caso del maresciallo dell’Aeronautica Militare, Luca Marco Comellini, salito alla ribalta della cronaca nazionale nei mesi scorsi dopo la pubblicazione di due lettere da parte di Lucia Annunziata nella sua rubrica su La Stampa.
L’ispettore ha iniziato stamane, 7 gennaio 2009, lo sciopero della fame e della sete per protestare contro <<l’illegittimità e l’arbitrarietà del procedimento di dispensa dal servizio – queste le parole dell’avvocato Carta, legale di Comellini - cui è attualmente sottoposto nell’assoluta indifferenza delle Istituzioni democratiche e del Governo>>.
In particolare, si contesta al militare di aver divulgato per iscritto il proprio pensiero, di avere assunto un incarico nell’ambito di un partito politico e di aver presentato una petizione ai Presidenti del Parlamento.
<<Oggi – si legge in un comunicato diffuso alla stampa - mentre le Istituzioni sono impegnate a festeggiare il Tricolore simbolo della Costituzione e dell'unità d'Italia ancora si registrano inaccettabili limitazioni dei diritti nei confronti dei militari>>. <<Per difendere i diritti inviolabili che la Costituzione riconosce a tutti i cittadini, senza distinzione di stato giuridico o classe sociale - prosegue Comellini - e denunciare le illegittimità e le arbitrarietà che avvengono continuamente nei confronti dei militari, talvolta nell’assoluta indifferenza delle Istituzioni democratiche e del Governo, ho deciso di interrompere l’assunzione di cibi solidi e liquidi fino a quando il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e comandante supremo delle Forze Armate, non interverrà affinché gli alti principi di giustizia e democrazia, fondamenti essenziali della nostra Repubblica, siano riconosciuti anche e soprattutto nei confronti di chi serve la Patria in divisa>>.
Segue una critica al segretario politico della Democrazia Cristiana, il partito nel quale Comellini milita ricoprendo l’incarico di responsabile del dipartimento per i rapporti con le Forze armate. Finora vi è stata nella vicenda <<totale assenza dei vertici del partito>>, lamenta l’ispettore, e in primis del Segretario politico Pizza, probabilmente <<frutto di una errata percezione della grave situazione in cui versano i militari sul tema della fruibilità dei diritti costituzionali>>.
L’associazione Ficiesse manifesta la più affettuosa solidarietà a Luca Comellini e si augura che la vicenda si risolva in fretta e felicemente nel senso del concreto riconoscimento dei diritti costituzionali fondamentali ai cittadini con le stellette.