APCOM SU CASO COMELLINI: AERONAUTICA, MARESCIALLO SOTTO PROCESSO ANCORA IN SCIOPERO DELLA FAME, LASCERÀ IL PARTITO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DI GIUSEPPE PIZZA

sabato 10 gennaio 2009

9 gen. (Apcom) - E' giunto al terzo giorno di sciopero della fame e della sete il maresciallo dell'Aeronautica, Luca Marco Comellini. Il suo è un gesto di protesta contro il procedimento disciplinare a cui è sottoposto, che gli potrebbe costare l'espulsione dal corpo militare. Il caso è stato avviato dopo alcune lettere a quotidiani come 'Il Tempo' e 'La Stampa', degli articoli su internet, il manifesto desiderio di istituire un sindacato all'interno delle forze armate e l'attività di sostegno alla Democrazia cristiana di Giuseppe Pizza. "Comellini è fermamente intenzionato a proseguire la sua protesta - dichiara Giorgio Carta, che lo assiste legalmente - nonostante le sue deteriorate condizioni fisiche, fino a quando il Presidente della Repubblica e il Governo non interverranno per fermare la negazione dei diritti costituzionali quotidianamente perpetrata nei confronti dei militari e degli appartenenti alle Forze di Polizia". Il Maresciallo lascerà l'incarico di responsabile del Dipartimento per i rapporti con le Forze armate e la tessera del partito della Democrazia Cristiana: "Il mio assistito - aggiunge Carta - mi ha dato mandato a formalizzare le proprie dimissioni". Il "procedimento disciplinare di Stato" a carico del sottufficiale è iniziato il 28 agosto del 2007. Negli ultimi tempi Comellini, che è sposato ed ha un figlio, è a casa per malattia, "per ansia e depressione". Davanti alla commissione disciplina il maresciallo sarà chiamato non appena tornerà a lavoro. Alla fine sul suo caso dovrà comunque decidere il direttore generale del personale del ministero della difesa. "Quel che materialmente viene contestato - continua il penalista - è "l'aver divulgato per iscritto il proprio pensiero, di avere assunto un incarico nell'ambito di un partito politico e di aver presentato una petizione ai Presidenti del Parlamento. Questi addebiti disciplinari mettono in discussione i basilari principi democratici sui quali si fonda la nostra società". Stg-mvr 09-GEN-09


Tua email:   Invia a: