COMELLINI, 10° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME. COMUNICATO TRAMITE L’AVV. CARTA: “PRETESA INACCETTABILE CHE LE MANIFESTAZIONI DI PENSIERO DEL CITTADINO MILITARE DEBBANO PASSARE AL VAGLIO PREVENTIVO DELLE GERARCHIE MILITARI”

sabato 17 gennaio 2009

Il maresciallo Comellini è giunto al 10° giorno di sciopero della fame e viene quotidianamente visitato da medici che ne controllano lo stato di salute.

Il sottufficiale dell'Aeromnautica ha diffuso oggi, 16 gennaio 2009, il comunicato che riportiamo di seguito nel quale ringrazia le associazioni, tra cui Ficiesse, che si stanno impegnando per sostenere la sua battaglia.

 

COMUNICATO STAMPA


AERONAUTICA: MARESCIALLO COMELLINI DECIMO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME – ROMA 16 GEN – Sono numerose le manifestazioni di solidarietà espressa al maresciallo Comellini mentre perdura lo sconcertante silenzio delle Istituzioni. "Il maresciallo dell'Aeronautica, Luca Marco Comellini, sposato e con un figlio di 5 anni, sotto inchiesta disciplinare da parte delle gerarchie militari per avere esercitato alcuni diritti sanciti dalla Costituzione, è giunto al decimo giorno di sciopero della fame” - ha dichiarato l’Avvocato Giorgio Carta che lo assiste legalmente – "Ringrazio a nome del mio assistito il sito web www.grnet.it, le Associazioni per i "Militari Democratici", "Solidarietà Diritto e Progresso" e "Finanzieri, Cittadini e Solidarietà", i sindacati COISP, SUPU e SINACC, le riviste “Carabinieri d’Italia Magazine” e “Il giornale dei Carabinieri” per le loro manifestazioni di solidarietà e per l'appello che hanno rivolto alle massime cariche dello Stato e alle Istituzioni politiche. Nell'atto di accusa rivolto contro il maresciallo Comellini - prosegue il legale – gli si contesta, fra l’altro, di avere «presentato anche una petizione ai Presidenti del Senato e della Camera (ex articolo 50 della Costituzione) che propone modifiche alla legge 11 luglio 1978, n. 382 recante "Norme di principio sulla disciplina militare". L'invio di petizioni su argomenti di servizio costituisce violazione delle Norme sull'obbligo di seguire la via gerarchica (articoli 12 e 39 del Regolamento di Disciplina Militare), come evidenziato nella Direttiva SMA-ORD 020-Relazioni con i Superiori». Queste affermazioni - conclude l'Avvocato Carta - esprimono l’inaccettabile pretesa delle gerarchie militari di voler previamente vagliare e filtrare le idee e le proposte espresse dai cittadini con la divisa."

Avv. Giorgio Carta

 

 


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