UN COCER “POLITICO” INCONTRA TREMONTI, APERTURE INCORAGGIANTI E UNO STILE OPPOSTO RISPETTO A QUELLO DI PADOA SCHIOPPA- di Giuseppe Fortuna
Il Cocer della Guardia di finanza ha incontrato ieri al Comando generale il ministro dell'economia Giulio TREMONTI, che specialmente in questi tempi di crisi economica mondiale è considerato l’uomo forte del governo Berlusconi.
E forse questo è stato il motivo per il quale i delegati hanno consegnato un documento prudente, a prima vista anche troppo, specialmente se si considera la potente investitura, cercata e ricevuta solo un anno fa dallo stesso Cocer nell’assise de L’Aquila e di Roma dai delegati di tutti gli organismi di base e intermedi del Corpo.
Stavolta, il Cocer ha deciso di adottare un profilo basso e, rischiando, ha consegnato il documento unitario elaborato a L’Aquila evitando di citare le parole “sindacato” o “associazionismo” come espressamente tutti i delegati si erano impegnati a fare. Una scelta difficile, ma che sembra sia stato ripagata da un Tremonti davvero cortese e disponibile al dialogo, se si pensa che il confronto è durato quasi un’ora e mezza (dalle 12.30 alle 14), a fronte dei cinque minuti dedicati agli stessi coceristi da Padoa Schioppa il 25 ottobre di due anni fa.
Sembra, inoltre, ed è questo che più conta, che Tremonti, alla presenza di un Comandante Generale partecipe e trasparente, abbia parlato con grande franchezza del futuro del Corpo, dalla separazione dei finanzieri dal comparto difesa, alle prospettive di nuovi impieghi nel contrasto all’evasione, dalle attività di prevenzione e di “compliance” in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, a un riconoscimento non occasionale dei premi antievasione, dalla possibile nomina di un comandante generale proveniente dal Corpo, al rilancio dell’istituzione sotto il profilo organizzativo e delle modalità di gestione.
Confidiamo di poter dare, nei prossimi giorni, più puntuali e dettagliate informazioni sui contenuti dell'importante incontro.
GIUSEPPE FORTUNA