SICUREZZA: BERLUSCONI, 30 MILA MILITARI NELLE CITTA'. LA RUSSA,NON SOLO SOLDATI. PD,BASTA DEMAGOGIA;NO DA SINDACATI PS

domenica 25 gennaio 2009

SICUREZZA: BERLUSCONI, 30 MILA MILITARI NELLE CITTA' /ANSA
LA RUSSA,NON SOLO SOLDATI. PD,BASTA DEMAGOGIA;NO DA SINDACATI PS
(di Vincenzo Sinapi)

(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Trentamila militari - ma anche finanzieri, agenti penitenziari e, forse, vigili urbani – a sostegno delle forze di polizia per contrastare la criminalita' in citta'.E' la proposta del Governo, condivisa ieri in Consiglio dei ministri, annunciata oggi dal premier Berlusconi e subito contestata dall'opposizione e dai sindacati di polizia. Solo il Cocer dell'Esercito si dice d'accordo.
''C'e' una proposta del ministro Maroni condivisa dal ministro La Russa - ha detto Berlusconi dalla Sardegna – per aumentare di 10 volte il numero dei militari che, invece di essere un esercito che fa la guardia nei confronti del deserto dei Tartari, sara' utilizzato per combattere l'esercito del male cioe' la criminalita' diffusa''. ''Una trovata – ricorda Berlusconi - che e' del presidente del Consiglio e adesso si sviluppera' con ottimi risultati''. Secondo il premier, ''i cittadini hanno molto apprezzato l'utilizzo di 3 mila militari in aiuto delle forze dell'ordine'' ed e' stato anche grazie all'operazione 'Strade sicure' (che scade a febbraio e di cui il Governo ha deciso ieri la proroga fino a luglio) che ''sono calati tutti i reati piu' importanti, i reati di strada''.
Il ministro della Difesa da tempo parla di allargare i pattugliamenti misti militari-forze dell'ordine a tutte le citta' capoluogo di provincia e dunque ''plauso e pieno sostegno al presidente Berlusconi - dice La Russa - per aver lanciato e illustrato la proposta di voler aumentare progressivamente fino a dieci volte il numero delle pattuglie miste nei quartieri a rischio di un maggior numero possibile di citta'''.
Il progetto, spiega La Russa, ''prevede anche il coinvolgimento di altri corpi dello Stato tra cui la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria ed eventualmente, con un apposito provvedimento normativo e adeguamento addestrativo, le polizie municipali e locali''. Tutta la questione verra' ora esaminata da un'apposita commissione istituita dalla Difesa e, prima che questa avvii i suoi lavori, ''sara' mia cura - dice il ministro - illustrare il progetto al Presidente Napolitano''.
Bene l'incremento del numero dei soldati, dice dal canto suo il ministro Maroni, che pero' aggiunge: ''non e' solo questo il controllo del territorio, bisogna mettere assieme le energie. Lo Stato, il Governo devono operare con le forze di polizia e i militari, ma anche anche i sindaci e le amministrazioni locali devono intervenire per rimuovere quelle condizioni di degrado ambientale che poi favoriscono la commistione di questi reati''.
Contro l'ipotesi dei 30mila militari nelle citta' si e' pero' schierata tutta l'opposizione. Secondo il segretario del Pd, Valter Veltroni, ''la soluzione non e' riempire il paese di una presenza di soldati impropria per le loro funzioni, ma e' potenziare le forze di polizia reclutando nuovi poliziotti e carabinieri per fare il loro lavoro che e' quello di presidiare il territorio. E' finito il tempo della demagogia, bisogna affrontare i problemi con grande serieta', dire cose sventatamente aumenta i problemi del paese''.
''Sulla sicurezza - aggiunge il vicesegretario Franceschini - ci sono stati tagli per 3 miliardi e mezzo''; ''schierare i soldati nelle strade e' stata un'operazione di immagine che non ha inciso sulla vera sicurezza delle nostre strade''.
Su questo versante, dice il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, ''c'e' bisogno da parte della destra che e' al governo di maggiore risolutezza e maggiore decisione'', mentre l'Idv, con Silvana Mura, afferma che ''e' grave perseverare nella politica degli annunci, principale motivo del fallimento registrato dal governo in materia di sicurezza''.
Contrari anche i sindacati di polizia. ''Non basta mettere militari in strada, e' prioritario invece rafforzare i mezzi, le strutture, gli organici delle forze dell'ordine'', dice il Sap, mentre il Silp-Cgil parla di una decisione che ''rischia di essere molto pericolosa per il Paese''. Secondo l'Associazione nazionale funzionari di polizia ''i 30mila soldati di Berlusconi costerebbero 620 milioni di euro l'anno che consentirebbero l'assunzione di 20.000 giovani agenti''. Secondo il Cocer dell'Esercito, invece, l'ipotesi del Governo deve essere condivisa, perche' ''si tratta di consentire, per quella che al momento puo' essere considerata una vera emergenza nazionale, il maggiore impiego di una risorsa dello stato addestrata, pronta e disponibile quale l'Esercito''.(ANSA).
 


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