ARRESTATO MAGISTRATO: CERCO' DI BLOCCARE INDAGINE FINANZIERE - ARCHIVIO GENCHI: COPASIR, ANCHE 52 UTENZE CSM E 14 QUIRINALE

domenica 15 febbraio 2009

ARRESTATO MAGISTRATO: CERCO' DI BLOCCARE INDAGINE FINANZIERE

(ANSA) - TORINO, 13 FEB - Il magistrato Giuseppe Marabotto, l'ex procuratore capo di Pinerolo (Torino) arrestato oggi per corruzione, pensava, grazie ai suoi contatti, di bloccare il lavoro di un maresciallo della guardia di finanza (un ''deficiente'') che stava indagando su di lui. Lo si ricava dalle intercettazioni telefoniche contenute nell'ordine di custodia cautelare.
''Guardi - dice a un altro indagato, Riccardo Saliceto – che ho gia' preparato una lettera al comando generale della Guardia di Finanza dicendo che e' vergognoso che vadano a fare indagini che chiamino in causa il modo di agire della procura, e che (l'indagine - ndr) venga affidata a persone incompetenti, per cui lo stesso procuratore deve spiegare a un deficiente di maresciallo come stanno le cose''. ''E adesso – continua Marabotto - siccome scrivo al comando generale, comando regionale, comando provinciale, a questo maresciallo gli fanno un culo ...''.
In un'altra occasione, sempre conversando con Saliceto a proposito che un altro indagato vuole presentarsi da un giudice, dice, scherzando, che piuttosto ''io mi affiderei nelle mani della giustizia del Guatemala''. (ANSA).

ARCHIVIO GENCHI: COPASIR, ANCHE 52 UTENZE CSM E 14 QUIRINALE

 

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Nel corso delle attivita' svolte da Giocchino Genchi, consulente in varie inchieste giudiziarie - tra cui Why Not e Poseidone, del ex pm Luigi De Magistris - risultano ''essere state richieste le intestazioni anagrafiche di 52 utenze telefoniche fisse e mobili riconducibili al Consiglio superiore della magistratura e di 14 utenze fisse del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica''. E' quanto e' scritto nella relazione del Copasir sul cosiddetto ''archivio Genchi'' (il megacontenitore di tabulati telefonici), inviata oggi ai presidenti dei due rami del Parlamento.
Tra le utenze individuate, inoltre - si legge nella relazione - ''quelle riferite al Procuratore nazionale antimafia e ad altri magistrati della Direzione Nazionale Antimafia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a tredici parlamentari, tra cui il Presidente del Consiglio (Romano Prodi, ndr), il ministro e il viceministro dell'interno ed il ministro della giustizia appartenenti a diverse compagini governative, a cinque partiti o gruppi politici, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica (segreteria del Presidente), alla Presidenza del Consiglio, ai principali ministeri, ai vertici della Guardia di finanza, al capo degli ispettori del Ministero della giustizia e all'ambasciata degli Stati Uniti in Italia''. (ANSA).
 


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