BOZZA CONTRATTO: I FINANZIERI RESTANO ANCORA ESCLUSI DALL'AMMINISTRAZIONE DEL FAF. PREVISTO SOLO PER I POLIZIOTTI UNA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DEL LORO FONDO ASSISTENZA (di Simone Sansoni)
NUOVO CONTRATTO: I FINANZIERI RESTANO ANCORA ESCLUSI DALLA GESTIONE DEL FAF (di Simone Sansoni)
La bozza del contratto normativo prevede solo per i poliziotti una partecipazione alla gestione del loro Fondo Assistenza
La partecipazione del personale della Guardia di Finanza alla gestione del Fondo Assistenza Finanzieri è una necessità rivendicata più volte dall’attuale COCER nei confronti del Comando Generale; infatti nessuna forma di partecipazione diretta o indiretta dei rappresentanti del personale è ora prevista nell’organo di amministrazione del Fondo (analogamente a quanto avviene per il Fondo di previdenza).
La problematica è stata oggetto di ben tre delibere del COCER dal 2007 ad oggi ma, nonostante i ripetuti confronti con il Comandante Generale e lo Stato Maggiore, la situazione è rimasta immutata e la rappresentanza del personale rimane ancora esclusa da qualsiasi forma di partecipazione nella gestione del FAF.
La questione però non riguarda solamente i militari della Guardia di Finanza ma anche il personale della Polizia di Stato e le loro rappresentanze sindacali, a differenza ad esempio della Polizia Penitenziaria o dei Vigili del Fuoco che partecipano nella gestione dei rispettivi fondi d’assistenza; proprio per questo, infatti, all’inizio delle trattative per il rinnovo del contratto normativo prossimo alla firma, i sindacati di Polizia hanno presentato anche la richiesta di forme di partecipazione nel Fondo di Assistenza della Polizia di Stato da disciplinarsi nell’ambito dell’Accordo Nazionale Quadro (contrattazione non prevista invece per i militari).
I sindacati avevano anche chiesto d’inserire in questo contratto l’immediata costituzione di un commissione con la presenza delle rappresentanze sindacali per fornire indirizzo e vigilanza nella gestione del loro Fondo di Assistenza.
Dalla bozza d’accordo si apprende che i sindacati della Polizia di Stato sono in parte riusciti nella loro iniziativa; infatti l’art. 22 (Forme di partecipazione) del contratto - Titolo I -, salvo modifiche dell’ultima ora, prevederà così:“Per la Polizia di Stato, ferma restando l’invarianza della spesa, in sede di Accordo Nazionale Quadro di cui all’articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2002, n. 164, saranno definite le modalità per la costituzione di una Commissione consultiva, competente a formulare proposte e pareri non vincolanti in merito agli indirizzi generali del Fondo di assistenza, alla quale partecipano cinque rappresentanti designati in maniera proporzionale dalle organizzazioni sindacali firmatarie dell’ipotesi di accordo recepita con il presente decreto.”
Non si tratta di una partecipazione diretta alla gestione, che peraltro sarebbe vietata dalla legge, ma i rappresentanti dei poliziotti hanno almeno una forma partecipativa indiretta; purtroppo la stessa ipotesi non è stata prevista nella parte dedicata alle Forze di Polizia militari (Titolo II), ossia Carabinieri e Guardia di Finanza: per i primi il problema non si pone visto che già oggi lo statuto del loro ente assistenziale prevede la partecipazione nel consiglio d’amministrazione di rappresentanti del COCER, mentre per i Finanzieri permarrà ancora tale anomalia.
La questione riveste in questo momento ulteriore importanza dal momento che, dopo l’intensa attività persuasiva sul Ministro Tremonti svolta da rappresentanze e vertici del Corpo, al FAF sono stati assegnati 20 milioni di euro dei cd premi antievasione; purtroppo tali somme tutte derivanti dal servizio svolto dai Finanzieri, assieme a quelle ordinariamente assegnate, non saranno amministrati dai diretti interessati né da coloro che li rappresentano.
Simone Sansoni
Presidente Direttivo Sezione Ficiesse Torino
simone.sansoni@hotmail.it