ALLE FORZE DELL'ORDINE I SOLDI TOLTI ALLA MAFIA. GLIELI AVEVANO PROMESSI, NON GLIELI HANNO DATI. E SI POTREBBERO ACCORPARE LA POLIZIA E I CARABINIERI (Famiglia Cristiana)
Famiglia Cristiana n. 12 del 22 marzo 2009
SICUREZZA
LE PROPOSTE DEI SINDACATI DI POLIZIA PER LA MANCANZA DI FONDI
ALLE FORZE DELL'ORDINE
I SOLDI TOLTI ALLA MAFIA
Glieli avevano promessi, non glieli hanno dati. E si potrebbero accorpare la Polizia e i Carabinieri.
Dove sono finiti i fondi promessi, provenienti dai beni sequestrati alla mafia? Se lo chiedono pressoché tutti i sindacati di polizia. Sarebbe, dicono, un bel modo di trovare le risorse in quest’epoca di crisi reinvestire nelle Forze dell’ordine i soldi sequestrati alla mafia. Oppure, un’altra via potrebbe essere quella indicata nei giorni scorsi dal neosegretario del Pd Franceschini: unificare la data del voto delle prossime elezioni e referendum. Si risparmierebbero 460 milioni di euro che potrebbero essere dati alle forze di polizia.
L’altra strada maestra per uscire dalla crisi è «la riorganizzazione delle forze di polizia», scrive il segretario nazionale del Siulp Felice Romano. «Un piano di razionalizzazione fattibile a costo zero e previsto dalle attuali leggi vigenti, che chiediamo da tempo». Come? È quasi un coro unanime: con l’accorpamento e il coordinamento di Polizia e Carabinieri, che una norma del 1981 rimasta inapplicata già prevedeva.
Non solo. Razionalizzazione significa anche «recuperare al servizio operativo sul territorio», come sostiene il Cocer della Guardia di finanza, «buona parte di quel personale impiegato alle dipendenze di ex cariche istituzionali, nonché in servizio presso le sedi dei vari dicasteri, enti istituzionali e locali, dove il più delle volte svolgono funzioni di autisti, di portierato e segretariato». Un punto su cui insiste anche la Cisl, che parla di «uno spreco di diverse migliaia di carabinieri, poliziotti e finanzieri».
Altre incombenze inutili
Inoltre, diverse funzioni svolte oggi in Italia dalle Forze dell’ordine potrebbero essere delegate ad altri. Qualche esempio? Il rilascio e il rinnovo dei passaporti, oppure la gestione dell’ufficio immigrazione. Insomma, dicono i sindacati di polizia, facile riempirsi la bocca dicendo che l’Italia ha anche troppi agenti (quasi 330 mila, considerando tutte le armi) e che stanno imboscati in ufficio. Il problema è che vengono impiegati a far di tutto, persino al controllo delle agenzie matrimoniali, per una vetusta legge fascista mai abrogata.
Invece, il pacchetto sicurezza introduce altre incombenze inutili: istituisce «il registro dei clochard: un prezioso elenco di cui tutti sentivamo la mancanza», sottolinea con ironia Felice Romano. Quanto alle ronde, intaseranno gli uffici di polizia «di migliaia di segnalazioni perfettamente inutili, obbligando le Forze dell’ordine» a intervenire.
«A noi dirigenti di polizia», conclude Enzo Letizia, segretario nazionale dell’Anfp, «la Finanziaria ha decurtato anche le indennità di reperibilità.nel 2008, sono costate, 15.190 euro. Ne sono stati tagliati 9.362. Sarebbe come se nei giorni di festa si decidesse di lasciare un solo medico reperibile per tutti gli ospedali di una città. Sa quanto costa un volo di Stato Roma-Milano? Circa 20 mila euro. La casta politica non rinuncia ad alcun privilegio, ma chiede sacrifici a tutti».
Alberto Laggia e Luciano Scalettari