AFGHANISTAN:412 POLIZIOTTI FRONTIERA FORMATI DA GDF ITALIANA - FISCO: PARADISI;MONACO VUOLE COOPERARE PER USCIRE LISTA NERA

venerdì 20 marzo 2009

AFGHANISTAN:412 POLIZIOTTI FRONTIERA FORMATI DA GDF ITALIANA
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Dal novembre 2006 ad oggi la task
force 'Grifo', composta da 15 unita' della Guardia di finanza,
ha addestrato 412 tra ufficiali, sottufficiali e agenti
appartenenti alla Afghan Border Police (la polizia di frontiera
afgana), nonche' i primi cinque funzionari doganali.
E presso la Base italiana di Herat, la task force ha
consegnato i diplomi ai funzionari doganali in servizio presso
il Regional Customs Office di Herat che hanno superato il primo
corso di formazione tenuto dal personale della Guardia di
Finanza. Alla cerimonia ha presenziato il capo del Comando
regionale Ovest, generale Paolo Serra. ''Il vostro operato teso
al controllo del personale e delle merci in transito negli
aeroporti - ha detto il generale rivolto ai funzionari afgani -
contribuira' allo sviluppo della sicurezza interna
dell'Afghanistan''.
La Grifo ha il compito di addestrare la Polizia di frontiera
afgana nell'esercizio delle leggi doganali, nella capacita' di
contrastare il fenomeno del contrabbando, dell'immigrazione
clandestina, del traffico di droga e di armi, nonche' di
contribuire in maniera determinante alla difesa dei confini.
Altro esempio di aiuto dai militari italiani alle forze di
sicurezza afgane e' un corso di topografia, organizzato e tenuto
dai militari del Team di ricostruzione provinciale (Prt) a
favore di 25 agenti di polizia locali. Al termine del corso i
militari italiani hanno donato apparati Gps, carte topografiche
della zona e batterie ricaricabili agli agenti della Polizia
provinciale di Herat. (ANSA).


FISCO: PARADISI;MONACO VUOLE COOPERARE PER USCIRE LISTA NERA
(ANSA) - PARIGI, 17 MAR - Il principato di Monaco ha deciso
di conformarsi alle regole dell'Ocse in materia fiscale in modo
da non figurare sulla lista nera dei paesi che non cooperano
alla lotta contro l'evasione fiscale.
''Abbiamo constatato i passi avanti compiuti da Svizzera,
Austria e Lussemburgo e abbiamo deciso di unirci a questo
movimento'' ha dichiarato il consigliere alle relazioni esterne
e agli affari economici del principato, Franck Biancheri.
Monaco si augura di non figurare piu' sulla lista dei
''paradisi fiscali non cooperativi'' stilata dall'Ocse anni fa,
ha detto Biancheri all'AFP. Assieme a Monaco sono rimasti sulla
lista solo Andorra e Liechtenstein che hanno gia' indicato nei
giorni scorsi la loro intenzione di abolire o almeno allentare
il segreto bancario ''Si spera, come gli altri di non essere
piu' su questa lista il 2 aprile'' ha detto riferendosi
all'appuntamento del G20 a Londra in cui i partecipanti, decisi
a rafforzare la lotta contro l'evasione fiscale, potrebbero
annunciare sanzioni per i paesi non cooperativi. Biancheri ha
anche indicato che negoziati sono in corso, in vista del G20,
assieme ad esperti dell'organizzazione internazionale per
''vedere fino a dove puo' arrivare la cooperazione''.
L'Ocse ha intanto trasmesso, in vista del G20, non ''una
nuova lista nera'' ma quella che definisce ''tavola
informativa'' sui paesi non cooperativi basata sul suo rapporto
sulla cooperazione fiscale pubblicata in autunno. Nella 'tavola'
figurano 46 paesi o territori giudicati dall'Ocse non
sufficientemente cooperativi nella lotta contro l'evasione
fiscale in base a una serie di criteri che vanno dal livello di
cooperazione e alla sua applicazione al campo civile o penale.Tra i 29 paesi considerati i meno cooperativi figurano, per
quanto riguarda l'Europa, l'Austria, la Svizzera, Andorra.
Belgio e Liechtenstein sono tra gli otto paesi che soddisfano
almeno un criterio.
L'Ocse si e' impegnata a rivedere nel 2009 la lista nera
ufficiale che comprende attualmente Monaco, Andorra e i
Liechtenstein e di presentarne la bozza al G20 che dovra' poi
decidere cosa farne. (ANSA).


 


Tua email:   Invia a: