SICUREZZA:RONDE-IMMIGRATI,GOVERNO SCIVOLA;LITE LEGA-PDL - SINDACATI POLIZIA,SODDISFAZIONE PER STRALCIO RONDE - RONDE; COCER ARMA, REGOLAMENTAZIONE E' NECESSARIA -

lunedì 13 aprile 2009

SICUREZZA:RONDE-IMMIGRATI,GOVERNO SCIVOLA;LITE LEGA-PDL/ANSA
OK A DL GRAZIE A VOTI OPPOSIZIONE; PD-UDC ESULTANO,IDV SI SPACCA
(di Anna Laura Bussa)
(ANSA) - ROMA, 8 APR - Nato come il 'fiore all'occhiello'
della Lega perche' 'custode' delle norme per legalizzare le
ronde e per prolungare la permanenza degli stranieri nei Cie
(Centri di identificazione e espulsione dei clandestini), oggi
il decreto sicurezza cambia pelle. E diventa un provvedimento
con solo misure anti-stupri e anti-stalking e uno stanziamento
di 150 milioni alle Forze dell'ordine. Un testo votabilissimo
dall'opposizione (che sinora lo ha osteggiato) che non solo gli
da' il via libera insieme al Pdl, ma lo 'adotta'.
La metamorfosi a sorpresa del 'decreto ronde' avviene alla
Camera e crea una spaccatura consistente nella maggioranza.
Tutto comincia di prima mattina quando il ministro della
Difesa Ignazio La Russa dice in tv che il governo non fara'
marcia indietro sulle ronde. Il film che va in onda nell'Aula di
Montecitorio, pero', e' un altro perche' il ministro dell'
Interno Roberto Maroni (che fino a ieri ha detto 'no' al ritiro
della norma pro-ronde), chiede di convocare la conferenza dei
capigruppo per arrivare ad una soluzione che metta uno stop all'
ostruzionismo di Pd, Idv e Udc. Il decreto, afferma, non puo'
decadere. E l'unica soluzione praticabile, dice, e' rinunciare
alla norma della discordia. Le ronde, osserva il capogruppo
leghista alla Camera Roberto Cota, saranno inserite in un altro
testo: il ddl sicurezza ancora all'esame di Montecitorio.
Ma la Lega non fa in tempo a motivare il 'beau gest' che
sulla sua testa cade un altro macigno: maggioranza e governo
vengono battuti, per colpa di 17 franchi tiratori del Pdl (che
votano con Pd e Udc), su un altro punto cruciale del decreto,
quello che proroga la permanenza degli stranieri nei Cie.
Esattamente come avvenne al Senato il 4 febbraio scorso sempre
sui Cie e sempre con voto segreto.
Per i deputati del Carroccio e' la goccia che fa traboccare
il vaso. In massa escono dall'Aula e c'e' chi se la prende,
strillando, contro Silvio Berlusconi ''che mette la fiducia su
tutti i decreti tranne che su questo''. Poi cominciano a parlare
di ''tradimento'' e, come fara' piu' tardi Cota, di
''irresponsabili'' all'indirizzo dei colleghi del Pdl. Quindi si
riuniscono al gruppo per fare il punto. Poi Maroni convoca una
conferenza stampa al Viminale e non nasconde il malumore. ''Sono
furioso'', esordisce e chiede un ''chiarimento politico'' a
Berlusconi. La richiesta e' accolta: domattina il presidente del
Consiglio vedra' Bossi (che oggi ha sentito al telefono) e lo
stesso Maroni.
Nell'attesa, la tensione nella maggioranza sale. Tanto che
Cota e La Russa sono protagonisti di un battibecco al vetriolo
davanti ai cronisti. Il primo esce dall'Aula per dire che il
decreto, privato delle norme su ronde e Cie, non ha piu' senso e
che pertanto il Carroccio non lo vota. Ma mentre sta accusando
Franceschini e Casini di essere ''irresponsabili'' insieme ai
franchi tiratori del Pdl, La Russa interviene denunciando
comunque il fatto che le assenze nel Carroccio erano davvero
''numerose''. Cota, irritato, ribatte: ''Gli assenti nella Lega
erano solo tre e per gravissimi motivi di salute. Nella Lega non
ci sono scemi anche se il problema sono i traditori e gli
irresponsabili''.
Ma mentre nella maggioranza si consuma la frizione, nel
centrosinistra si esulta. ''E' una bella giornata'', commenta
Roberto Zaccaria (Pd). Il decreto ora, incalza Piero Ruzzante,
segretario generale del gruppo Pd, ''senza ronde e Cie e'
diventato nostro''. ''Oggi - sintetizza il capogruppo Antonello
Soro - e' 2 a 0 per noi''. Anche se, a dire la verita', qualche
crepa c'e' anche nell'opposizione visto che l'Idv sui Cie si
spacca: in 10 si astengono e in 12 dicono 'no'. Mentre in 4
disertano il voto e uno risulta in missione.
Maroni comunque non molla e propone di reinserire la norma
anti-immigrati al Senato. Anche se si tratta di una corsa contro
il tempo: il decreto decade il 26 aprile e la settimana dopo
Pasqua e' vacanza per Camera e Senato. E' vero che ricominciando
a lavorare il 20 aprile e prevedendo sedute notturne, forse i
tempi ci sarebbero. Ma si dovrebbe fare di nuovo la 'navetta'
con la Camera in appena tre giorni e poi si dovrebbe mettere la
fiducia, spiegano nel Pdl. E su questo il 'no' di Berlusconi
ieri e' stato categorico. Eppure, ricordano nella Lega, anche
con il Lodo Alfano si fece presto: la Camera lo voto' in tre
giorni.(ANSA).

 

SICUREZZA:SINDACATI POLIZIA,SODDISFAZIONE PER STRALCIO RONDE
(ANSA) - ROMA, 8 APR - ''Grande soddisfazione per lo stralcio
del tema delle ronde dalla legge di conversione del decreto sul
contrasto alla violenza sessuale, in discussione alla Camera''
e' stata espressa da un 'cartello' di sindacati di polizia.
Siulp, Siap/Anfp, Silp-Cgil, Ugl-Polizia di Stato, Consap Italia
Sicura, Coisp, Uilps, ritengono ''determinante per questo
importante risultato parlamentare il dibattito che si e' aperto
nel Paese in seguito alla mobilitazione dei rappresentanti del
personale delle Forze dell'Ordine e di quelle forze politiche
che si sono opposte ad un provvedimento inefficace e
pericoloso''.
''Auspichiamo - concludono i sindacati - che adesso prevalga il
senso di equilibrio sulle ragioni di partito e il Governo,
nell'interesse della sicurezza dei cittadini, sappia rivedere
radicalmente le sue posizioni, investendo nel lavoro delle Forze
di polizia''. (ANSA).

SICUREZZA: RONDE; UGL,OK STRALCIO,INVESTIRE SU FORZE POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 8 APR - ''Lo stralcio delle ronde dal decreto
antistupri e' una scelta saggia e responsabile'', ora ''ci
aspettiamo maggiori investimenti sulle forze di polizia''. Lo
afferma in una nota il segretario generale dell'Ugl, Renata
Polverini.
La leader sindacale auspica che il tavolo aperto oggi con il
ministro Maroni ''sia l'inizio di un confronto approfondito con
i sindacati di polizia per definire un percorso comune ai fini
di una maggiore sicurezza''. E conclude: ''Le ronde
rappresenterebbero un passo indietro dello Stato che non deve
abdicare alla sua funzione di garante della sicurezza''.(ANSA).

SICUREZZA: RONDE;BONANNI,OK STRALCIO,ASCOLTARE FORZE POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 8 APR - Stralciare dal decreto sicurezza la
parte relativa alle ronde ''e' un gesto di buon senso'' da parte
del governo, ma ora l'esecutivo deve ''avviare subito un
confronto trasparente con i sindacati delle forze di polizia''.
Lo afferma in una nota il segretario generale della Cisl
Raffaele Bonanni.
''Per affrontare il problema della sicurezza servono piu'
risorse e un'assunzione di responsabilita' della classe
dirigente. Lo Stato deve tornare a investire seriamente sulla
sicurezza senza ricorre a succedanei pericolosi come le ronde''.
spiega Bonanni.
''Il ministro Maroni, che e' persona saggia ed equilibrata,
apra subito un tavolo di confronto con i sindacati delle forze
di polizia, per discutere in maniera trasparente su come
coordinare meglio le varie forze di polizia nel territorio, sui
mezzi e sulle questioni contrattuali ancora disattese'',
conclude il sindacalista.(ANSA).

SICUREZZA: SAP, BENE STRALCIO NORMA SU RONDE
(ANSA) - ROMA, 8 APR - ''Lo stralcio dal dl sicurezza delle
norme sulle ronde e' un passo importante che viene incontro alle
nostre richieste. Ribadiamo, infatti, la contrarieta' degli
operatori delle forze dell'ordine ad una norma inutile e
pericolosa per gli stessi cittadini, soprattutto nel nostro
meridione''. E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale
del Sap, il sindacato autonomo di polizia e presidente della
Consulta Sicurezza, costituita da Sap, Sappe (polizia
penitenziaria) e Sapaf (corpo forestale).
''La sicurezza dei cittadini - sostiene Tanzi - deve essere
garantita in primo luogo dalle forze dell'ordine, in linea con
quanto prevede la legge 121/1981 e, soprattutto, nello spirito
di quanto avviene nel resto d'Europa e del mondo, dove i compiti
di polizia non sono svolti ne' da associazioni di cittadini e
ne' da militari''.
''Occorre invece - conclude il segretario del Sap -
riconoscere che da decenni nel nord Italia esistono associazioni
di volontari locali che forniscono un contributo alla sicurezza
cittadina e per questi gruppi occorre certo trovare una forma di
disciplina. Al sud, invece, la situazione e' completamente
diversa e le ronde rischiano di diventare pericolose in primo
luogo per gli stessi cittadini che vi partecipano''. (ANSA).

SICUREZZA: RONDE; COCER ARMA, REGOLAMENTAZIONE E' NECESSARIA
(ANSA) - ROMA, 7 APR - E' ''utile e necessaria l'opera di
regolamentazione intrapresa dal Governo di tutte quelle
associazioni che di fatto, da qualche anno, svolgono funzioni di
'vigilanza del territorio' senza precisi ed univoci riferimenti
giuridici''. Lo afferma il Cocer dei carabinieri, intervenendo
nel dibattito sulle ronde.
Secondo l'organismo di rappresentanza dell'Arma occorre
infatti ''evitare dannose interferenze o pericolose
sovrapposizioni con le forze di polizia a competenza generale,
alle quali e' demandata, in via esclusiva, la responsabilita'
dell'ordine e della sicurezza pubblica sul territorio
nazionale''. (ANSA).

SICUREZZA: RONDE; GASPARRI, CHIARIMENTO DA COCER DELL'ARMA
V. 'SICUREZZA: RONDE; COCER ARMA...' DELLE 14,05
(ANSA) - ROMA, 7 APR - ''Ringraziamo il Cocer dei carabinieri
per aver voluto ancora una volta chiarire il senso dell'azione
del governo in riferimento al lavoro delle associazioni di
volontari sul territorio. Si tratta, come ha giustamente
evidenziato il Cocer dell'Arma, di volontari che gia' svolgono
compiti di vigilanza, davanti alle scuole, nei punti piu'
sensibili, e verso i quali si e' inteso avviare un'azione di
regolamentazione precisa''. Il capogruppo del Pdl al Senato,
Maurizio Gasparri, torna sulla questione delle ronde contenute
nel decreto sulla sicurezza ed esprime apprezzamento per la nota
del Cocer dei carabinieri.
''Nessuna conflittualita', quindi - sottolinea Gasparri - con
le forze dell'ordine alle quali resta l'esclusiva
responsabilita' della sicurezza del territorio. Ci auguriamo che
questo ulteriore chiarimento ponga fine a ogni polemica e faccia
riflettere le opposizioni che hanno avviato un inspiegabile e
ideologico ostruzionismo, ancor piu' fuori luogo in queste
particolari circostanze''. (ANSA).
 


Tua email:   Invia a: