SICUREZZA: SAP, UNIRE FORZE POLIZIA. MANGANELLI FRENA. SINDACATO AUTONOMO RILANCIA PROPOSTA,UN CORPO DA 325 MILA UOMINI - GASPARRI, ABOLIRE I CARABINIERI? UN'ASSURDITA' - DIFESA/COCER: FRANCESCHINI, IO HO FATTO MILITARE, BERLUSCONI NO
POLIZIA: SAP, NECESSARIO UNIRE I CINQUE CORPI ESISTENTI
(ANSA) - RIMINI, 5 MAG - Un'unica forza di polizia per avere
maggiore sicurezza. E' la proposta lanciata dal Sap (sindacato
autonomo di polizia) al congresso in corso al Grand Hotel di
Rimini. Nella sua relazione il segretario Nicola Tanzi ha
proposto di unire in unico grande corpo polizia, carabinieri,
guardia di finanza, forestale e polizia penitenziaria.
''I tempi sono maturi - ha detto - e la crisi ha reso
coscienti che bisogna razionalizzare le risorse. Stiamo gia'
assistendo alla chiusura di caserme, c'e' necessita' di
recuperare fondi e utilizzare gli uomini al meglio. E unire
polizia e carabinieri vale quanto una manovra finanziaria.
Questa suddivisione non risponde piu' ai tempi, siamo il solo
paese europeo ad avere cinque forze di polizia. Occorre avviare
un iter di unificazione delle forze dell'ordine, con la
creazione di un'unica Polizia nazionale, composta da circa 325
mila uomini e donne, che ponga fine alle duplicazioni di
competenze tra Carabinieri e Polizia di Stato e possa contare
sulla specificita' delle competenze di Finanza, Penitenziaria e
Forestale''. (ANSA).
SICUREZZA: SAP, UNIRE FORZE POLIZIA. MANGANELLI FRENA /ANSA
SINDACATO AUTONOMO RILANCIA PROPOSTA,UN CORPO DA 325 MILA UOMINI
(Dell'inviato Leonardo Nesti)
(ANSA) - RIMINI, 5 MAG - Trasformare carabinieri, polizia,
finanza, forestale e penitenziaria in unica grande di forza di
polizia nazionale. E' la provocatoria proposta rilanciata dal
Sap, il sindacato autonomo degli agenti, riunito a Rimini in
congresso. Una rivoluzione storica che creerebbe un grande corpo
da oltre 300 mila uomini, che ha subito trovato un avversario
nel capo della polizia Antonio Manganelli, ospite del congresso
del Sap.
Il Sap ha voluto rilanciare un'idea di cui si parla da
decenni, partendo gia' dal titolo del congresso: 'Piu' polizie
significano piu' sicurezza?'. La risposta che si sono dati il
segretario Nicola Tanzi e i delegati del congresso di Rimini e'
negativa. Anzi, sostengono, i risparmi che si produrrebbero da
una simile fusione equivarrebbero, piu' o meno, ad una manovra
finanziaria e consentirebbero alla nuova superpolizia di avere
piu' risorse per combattere il crimine. Consapevoli, ovviamente,
che una simile proposta, destinata a cambiare alla base
istituzioni cosi' radicate, e' destinata ad incontrare dubbi e
resistenze.
''I tempi - ha detto Tanzi - sono maturi e la crisi ha reso
coscienti che bisogna razionalizzare le risorse. Stiamo gia'
assistendo alla chiusura di caserme, c'e' necessita' di
recuperare fondi e utilizzare gli uomini al meglio. Ormai e'
chiaro che non e' piu' rispondente ai tempi di oggi una
suddivisione delle forze di polizia in cinque corpi. Occorre
avviare un iter di unificazione delle forze dell'ordine, con la
creazione di un'unica Polizia nazionale che ponga fine alle
duplicazioni di competenze tra carabinieri e polizia e possa
contare sulla specificita' delle competenze di finanza,
penitenziaria e forestale''.
La Polizia ha 108 mila uomini, contro i 110 mila dei
carabinieri e 60 mila della finanza, ai quali si aggiungono i 38
mila impiegati nelle carceri e gli 8 mila nella guardia
forestale. La riunificazione produrrebbe cosi' un corpo da circa
325 mila agenti che potrebbero farsi eredi delle storiche
tradizioni dei vari corpi, ma avrebbe un'unita' d'azione e un
coordinamento piu' efficaci.
''Il modello - ha spiegato Tanzi - e' quello francese, dove
la gendarmeria e la polizia nazionale da gennaio hanno un'unica
guida e sono alle dipendenze del ministero dell'Interno. Presto
una legge perfezionera' l'integrazione che dara' risparmi e
maggiore efficienza''.
L'idea non piace al capo della polizia Antonio Manganelli.
''Io - ha spiegato Manganelli alla platea del Sap - sono sempre
molto prudente per intervenire su un sistema che funziona
perche' e' strutturato in maniera intelligente. Razionalizzare e
coordinare meglio e' necessario, ma non credo che per questo si
debbano fondere le forze di polizia. Piuttosto dobbiamo togliere
i compiti burocratici abusivamente attribuiti in via di
supplenza alla polizia, come il rilascio di passaporti e
permessi di soggiorno. E' meglio far si' che ognuno faccia cio'
che deve fare''. (ANSA).
SICUREZZA: GASPARRI, ABOLIRE I CARABINIERI? UN'ASSURDITA'
(ANSA) - ROMA, 5 MAG - ''E' giusto pensare ad un'opera di
razionalizzazione nel settore della sicurezza come propongono
alcuni sindacati. Ma e' evidente che ne' ora ne' mai ci sara'
l'unificazione delle forze di polizia. Ognuno ha storia,
tradizioni, specificita' da tutelare e valorizzare. Un conto e'
evitare sovrapposizioni e confusioni di ruoli, stabilire meglio
le competenze e le presenze di ciascuno. Ma chi propone
l'abolizione dei carabinieri e' completamente fuori strada.
Sorprende che persone che hanno una lunga esperienza dicano cose
cosi' assurde e prive di qualsiasi possibilita' di attuazione''.
Lo dichiara il capogruppo del PdL al Senato, Maurizio Gasparri.
(ANSA).
DIFESA: FRANCESCHINI, IO HO FATTO MILITARE, BERLUSCONI NO
(ANSA) - ROMA, 5 MAG - Va sfatato il luogo comune secondo il
quale la sinistra non e' vicina ai problemi dei militari: lo ha
detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, che ha
rivendicato il fatto di aver fatto il servizio militare, come
soldato semplice, diversamente dal premier Berlusconi che ''lo
ha evitato''. Franceschini ha infatti incontrato i
rappresentanti dei Cocer nel corso di un'assemblea in cui e'
stata illustrata la proposta di legge di Roberta Pinotti, sulla
riforma della rappresentanza militare.
Dopo aver ascoltato tutti gli interventi, Franceschini ha
affermato che il ruolo dell'opposizione e' quello di ''tenere
accesi i riflettori su quei temi in cui c'e' troppa distanza tra
quanto la maggioranza ha promesso in campagna elettorale e cio'
che fa in concreto dopo''. Uno di questi casi riguarda il
comparto Difesa, visti i pesanti tagli effettuati in FInanziaria
che riguardano soprattutto il personale.
''Non si possono usare parole roboanti - ha aggiunto - e poi
fare pesanti tagli; non si possono fare tagli e poi mantenere lo
stesso modello di Difesa; non si possono fare questi tagli e
dire che non succede nulla''. I militari, ha proseguito, ''non
sono un corpo separato, come sostiene il ministro La Russa; la
nostra filosofia e' opposta, i militari sono cittadini che fanno
il loro lavoro e devono avere diritti e tutele'', per i quali il
Pd ha presentato la sua proposta di legge.
''Il nostro impegno - ha proseguito il segretario del Pd - e'
di reintrodurre in ogni campo in Italia la parola serieta', a
cominciare dal rigore dei comportamenti. I nostri avversari - ha
proseguito - devono smettere di dire una stupidagine, e cioe'
che il nostro campo ha avversione verso il ruolo delle Forze
Armate: nel 2009 questi sono argomenti sciocchi''.
''Io ho conosciuto dall'interno le Forze armate - ha quindi
detto Franceschini - perche' quando ero gia' consigliere
comunale, e quindi facevo gia' politica, ho fatto il servizio
militare. Ho fatto il soldato semplice nell'artiglieria
contraerea, quando c'era la leva, e so come questa abbia
contribuito a formare l'identita' nazionale. Non vi dico - ha
aggiunto sorridendo - quale autorevolissimo esponente del
governo lo ha evitato''. Al termine dell'incontro i cronisti
hanno chiesto a Franceschini se si fosse riferito a Berlusconi e
il segretario del Pd ha risposto affermativamente. (ANSA).
SICUREZZA:ANFP; PER POLIZIA FONDI TOSSICI,A RONDE SOLDI VERI
(ANSA) - ROMA, 5 MAG - ''Cambiali'' al Dipartimento della
Pubblica Sicurezza e ''soldi veri'' per le ronde. E' la denuncia
dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) che
oggi e' scesa in piazza a Montecitorio assieme agli altri
sindacati di polizia per contestare alcune norme contenute nel
provvedimento sulla sicurezza all'esame della Camera.
''I cittadini e il Parlamento sappiano che alla sicurezza si
tolgono soldi veri e si danno fondi tossici - dice il segretario
dell'Anfp, Enzo Marco Letizia - Tra le pieghe del bilancio dello
Stato si scopre infatti che il governo ha tolto 560 milioni al
Dipartimento della pubblica sicurezza nel 2009 e allo stesso
tempo ha dato 100 milioni ai sindaci per finanziare associazioni
di volontariato che altro non sono che le ronde''. In questo
modo, prosegue Letizia, ''si disarticola il sistema nazionale
delle forze di polizia ed il Dipartimento, per la prevenzione e
la lotta al crimine''.
Per ''riparare il danno'', dicono ancora i funzionari di
polizia, si provvedera' con i soldi sequestrati alla
criminalita' organizzata, circa 150 milioni. ''Ma ci si
dimentica di dire che quando le sentenze di sequestro di beni e
denaro saranno definitive, solo l'11% viene confiscato
definitivamente e rimane in cassa. Dunque paradossalmente
dovremmo addirittura restituire i soldi alle mafie''. Si tratta
insomma, conclude Letizia, di una ''situazione inaccettabile per
un paese civile e democratico, alla quale siamo certi il
Parlamento sapra' porre rimedio''.(ANSA).