I DIRITTI DEI MILITARI: LA RISPOSTA DEL PD. LA SEN. PINOTTI SULLA PROVOCAZIONE DI COMELLINI (Lettera con risposta di Lucia Annunziata – La Stampa)
Posta e risposta - La Stampa
18/5/2009
Ho letto con interesse la lettera sui diritti dei militari. Il disegno di legge sulla rappresentanza militare è solo una delle iniziative del Partito democratico in favore dei diritti del personale delle Forze Armate, iniziativa peraltro accolta molto positivamente perché contiene misure di reale democratizzazione e apertura dei corpi d’Armata. Prima di entrare nel dettaglio di questa proposta, mi preme sottolineare che, in una situazione di passaggio dalla leva alle Forze Armate professionali, il rispetto dei diritti dei militari si concretizza attraverso le reali condizioni di vita e di lavoro che lo Stato riesce a garantire al personale in divisa. Le esigenze di un corpo di professionisti sono di vedere riconosciute competenze e professionalità, di avere abitazioni e compensi adeguati, di godere di condizioni di sicurezza in Italia e all’estero, di avere servizi per la famiglia, come gli asili nido nelle caserme. A mio avviso, mettono a rischio questi diritti sia i tagli inesorabili alle risorse per la Difesa operati dal governo Berlusconi, che l’utilizzo improprio dell’esercito per il pattugliamento nelle città. Come Pd stiamo lavorando perché questi diritti vengano garantiti. Abbiamo presentato decine di emendamenti ai provvedimenti dell’Esecutivo per scongiurare i tagli alla Difesa, per mantenere elevati i livelli di sicurezza e addestramento, per assicurare il reclutamento, per evitare l’impiego di soldati nel controllo dei centri urbani. Il disegno di legge sulla rappresentanza militare, che ho presentato agli operatori del settore insieme con il segretario Franceschini, si prefigge d’innovare un istituto nato oltre 30 anni fa. Alla rappresentanza militare viene riconosciuta la funzione di parte «sociale» e attribuito un forte ruolo negoziale nei confronti della Pubblica amministrazione e delle autorità di riferimento come i ministri della Difesa, dell’Economia, dell’Interno e dei Trasporti. La proposta ha anche l’obiettivo di riconoscere la specificità delle Forze armate attraverso adeguate indennità al personale dei comparti difesa e sicurezza. Inoltre, prevediamo libere elezioni dei consigli di rappresentanza a tutti i livelli, con la possibilità di presentare liste contraddistinte da programmi. Sono chiare le norme a tutela della possibilità di esprimere il proprio pensiero in ogni sede su tutte le questioni pertinenti le competenze della rappresentanza. Soprattutto, viene garantito ai militari il diritto di associazione. Le politiche per la Difesa del Pd vanno nella direzione del pieno rispetto dei diritti dei militari.
SEN. ROBERTA PINOTTI
Ringrazio la senatrice Pinotti, responsabile nazionale per la Difesa del Pd, di aver fornito una risposta al lettore che ci aveva segnalato ripetutamente i problemi dei diritti di opinione e di espressione dei militari. Attendo un’eguale risposta dal governo.
Lucia Annunziata