SUSY DE MARTINI, LA CANDIDATA HACKER INVADE I COMPUTER DELLA GUARDIA DI FINANZA. SPAMMING ELETTORALE DELLA DOCENTE CHE CORRE CON IL PDL. MA QUALCHE MILITARE POTREBBE DENUNCIARLA (LA REPUBBLICA)
La Repubblica - ed. Genova - 29/05/2009
Susy De Martini, la candidata hacker invade i computer della Guardia di Finanza
Spamming elettorale della docente che corre con il Pdl. Ma qualche militare potrebbe denunciarla
di Marco Preve
Che lo spamming elettorale sia uno dei tanti usi impropri di internet è ormai circostanza assodata. Ma che lo spamming - l'invio di messaggi di posta elettronica in massa e a fini di lucro senza il permesso del destinatario - penetri una struttura come la Guardia di Finanza, deve perlomeno sorprendere. È quanto accaduto a Genova. Dove centinaia di militari, di vari reparti e di ogni ordine gerarchico, si sono ritrovati nella loro casella di posta elettronica il santino elettorale on line di Isabella Susy De Martini. La signora, che è docente di Economia sanitaria comparata e Psicologia del Lavoro all'Università di Genova, è pure candidata con il Pdl di Silvio Berlusconi alle elezioni europee. Isabella Susy De Martini è anche, notoriamente, la compagna del generale Castore Palmerini, una decina di anni fa comandante regionale della Guardia di Finanza ligure, poi trasferito al comando generale di Roma dove, proprio in virtù della sua alta professionalità, ha diretto anche il Nucleo speciale per la tutela dei mercati.
Il problema nasce dal fatto che difficilmente un candidato può conoscere uno per uno ufficiali, sottufficiali e brigadieri della finanza, con nome e cognome. Più realistico, invece, che qualcuno le abbia gentilmente fornito l'indirizzario. E qui inizia il giallo. Intanto i vari reparti della finanza genovese negli ultimi anni hanno affiancato la magistratura in una serie di delicate indagini a tutto campo in tema di pubblica amministrazione, dimostrando, se qualcuno poteva dubitarne, di non avere alcuna preferenza in campo politico. Pare, anzi, che i comandanti siano stati i primi ad essere infastiditi dall'episodio segnalandolo alle gerarchie romane. Anche il generale Raffaele Romano, comandante regionale delle fiamme gialle, sottolinea che «Nessuna informazione, mail o indirizzario è mai stata fornita all'esterno dal comando e dai nostri reparti, men che meno ad eventuali candidati».
È bene inoltre ricordare che, dal 2003, chi abusa dello spamming rischia una multa che può arrivare a 90 mila euro, ma anche la reclusione da sei mesi a tre anni. La legge punisce chi lo pratica a fini di profitto, e l'elezione a parlamentare europeo genera sicuramente anche un beneficio economico. Non è quindi escluso che nei prossimi giorni qualche finanziere denunci la professoressa De Martini per invio di mail non autorizzata.