INTERCETTAZIONI:FUNZIONARI POLIZIA,GOVERNO HA PEGGIORATO DDL - SICUREZZA:SENATO;PD CHIEDE AUDIZIONI FORZE ORDINE SU RONDE

giovedì 18 giugno 2009

INTERCETTAZIONI:FUNZIONARI POLIZIA,GOVERNO HA PEGGIORATO DDL
FARRAGINOSITA' RISCHIA DI IMPEDIRE ASCOLTI E REGISTRAZIONI
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - ''Non soddisfatto di aver prodotto un
disegno di legge sulle intercettazioni inaccettabile il governo
lo ha peggiorato''. A dichiararlo e' il segretario nazionale
dell'associazione Funzionari di polizia, Enzo Letizia.
''E' evidente - dice Letizia - che sulle nuove norme in
materia di intercettazioni il governo non ha acquisito il parere
degli uffici legislativi del Dipartimento di Pubblica Sicurezza,
dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Gli unici
in grado di valutare la fattibilita' dell'ascolto''. Per questo
l'associazione Funzionari di polizia ha chiesto di essere
ascoltata dalla Commissione Giustizia.
Secondo Letizia del ddl ''preoccupa la farraginosita' che
determinera' sicuramente l'interruzione delle intercettazioni''.
Letizia critica in particolare ''l'emendamento gia' approvato
secondo cui le registrazioni sono compiute per mezzo degli
impianti installati nei centri di intercettazione telefonica
istituiti presso ogni distretto di Corte di Appello, mentre le
operazioni di ascolto mediante gli impianti installati presso la
competente procura della Repubblica ovvero, previa
autorizzazione del Pubblico Ministero, presso i servizi di
polizia giudiziaria delegati per le indagini''.
''Dunque - aggiunge -la registrazione avviene presso la sede
della Corte di Appello, ad esempio Roma, mentre l'ascolto dei
telefoni e' svolto presso la Procura competente, ad esempio
Frosinone; gli ufficiali di polizia giudiziaria potranno solo
ascoltare in Procura, mentre se si verificano dei problemi
tecnici sulla registrazione dovranno recarsi, per forza di cose,
a Roma''. ''Se il sistema presso la Corte di Appello di Roma non
sara' collegato con le procure di Frosinone, Latina, Rieti,
Viterbo - dice ancora Letizia - dovranno essere interrotte tutte
le intercettazioni? Per carita' di patria ci rifiutiamo di
credere che l'obiettivo sia proprio questo!''. (ANSA).

SICUREZZA:SENATO;PD CHIEDE AUDIZIONI FORZE ORDINE SU RONDE
PDL TEME OSTRUZIONISMO E PUNTA AD APPROVARE PRESTO IL DDL
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - Il Pd da' battaglia sul tema delle
ronde e chiede una serie di audizioni davanti alle commissioni
riunite Affari costituzionali e Giustizia del Senato che stanno
esaminando il ddl sicurezza. La maggioranza teme un
atteggiamento ostruzionistico e punta ad approvare il
provvedimento in tempi brevi se apportare ulteriori modifiche.
Il ddl e' in terza lettura e se non viene emendato esce come
legge da palazzo Madama.
''Abbiamo chiesto di ascoltare il sindacato di polizia e dei
cocer dei carabinieri e della guardia di finanza - spiega Felice
Casson, capogruppo del Pd in commissione Giustizia - perche' ci
sono state delle fortissime contestazioni sulle cosiddette
ronde, che cosi' come sono state impostate non vanno
assolutamente bene e creano dei rischi di incolumita'
pubblica''. Casson ricorda il caso delle cosidette ''ronde
nere'' del Msi e sostiene che il provvedimento, che e' in terza
lettura, ''va cambiato'' e annuncia la presentazione di ''molti
emendamenti'' da parte dei democratici. ''Non si puo' parlare di
ronde e sicurezza cosi', un po' a vanvera, senza dare alle forze
di polizia i mezzi per poter lavorare'' sostiene l'ex pm di
Venezia.
Il senatore del Pdl Roberto Centaro, vicepresidente della
commissione Giustizia, vede in questa richiesta ''un
atteggiamento piu' ostruzionistico che concreto''. ''Fanno
questa richiesta oggi - osserva Centaro - sapendo gia' da tempo
che il provvedimento e' calendarizzato per l'aula giovedi' della
prossima settimana''.
Secondo l'esponente del Pdl ''il lavoro fatto dalla Camera
sulle ronde rende superfluo questo tipo di audizioni''.
Sara', comunque l'ufficio di presidenza delle due commissioni
a decidere se accogliere o meno la richiesta del Pd. Per
quanto riguarda la possibilita' che anche al Senato sia posta la
fiducia sul provvedimento, Centaro dice che ''non vi e' questa
necessita'''. ''Ma ovviamente - precisa - sara' il governo a
decidere''.(ANSA).

 


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