VIOLENZA SESSUALE: DUE FINANZIERI ARRESTATI A MILANO - PROCURA VENEZIA APRE INDAGINE SU ABUSO ''MOTOSCAFI BLU'' - TERREMOTO: STUDENTI E CITTADINI IN CORTEO ALL'AQUILA - DROGA: GDP, PER SANZIONI PREFETTURA ACCERTI USO PERSONALE

domenica 28 giugno 2009

VIOLENZA SESSUALE: DUE FINANZIERI ARRESTATI A MILANO
(ANSA) - MILANO, 27 GIU - I militari della Guardia di Finanza
del Comando provinciale di Milano hanno arrestato due loro
colleghi con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una
prostituta romena che hanno costretto ad avere un rapporto
sessuale la notte del 16 giugno scorso nei pressi del cimitero
maggiore di Milano.
I due erano stati denunciati nelle settimane scorse dalla
donna e ora sono stati portati nelle carceri di Opera e Bollate.
L'ordinanza di custodia cautelare a loro carico ipotizza i reati
di violenza sessuale e peculato.
I due militari erano gia' stati sospesi dal servizio
operativo e privati dell'arma di ordinanza in seguito alla
denuncia. (ANSA).

VIOLENZA SESSUALE: DUE FINANZIERI ARRESTATI A MILANO (2)
(ANSA) - MILANO, 27 GIU - I due finanzieri arrestati avevano
ammesso di aver abusato della donna sostenendo di ''aver fatto
una stupidaggine''.
Il fatto risale al 16 giugno, durante un controllo di routine
per contrastare la prostituzione eseguito, nei pressi di via
Gallarate a Milano, dai due militari. Dopo la denuncia della
donna, e il vaglio delle testimonianze, i due sono sentiti in
questura dove hanno fatto le prime ammissioni.
Erano state due prostitute, romene anche loro, a chiamare il
113 per denunciare la violenza che era stata loro raccontata
dalla vittima. (ANSA).


PROCURA VENEZIA APRE INDAGINE SU ABUSO ''MOTOSCAFI BLU''
(ANSA) - VENEZIA, 27 GIU - La Procura di Venezia ha avviato
una serie di accertamenti sull'uso da parte di politici di mezzi
delle forze dell'ordine, in particolare motoscafi.
Lo conferma il Procuratore capo di Venezia Vittorio
Borraccetti che rileva come ''al momento non ci sono indagati e
non e' stata formulata alcuna ipotesi di reato''.
L'indagine e' in corso da un paio di settimane e nasce da
un'esposto presentato in Procura a Venezia dal Codacons che
avrebbe raccolto una serie di dati tra cui i nomi dei soggetti
che dal luglio 2001 all' ottobre 2007, hanno utilizzato mezzi
della Guardia di finanza.
''Si tratta principalmente - dice il presidente Codacons,
Carlo Rienzi - di spostamenti avvenuti in motoscafo all'interno
del centro storico di Venezia, o dall'aeroporto al centro
storico''. ''Coloro che piu' di tutti hanno utilizzato i mezzi
della finanza sul territorio di Venezia - rileva ancora Rienzi -
sono i ministri economici che nel tempo si sono susseguiti:
Giulio Tremonti, Antonio Marzano, Vincenzo Visco e Tommaso Padoa
Schioppa, e gli onorevoli Nicola Bono e Danielle Gattegno
entrambi Sottosegretari ai beni culturali, tutti accompagnati
dalla propria scorta''. (ANSA).

TERREMOTO: STUDENTI E CITTADINI IN CORTEO ALL'AQUILA
(ANSA) - L'AQUILA, 27 GIU - ''L'Aquila citta' militare o
citta' dei saperi?'': e' uno degli striscioni esposti dagli
studenti in corteo all'Aquila, in una manifestazione organizzata
insieme ai residenti che aderiscono ai comitati in favore della
''ricostruzione al 100%'' delle abitazioni, dopo il terremoto
del 6 aprile. L'Unione degli universitari chiede alloggi a
sufficienza in tempo per l'avvio del nuovo anno accademico.
Il corteo, radunatosi nello spazio antistante la tendopoli di
piazza d'Armi, e' partito dopo le 16, in ritardo di circa un'ora
a causa della pioggia. L'itinerario prevede il passaggio lungo
viale Corrado IV per lambire le tendopoli di Pile, raggiungere
quella di Centi Colella e arrivare alla Scuola della ''Reiss
Romoli''.
''Prima del terremoto - affermano gli universitari - la
citta' dell'Aquila era riuscita a raggiungere solo l'1% come
rapporto tra numero di alloggi pubblici e studenti iscritti.
Dopo il sisma le situazioni sono precipitate''. Ribadiscono,
inoltre, la richiesta di usufruire provvisoriamente di una parte
della Scuola della Guardia di Finanza come residenza
universitaria. (ANSA).

DROGA: GDP, PER SANZIONI PREFETTURA ACCERTI USO PERSONALE
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - L'uso personale di sostanze
stupefacenti deve sempre essere accertato dall'autorita'
amministrativa che voglia emettere un provvedimento
sanzionatorio. E' questo il principio stabilito in una sentenza
emessa giudice di pace di Roma Melchiorre Talamanca, dell'
ufficio stranieri e stupefacenti.
La causa ha preso spunto da un ricorso presentato da uno
studente romano, assistito dall'avvocato Simone Pacifici, contro
il provvedimento della prefettura di Roma che preannunciava al
giovane il ritiro della patente e del passaporto per aver
dichiarato di far uso personale di cocaina al momento di un
fermo, nell'agosto 2005, da parte della Guardia di Finanza di
Civitavecchia. La Procura contesto' ai due ragazzi fermati la
detenzione a fine di spaccio poi, su richiesta dell'avvocato
Pacifici, il Gip archivio' il procedimento mandando d'ufficio
alla prefettura di Roma per le sanzioni amministrative.
In questa nuova sede il legale sostenne che non c'era alcuna
prova dell'uso personale, continuato od occasionale, da parte
dei due ragazzi che potevano aver dichiarato di consumarla per
non incorrere nella piu' grave contestazione di farne spaccio.
''Ed il gdp di Roma - afferma Pacifici - considerato come la
sostanza fosse peraltro occultata nei vani portaoggetti del
veicolo e non sulla persona, ha creato un importantissimo
precedente che obbliga l'autorita' amministrativa ad accertare
se effettivamente la persona faccia o meno uso e con quale
frequenza di droga, prima di poter procedere a provvedimenti
sanzionatori''.
(ANSA).

 


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