E SUI BRANCALEONI DELLE RONDE GLI STATI MAGGIORI TACQUERO – di Ghost Writer
E SUI BRANCALEONI DELLE RONDE GLI STATI MAGGIORI TACQUERO
Che nel paese esista un bisogno di sicurezza è percepito da tutti. Fenomeni di criminalità e in particolare di microcriminalità sono il quotidiano. Infatti, proprio la microcriminalità è quella maggiormente sentita dalla gente comune: lo spaccio di sostanze stupefacenti, la vecchietta truffata, la massaia rapinata, fino ad arrivare alle violenze subite sotto casa con stupri che avvengono di giorno e di notte nei confronti delle persone più giovani e/o dei più deboli.
Lo Stato con la forza delle leggi e con la potente macchina delle Polizie in campo (solo le nazionali arrivano ad oltre 300 mila, senza contare le varie locali) ha un apparato che non trova eguali in Europa, da quello che mi è dato conoscere. Eppure ciò non è bastato. Leggi inapplicate, margini di interpretazione troppi ampi e sovrapposizioni di compiti non hanno arginano il fenomeno se poi chi è sul campo si lascia andare ad affermazioni tipo “che serve arrestarlo? tanto domani lo rimettono fuori!”, eccoci arrivati alla frutta ed il crimine che dilaga.
Di fronte alla gravità ed alla pericolosità percepita dal cittadino, invece che dare risposte serie, meditate, studiate ed appropriate, chi governa emotivamente sensibile al “popolo elettore” ecco che con palliativi da reclame televisiva inventa di volta in volta il suo dentifricio sbiancante per far pulizia del tartaro e delle placche invasive. Ed il popolo spot-dipendente, subissato dalla martellante pubblicità, si convince del nuovo ritrovato come la panacea di tutti i mali.
No signori, il crimine è un male così profondo che le cure palliative servono solo a sortire un effetto calma/dolore ma non ad estirparlo o a tenerlo sotto controllo e ad arginarlo. Circa un anno fa si chiama la Cavalleria, spuntano le pattuglie miste tra agenti di polizia e soldati, si annuncia la trovata come la soluzione ottimale per fronteggiare la microcriminalità. Dopo un anno si accorgono che non è la cura giusta e senza ammettere il fallimento dell’iniziativa, imperterriti come dilettanti allo sbaraglio, ecco un’altra soluzione: pattuglie di cittadini volontari, animati da spirito patriottico e di giustizia che, senza camicie verdi rosse e nere, organizzati in piccoli branchi saranno sguinzagliati sul territorio per segnalare agli appartenenti alle forze di polizia la presenza di delinquenti e simili. Ma senza spirito di giustizia “fai da te”, con l’ obbligo per i cosidetti "Volontari per la sicurezza" di girare in non più di tre, di indossare una casacca gialla fluorescente, di non avere armi, né cani, né moto. Dunque a piedi o in bici.. aggiungo io dategli anche la paletta e il lampeggiante cosi si gioca a guardie e ladri.
Gli operatori della sicurezza tramite i loro rappresentanti sindacati e cocer quasi all’unisono hanno sentenziato la castronata della soluzione. Ignorate le preoccupazioni e il totale dissenso degli addetti ai lavori, Maroni & C., imperterriti, hanno dato fiato alle trombe e suonato la carica dell’armiamoci e partite, cosi anche i brancaleoni nostrani avranno il loro da fare contro i mulini al vento.
Chi poteva avere voce in capitolo è rimasto in silenzio, avvallando una scelta che ritengo scellerata e che mi auguro non causi ulteriori e maggiori danni.
Una grossa responsabilità è dei vertici di polizia che con il loro silenzio hanno di fatto avallato scelte politiche fatte da non cultori della materia, delegittimando in tal modo in primis loro stessi e, di riflesso, tutti gli appartenenti al settore sicurezza che da loro dipendono.
Non una voce è uscita dai vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, che cosi facendo quanto meno hanno ammesso l’insufficienza dell’operato loro e delle rispettive organizzazioni, a meno che non siano rimasti in silenzio per non contrastare i potenti di turno. E se gli uomini non sono d'accordo e sono scontenti, … chi se ne frega!
Alla prossima
Ghost Writer