UNIVERSITA': GELMINI, FINE DEI CREDITI A PIOGGIA - USA: GAY IN ESERCITO; OBAMA PER FINE DISCRIMINAZIONE - USA: MORATORIA FISCO; IN 7.500 DENUNCIANO CONTI OFFSHORE

venerdì 16 ottobre 2009

UNIVERSITA': GELMINI, FINE DEI CREDITI A PIOGGIA
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Stop ai crediti universitari a
pioggia. Lo assicura il ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini, aggiungendo che d'ora in avanti saranno mirati solo a
premiare il merito.
''Con la circolare n.160 del 4 settembre - sottolinea il
ministro riferendosi alla questione segnalata dal Corriere della
Sera relativa ai crediti assegnati dall'Universita' Parthenope
di Napoli agli iscritti a una organizzazione sindacale - ho dato
disposizioni affinche' il massimo dei crediti extrauniversitari
riconosciuti a uno studente scendesse drasticamente da 60 a 30.
Tra l'altro ho fortemente voluto che si escludesse
tassativamente qualsiasi forma di convenzione con organizzazioni
di vario tipo. Inoltre - prosegue - ho fatto in modo che fosse
prevista la possibilita' di un riconoscimento al singolo
studente su un'accertata esperienza. Ho dato poi disposizioni
all'ufficio legislativo del Ministero di verificare la
possibilita' di ridurre ulteriormente i crediti
extrauniversitari attribuiti dagli Atenei, perche' ritengo -
conclude il ministro - siano contrari a una logica di tipo
meritocratico e moderno''. (ANSA).

UNIVERSITA': GELMINI, FINE DEI CREDITI A PIOGGIA (2)
(ANSA) - NAPOLI, 12 OTT - Secondo quanto scrive oggi il
Corriere della Sera, grazie a una convenzione tra la Uil e
l'universita' Parthenope di Napoli, saranno riconosciuti 60
crediti agli iscritti sindacalisti dell'organizzazione per il
corso triennale di Giurisprudenza, il che equivale a ottenere
uno ''sconto'' di un anno su tre.
Sara' lo stesso sindacato a valutare a chi riconoscere i
crediti, secondo l'articolo 2 dell'accordo: ''Il sindacato si
impegna a collaborare con l'universita' nella individuazione dei
requisiti nella fase della istruttoria delle richieste degli
iscritti''.
Il riconoscimento avverra' ''in considerazione delle
conoscenze e delle abilita' che i lavoratori iscritti alla Uil
potranno certificare in ragioni delle mansioni a loro
attribuite'', si legge nella convenzione. Sessanta crediti
saranno attribuiti a ''personale impegnato in attivita' tecnico,
gestionale o direttivo''; cinquanta crediti al personale
impiegato in attivita' caratterizzate da conoscenze
mono-specialistiche''. Se un iscritto alla Uil ha gia' sostenuto
alcuni esami, infine, sara' lo stesso sindacato a ''curarne'' il
riconoscimento. (ANSA).


USA: GAY IN ESERCITO; OBAMA PER FINE DISCRIMINAZIONE /ANSA
MA NON FORNISCE SCADENZA. GRANDE MANIFESTAZIONE A WASHINGTON
(di Emanuele Riccardi)
(ANSA) - NEW YORK, 11 ott - Il presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, si e' impegnato a porre un termine alle
discriminazioni ancora esistenti in seno alle Forze Armate Usa
nei confronti dei gay e delle lesbiche, ma non ha annunciato
scadenze precise, irritando molte delle organizzazioni
omosessuali americane.
Poche ore prima di una grande manifestazione omosex nel
centro di Washington, dove migliaia di persone sono attese tra
Casa Bianca e Capitol Hill, Obama ha pronunciato ieri sera un
attesissimo discorso alla cena di gala della Human Rights
Campaign, la principale organizzazione di difesa dei gay
americana.
Il presidente ha detto che e' sua intenzione sopprimere la
politica cosiddetta del ''Don't Ask Don't Tell'' (Non te lo
chiedo, non dirmelo), in vigore dal 1993 nelle Forze Armate
americane, aggiungendo: ''Questo e' il mio impegno nei vostri
confronti''. I circa 3mila commensali che hanno speso fino a
mille dollari per la cena (e per vedere la nuova icona gay Lady
Gaga interpretare i suoi successi dell'estate) hanno applaudito
il presidente, ma come racconta il New York Times l'atmosfera
era decisamente diversa nei corridoi e soprattutto fuori dal
Convention Center di Washington che ha ospitato l'evento.
Raj Malthotra, un manager di 29 anni presente all'evento ha
detto al Nyt che Obama ''sta guadagnando tempo perche' ha
bisogno ancora una volta del nostro voto''.
Secondo Bil Browning, l'inviato di Bilerico Project, uno dei
blog gay piu' popolari negli Usa, poco dopo il discorso del
presidente il sito e' stato invaso da commenti negativi del
tipo: queste cose Obama le aveva gia' dette in campagna
elettorale. Non c'e' nulla di nuovo, anzi ci sentiamo presi in
giro.
A dire il vero, Obama aveva si' promesso di porre un termine
a queste discriminazioni, ma aveva anche precisato che non si
trattava dell'obiettivo numero uno della sua politica di difesa,
visto che gli Stati Uniti stanno conducendo due guerre, in Iraq
e in Afghanistan.
La politica del 'Don't Ask Don't Tell' era stata avviata
dall'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton nel 1993,
con l'obiettivo di aprire pragmaticamente le porte delle Forze
Armate ai gay. A suo tempo la decisione aveva sollevato un
polverone sia in seno al Partito Repubblicano all'opposizione,
sia all'interno delle stesse Forze Armate.
Con il passare del tempo, il provvedimento si e'
progressivamente trasformato in una boomerang per gli
omosessuali, dato che circa 16mila militari in tutto sarebbero
stati espulsi, secondo le organizzazioni gay, dalle Forze Armate
per essersi dichiarati omosessuali o dopo essere stati
denunciati da commilitoni.
Oltre alla fine delle discriminazioni nelle Forze Armate,
l'altra grande battaglia delle organizzazioni gay americane e'
quella per il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Sono
autorizzati in sei Stati, ma la costituzione di altri 29 Stati
gli proibisce esplicitamente. (ANSA).

 

USA: MORATORIA FISCO; IN 7.500 DENUNCIANO CONTI OFFSHORE
(ANSA) - NEW YORK, 14 OTT - A poche ore dalla scadenza per
presentarsi volontariamente al Fisco americano e denunciare i
conti correnti nei paradisi offshore, sono stati finora oltre
7.500 i contribuenti che hanno deciso di auto-denunciarsi e
approfittare della moratoria decisa dal governo americano. Lo ha
reso noto il senatore Carl Levin. Il termine ultimo per aderire
alla moratoria e' il 15 ottobre.
''Oltre 7.500 contribuenti hanno approfittato del programma
per denunciare i conti all'estero presso 100 banche in 70
paesi'', ha dichiarato Levin. I suoi dati sono stati confermati
dall'agenzia delle entrate americana, l'Internal Revenue Service
(Irs), che pero' non si e' sbilanciata sull'ammontare dei conti
denunciati limitandosi a dire che e' ancora ''prematuro''
stimare i fondi denunciati.
Chi ha approfittato dell'iniziativa del governo per uscire
allo scoperto e denunciare i propri conti offshore ha pagato una
multa inferiore a quella in vigore per chi viene scoperto dal
fisco (fra il 5% e il 20% rispetto al 50% applicato a coloro che
vengono scoperti) e senza andare incontro al rischio di
conseguenze penali.
Secondo alcune indiscrezioni circolate nei giorni scorsi,
almeno 4.000 clienti di Ubs e di altre banche private svizzere
si sarebbero auto-denunciati negli ultimi mesi. Fra coloro che
sono usciti allo scoperto c'e' Bruce Krasting, al quale lo
scorso dicembre Ubs ha comunicato di essere in procinto di
chiudere il suo conto offshore e gli ha fatto recapitare un
assegno da 830.000 dollari. (ANSA).
 


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