SICUREZZA: MARONI, PRONTI A VOTARE CON OPPOSIZIONE - SINDACATI PS, ORA FATTI CONCRETI - PINOTTI (PD), PDL VOTI NOSTRI EMENDANDAMENTI

giovedì 05 novembre 2009

SICUREZZA: MARONI, PRONTI A VOTARE CON OPPOSIZIONE/ANSA
MA BOSSI FRENA,FA CIO' CHE DICE LEGA.CASINI, LOBBY IN PARLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Sulla sicurezza ''non vogliamo avere
vincoli di maggioranza'': se dunque dall'opposizione arriveranno
proposte concrete ''per dare piu' soldi alla polizia'', la Lega
''e' pronta a sostenerle''. Per la prima volta il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ammette che i tagli hanno inciso
pesantemente sulle risorse a disposizione del comparto e percio'
avverte gli alleati: se da ''ambienti governativi'' saranno
avanzate nuove richieste di tagli, ''noi voteremo contro''.
Parole dure, quelle del titolare del Viminale, che vengono
pero' subito stoppate da Umberto Bossi. ''Maroni l'ho allevato
io quando era ragazzino e quindi fara' quello che dice la Lega -
sentenzia il Senatur - Noi manteniamo la parola: abbiamo fatto
le elezioni con Berlusconi, non con l'opposizione. E per avere
fondi tratteremo con il ministro Tremonti''. Dopo il botta e
risposta, i due si sono comunque sentiti, facendo filtrare che
non ci sono ''divergenze'' sul tema della sicurezza. E che
l'obiettivo dell'affondo di Maroni e' in realta' proprio il
titolare di via XX settembre, che gestisce i cordoni della borsa
e che non sembra disposto a fare molte concessioni.
Certo e' che l'uscita del ministro non e' ne' improvvisata
ne' infondata: Maroni stesso ha infatti rivelato di aver chiesto
al capo della Polizia Manganelli una relazione sulle necessita'
di cassa per il triennio 2010-2012 e di aver scritto al premier
Berlusconi - gia' lo scorso 22 settembre - chiedendo che sul
bilancio del Viminale per il 2010 sia previsto uno stanziamento
aggiuntivo di un miliardo e 100 milioni. ''Soldi che non servono
per spese superflue, ma sono una necessita''' ha detto chiaro e
tondo definendo le richieste ''inderogabili e irriducibili''.
D'altronde la situazione l'aveva fotografata bene una
settimana fa la manifestazione unitaria di tutti i sindacati di
polizia, che ha portato in piazza 40mila tra poliziotti, agenti
penitenziari e forestali: 40mila unita' in meno in organico,
taglio del 44% delle risorse per le attivita' operative e
organizzative. E non e' un caso che oggi tutti i principali
sindacati hanno parlato di un ''segnale importante'', dicendosi
pronti a sostenere ogni iniziativa del ministro e chiedendo
''fatti concreti''.
A Maroni fa sponda 'Farefuturo', la fondazione del presidente
della Camera Gianfranco Fini. ''Ha ragione Maroni - scrive il
periodico online Ffwebmagazine -. Non e' possibile che uno Stato
si riempia la bocca di legalita' e sicurezza e poi lasci senza
risorse proprio quegli uomini che sul campo devono garantirle
con il loro impegno quotidiano''. Per il titolare della Difesa
Ignazio La Russa, non ci sara' invece bisogno di ricorrere
all'opposizione. ''Sono contento che anche Maroni, come sostengo
da tempo, abbia sottolineato la necessita' di destinare maggiori
risorse al comparto sicurezza - dice - E sono certo che, se
saremo compatti, potremo trovare un'intesa in tempi rapidi''.
Apre anche il leader dell'Ucd Casini, parlando della
necessita' di ''costruire una lobby trasversale in Parlamento''
per destinare maggiori fondi alla sicurezza. ''La rilevanza del
tema deve trovare riscontro anche in finanziaria - osserva l'ex
presidente della Camera - maggioranza e opposizione facciano
fronte comune''. Tiepidi Pd e Idv, che chiedono ora al ministro
di passare dalle parole ai fatti. ''Maroni dice che la Lega si
opporra' a nuovi tagli? - chiede il presidente dei senatori del
Pd Anna Finocchiaro - Io dico alla maggioranza di votare i
nostri emendamenti alla Finanziaria, senza lasciar passare altro
tempo''. ''Con le sue parole - aggiunge Marco Minniti - Maroni
conferma quello che da tempo denunciavamo. Noi siamo pronti a
fare la nostra parte, ci aspettiamo serieta' e coerenza''.
''Maroni dia seguito alle sue promesse - chiosa Antonio Di
Pietro - basta con gli spot''.
Nessuna apertura, invece, il ministro dell'Interno la trova
sulla proposta di unificare polizia e carabinieri ''sotto
un'unica guida'', un'idea che Maroni porta avanti da tempo ma
che per sua stessa ammissione, dovra' ''superare e vincere tante
resistenze''. Le prime proprio all'interno della maggioranza,
visto che lo stop e' arrivato dai capigruppo del Pdl al Senato e
alla Camera Gasparri e Cicchitto. (ANSA).

SICUREZZA: SINDACATI PS, ORA FATTI CONCRETI
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Visto che ''anche i responsabili
istituzionali e politici hanno condiviso che la sicurezza e' un
investimento e non un costo, ci attendiamo ora fatti concreti e
consequenziali alle affermazioni odierne''. E' quanto affermano
in una nota i segretari dei sindacati di polizia Siulp, Siap,
Silp-Cgil, Ugl e Coisp, esprimendo ''apprezzamento e sostegno''
per il ''cambio di rotta'' del ministro Maroni
Quello del titolare del Viminale, proseguono ''e' un segnale
importante e concreto da ascrivere, oltre che al ruolo
istituzionale ricoperto dal ministro Maroni, sicuramente alla
manifestazione che gli operatori della sicurezza hanno fatto il
mese scorso lanciando, con compostezza e senso dello Stato, un
grido di allarme alle Istituzioni e un appello al presidente
Napolitano''. ''Apprendere oggi che quelle rivendicazioni sono
condivise dal ministro - concludono - e' un fatto di estrema
importanza perche' rappresenta un forte segnale di attenzione
agli uomini e alle donne in uniforme''.(ANSA).

SICUREZZA: SIULP, BENE MARONI, SERVE UN MILIARDO SUBITO
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Le parole del ministro Maroni
rappresentano ''il primo risultato della manifestazione dei
40mila poliziotti del 28 ottobre scorso''. Lo dice il segretario
del Siulp Felice Romano a CnrMedia sottolineando che
''responsabilmente, il ministro ha fatto proprio il nostro
appello, anche perche' che i tagli siano di una proporzione tale
da compromettere il funzionamento della sicurezza e' un dato
ufficiale dello stesso ministero degli Interni''.
''Daremo a Maroni man forte - prosegue - ma serve, subito, un
miliardo solo per ripianare i tagli dell'ultima finanziaria. Poi
servirebbero almeno altri 500 milioni per ridare slancio al
sistema sicurezza''.(ANSA).

SICUREZZA: FUNZIONARI POLIZIA, PRONTI A SOSTENERE MARONI
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - ''Saremo al fianco del ministro Maroni
per ottenere maggiori risorse per la polizia di Stato''. E'
quanto afferma l'Associazione nazionale funzionari di polizia in
merito alle parole del ministro dell'Interno Roberto Maroni,
sottolineando che l'Associazione ''e' pronta a sostenerlo in
tutte le sedi''.
''Prendiamo atto con soddisfazione che anche il Ministro e'
pronto a dare battaglia affinche' la polizia sia messa in grado
di operare al meglio - dice il segretario Enzo Letizia -
Aspettavamo da tempo che il nostro ministro svestisse i panni
della diplomazia per affrontare con la giusta determinazione un
tema vitale per garantire la sicurezza dei cittadini
italiani''.(ANSA).

SICUREZZA: PINOTTI (PD), PDL VOTI NOSTRI EMENDANDAMENTI
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - ''Invece di battere i pugni sul
tavolo, Gasparri voti gli emendamenti del Pd che stanziano piu'
risorse per le Forze di Polizia e le Forze Armate''. Lo dice la
senatrice Roberta Pinotti, responsabile nazionale Difesa del Pd.
''Gasparri - prosegue Pinotti - congratulandosi con Maroni,
dice che era ora di battere i pugni. Be', gli ricordiamo che e'
il presidente dei senatori del PdL, se vuole c'e' un modo
inequivocabile per dimostrare coerenza tra parole e fatti:
quello di far votare al suo gruppo i nostri emendamenti. Siamo
contenti della rinnovata concordia tra Maroni e La Russa. Ma e'
piu' di un anno che come Pd, insieme con i sindacati di Polizia
e con i Cocer, denunciamo l'insostenibilita' dei tagli alla
sicurezza e alla difesa imposti dal governo Berlusconi, che
ammontano nel complesso a piu' di 3,5 miliardi di euro. Basta
con le chiacchiere - conclude Pinotti - il Senato sta esaminando
la Finanziaria: e' ora che la maggioranza dimostri coraggio e
coerenza attraverso modifiche alla manovra''. (ANSA).

 


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